Le arti contemporanee si contaminano, può capitare che un artista nomade e girovago come Enzo Correnti, siciliano di nascita ma a Prato di residenza, chieda una serie di nostri lavori "interconnessi" per una sua performance a Napoli, per evidenziare il dramma dei migranti attraverso i nostri "ritratti".
Migrati che scappano da un mondo per interconnettersi e dialogare con lo stesso che li mette in fuga, ovviamente non ci siamo fatti pregare, ci lusingava l'idea che avesse pensato al nostro lavoro per adattarlo alla metafora dell'emigrazione di massa.
In fondo cosa sono i linguaggi dell'arte se non degli emigranti che arrivano dall'altrove della ricerca di senso della vita in cerca d'interazione e umana comprensione?
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