Grande Andrea Diprè che ha condiviso la nostra idea di "opera d'arte
mobile".
Avevamo bisogno di un’ulteriore terribile e temibile arma
critica per la guerra in corso tra i conservatori dell'attuale sistema
dell'arte che in nome di una finta innovazione e produzione occulta e omette
libere ricerche artistiche, in nome dell'interesse di pochissimi; e gli artisti
liberi professionisti che rifiutano intermediazioni e rappresentanze.
Ci siamo
così rivolti all'unico critico e storico realmente virale e contro il sistema privatizzato dell'arte
contemporanea.
Negli anni ha saputo di fatto ridicolizzare la critica d'arte
partitocratica e privatizzata imposta, il vero Baudelaire dell'arte
contemporanea, anche nell'uso diffusivo e virale dei nuovi media integrati.
Il video: Andrea Diprè e la Tavor Art Mobil
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