lunedì 25 giugno 2012

Bill Viola sostiene che gli artisti sono esclusi dal palazzo....

Bill Viola sostiene che gli artisti contemporanei non bazzicano più le stanze del potere come al tempo dei Medici, in realtà lui bazzica le stanze del libero mercato che sono una spanna su i palazzi della politica (che subiscono flussi), ma si sa gli artisti sono ambiziosi e sognano di potere dialogare con Obama sui problemi dell'economia globale, ma gli equilibri nel secolo scorso non erano cambiati? Gli artisti non potevano determinare percorsi piuttosto che cercare domicilio nel palazzo? Non c'è più senso etico e del pudore nelle dichiarazioni degli artisti contemporanei....

giovedì 21 giugno 2012

Mario Pesce a fore vs Luca Rossi: Citazione o reazione?

Mario pesce a fore - Mimmo Di Caterino
La poetica estetica della ricerca come azione


Luca Rossi
La poetica dell'immobile e rassicurante citazione fatta passare per rivoluzione





Mario Pesce a fore vs Luca Rossi: Citazione o reazione? 
Mario pesce a fore - Mimmo Di Caterino
La poetica estetica della ricerca come azione



Luca Rossi
La poetica dell'immobile e rassicurante citazione fatta passare per rivoluzione

http://youtu.be/MYqqZLPzyto


Ovviamente nel giro di qualche ora Artribune ha omesso le mie considerazioni, questa è già una differenza sostanziale e contenutistica nei confronti di tale Luca Rossi, comunque sia conservo a futura memoria le mie considerazioni sull'argomento nel mio blog.....
Tanto per dire la mia, mi e ci fa piacere essere ricordati quando si è davanti a truffe di propaganda artistica finalizzate alla promozione di un sistema che non frequento da tempo, quello che Pesce a fore promuoveva e che continuo a sostenere oggi è che serve un altro sistema dell’arte dove gli artisti al di fuori di certe logiche mercantili e clientelari sappiano sostenere e promuovere in autonomia mediatica il loro lavoro e la loro ricerca, sempre che siano professionisti ed amatori amanti dell’arte seri, Politi, Bonito Oliva, quel testicolo centrale di Tonelli, Sgarbi, Artribune, Flash Art, Exib Art, Equilibrarte e tante ipocrisie del sistema dell’arte che piuttosto che lavorare per aprire strade nuove conservano le vecchie edificando nei media integrati o performing media li considero semplicemente dei cavalli di troia per diffondere e divulgare nuove sensibilità e nuove coscienze del fare arte e ricerca artistica, recuperando il ruolo ed il legame simbolico tra l’artista e la propria comunità senza filtro alcuno.
Chiedo quindi una cortesia, non accostatemi/accostateci a cialtroni in cerca di visibilità incapaci d’andare oltre il gossip ed il pettegolezzo (non sanno neanche cosa sia l’ironia o lo sberleffo), questo Luca Rossi è funzionale a tutto ciò che finge di attaccare e con lui non ho niente in comune, Lavagetto è Lo Coco sono artisti che sento affini e vicini, questo Rossi sembra un mio clone creato a tavolino per alimentare polemiche e critiche su argomenti che giustamente oggi non interessano più nessuno e che non affronto più, tengono in vita un sistema già morto che è giusto che naufraghi da solo, per concludere, dove sono le sue diffide e querele visto che si da arie da personaggio scomodo e disfunzionale? Un bluff, uno che prova piacere anale con l’orifizio che hanno sfondato agli altri, una storia che non vale la pena di scrivere e che scritta su Artribune attesta la pochezza di questa testata che non a caso è gestita dalle stesse persone che mi hanno diffidato ed allontanato da Exibart nel 2004, carta igienica vera anche se digitale, con la quale non ci si può neanche pulire il sedere, ma va bene in fondo per quello c’è toilet paper di un altro noto bombarolo della storia italica dell’arte supina, ma per piacere, per piacere…


Luca Rossi

Ma certo che sono funzionale al sistema! Io credo che un sistema sia utile esattamente come è utile in OGNI ambito. I sistemi non finiscono ma cambiano. Hannah Arendt diceva che ogni rivoluzione finisce il giorno dopo perché è diventata già un nuovo ordine, un nuovo sistema (con pro e contro). Quindi certo che sono funzionale al sistema: l'arte è un laboratorio preziosissimo dove sperimentare. Quello che manca in italia (forse meno nel mondo) è un confronto critico dentro questo laboratorio. Questo spazio è preziosissimo (più della politica) perché permette di aumentare il grado di coscienza e consapevolezza verso tutto quello che ci circonda: quindi il sistema è importante perché serve a mantenere questo spazio.

Mario Pesce A Fore

Sapevo di avere a che fare con un limitato ma tu nelle tue posizioni rasenti l'impedito e mi sembri astratto e distratto dalle problematiche reali ed interamente calato in quelle di un sistema autoreferenziale e privatizzato che le problematiche reali le distrugge e sulle quali sciala e sciacalla. I sistemi cambiano mi scrivi citando e questo già ti squalifica e ti rende accademico della peggiore specie, quella che arriva sempre in ritardo davanti al cambiamento e si accoda al fallimento; l'arte è un laboratorio questo è vero, ma è un laboratorio reale solo quando ci sono gli artisti senza filtro a tramandarsi e scambiarsi ricerche e cognizioni, quando questo laboratorio è gestito da altri e da altre logiche è un laboratorio impedito proprio come te, a differenza tua, mio caro clone geneticamente modificato male io penso che lo spazio dell'arte possa espandersi in ogni condizione e situazione e che non vada mai imposta ma dedotta e calibrata su esigenze e problematiche del proprio tempo, l'arte fuori dal tempo mi sembra una gran cazzata, così come mi sembra una gran cazzata cercare il confronto critico all'interno di una sistema già deceduto e tenuto in vita artificialmente per tenere in vita logiche d'investimento private e strutture nepotiche dinastiche, sei un decadente decaduto prima di alzarti in piedi, provo pietà per te e per le tue idee, mi sembri uno studente di una facoltosa scuola privata che contesta i suoi docenti sotto pagati e costretti a promuoverlo per non essere sgridati dalla direzione e dai suoi introiti privati che sciacallano sul pubblico, uno studente Cepu dell'arte che l'arte non sa neanche dove stia di casa e che l'ha studiata in maniera astratta su Flash Art international e sui gossip ed i sondaggi di qualche qualunquista portale internet, sei funzionale al sistema è vero, per questo motivo collasserai con lui che è già collassato da sempre, buona sorte a te ed il tuo spazio limitato che ti impedisce di evadere dalla forma per attingere alla vita, così tanto per citare un poco anche io come fai tu....


Luca Rossi

il mezzo è il messaggio. Tutto questo testo rancoroso di Mario non serve a nulla. Artisti come Ryan Gadner o Tino Sehgal propongono opere e linguaggio che lavorano ad ogni livello: e sono anche una profonda critica del sistema. Questa fissazione anti sistema quando ormai tutti facciamo parte di un sistema e quando vogliamo possiamo creare un nostro sistema. Quindi sono tutte parole al vento.

Mario Pesce A Fore

Il problema caro Luca Rossi è proprio nelle paraculaggine che si cela dietro la tua operazione, tutti fanno parte di un sistema e per tutti c'è la possibilità di fare rete e di fare anche altro sistema, da questo punto di vista la crisi costituisce una opportunità, la possibilità per artisti di lavorare in rete, autorappresentarsi nei loro spazi privati autopromuovendosi costituendo in questa maniera un pubblico altro dell'arte, tu ignori tutto questo e preferisci vendere e promuovere bluff funzionali solo alla tua strategia comunicativa legittimata da un sistema al collasso, questo ti rende aria fritta e fuori dal tempo, sei la mia avanguardia diventata accademia, io lavoro per rendere ancora e sempre movimentista la mia accademia che è ancora avanguardia, anche se a te piace saccheggiarla e svenderla in nome dell'autolegittimazione, devo dire che mi hai studiato bene, ma non così bene da comprendere i contenuti di ciò che ho fatto e ciò che farò....

...e smettila di citare, adesso McLuhan, smettila di darti questo cazzo di tono saccente, qui si gioca ad armi pari e non hai nessuno da infinocchiare che non sia tu stesso....

Luca Rossi

l'arte è uno spazio di consapevolezza, tutto parte dal linguaggio.

Mario Pesce A Fore

Adesso mi citi Chomsky, tutto parte dal linguaggio, ma un linguaggio esiste quando si rimanda e quando lo si condivide, quando circola lo si legittima e tramanda, tu lo paralizzi iberni e lavori per renderlo proprietà privata immatricolata, lasciamelo dire che di linguaggio e ricerca sul linguaggio oltre a citare qualche frasetta da manuale ogni tanto non ne capisci proprio un cazzo....


Luca Rossi

Non sono d'accordo con te. Ti invito a seguire i progetti del blog.


Mario Pesce A Fore

Niente di nuovo, tutto ridicolo e mirato, i tuoi obiettivi sono lontanissimi dai miei e le tue ambizioni fanno ridere i pollastri afghani, trito, ritrito, già visto e vissuto, tutto ti consacrerà, conosco il meccanismo, affrontato e purtroppo non modificato pur non avendone accettato le logiche, tu le logiche le hai sposate e promosse, sei un successo annunciato il che per me corrisponde ad un decesso sul cesso di successo, sei un ready made duchampiano, un water rivoltato che si propone come una fontana, così e solo così eviti una sana e terapeutica pisciata addosso....


Luca Rossi

Ma che cavolo dici? Vendere? E poi cosa ci sarebbe di male? Il punto è l'argomentazione sull'opera. Ma io gestisco solo un blog da tre anni e gratuitamente. Paraculaggine? Parli a vanvera. Fidati. Segui il blog, nei progetti.


Mario Pesce A Fore

Fidati tu, i tuoi sono progetti con obiettivi dichiarati e strategie mirate, in altre parole finalizzati a piazzare un prodotto, i miei erano e sono processi, movimenti non ben codificati e non pilotati ed interessati, penso che tu debba seguire un poco il mio blog ed il mio canale su you tube, può aiutarti a crescere ed evitare di prendere in giro il prossimo, anche se in fondo in fondo chi ti si incula addetti ai lavori da parte?







Luca Rossi

Non sono d'accordo con te. Ti invito a seguire i progetti del blog.


Mario Pesce A Fore

Niente di nuovo, tutto ridicolo e mirato, i tuoi obiettivi sono lontanissimi dai miei e le tue ambizioni fanno ridere i pollastri afghani, trito, ritrito, già visto e vissuto, tutto ti consacrerà, conosco il meccanismo.



Luca Rossi

Guarda che ho tutti contro, perché non sono asservito a nessuno. Dialogo solo con chi è aperto al dialogo, ma molte volte è critico verso la mia azione. Tu hai paura che io sia il Cattelan della situazione ma ti sbagli, lo hai negli occhi. Ti invito a questo pezzo: http://www.whlr.blogspot.it/2012/05/nr-kassel-2012.html

whitehouse: 1987-2012: being Maurizio Cattelan?
whlr.blogspot.com



Luca Rossi

E poi ti invito come artista a questo: http://www.kremlino.blogspot.it/

kremlino
kremlino.blogspot.com



Mario Pesce A Fore

Non mi interessa, al limite ti invito io come artista ad esporre nella mia macchinetta, perché se non si fosse capito di un rapporto dialettico che equivale a giocare a tre sette col morto che parla non mi interessa molto....


Mario Pesce A Fore

http://www.facebook.com/events/124624531010327/







Mario Pesce A Fore ‎.

..l'operazione Maurizio Cattelan non è molto originale, ti presento Stay On Fango, tu non li conosci ovviamente perché difficilmente li troverai a Documenta, sai come è? In-coscienza di classe impossibilitata al transito 


Luca Rossi

Farsi conoscere fa parte del lavoro. Se uno sta solo nella foresta a fare arte io non so cosa dire. ma approfondirò stay on fango


Luca Rossi

ahahahaha ho trovato questo: http://www.youtube.com/watch?v=SkzAqeHP4K4

Stay on fango vs Maurizio Cattelan.
www.youtube.com
Il 21 Gennaio 2011 all'Exmà di Cagliari il duo di artisti Ardau-Di Caterino pres...





Luca Rossi Ma non vi accorgete che in questo modo esaltate e contribuite solo al lavoro di Maurizio Cattelan. Ma questo fa godere Cattelan, ed è prova del valore del suo lavoro. 


Mario Pesce A Fore

Il linguaggio è contestuale e li non siamo a Documenta e neanche alla Biennale di Venezia


Luca Rossi

quindi? ahahahah siete voi che create categorie. E contribuite al successo del sistema che volete combattere. Eì sempre molto interessante questo fenomeno. E' anche perfetto per leggere il rapporto fra sinistra e berlusconi in questi ultimi 20 anni....


Mario Pesce A Fore

Sistema, sistema, sistema, Minimi, De Carlo, Cattelan, Biennale di Venezia, Documenta, Kassel, ma per piacere, con dei fenomeni io convivo, normalmente vivendo, tu li insegui, foraggi ed incrementi, il frustato ambizioso sei tu, provo per te quasi tenerezza...


Mario Pesce A Fore

‎...prepari un progetto espositivo per la nostra macchinetta? Mettiti un poco in gioco e schioda il culo da questo sistema che tanto insegui, tanto ti ha già accettato e celebrato ed io non sarei tanto contento di tanta collaborazione nella diffusione di mediocrità diffusa....


Luca Rossi

se lo dici tu...io penso che tu veda quello che hai negli occhi.


Mario Pesce A Fore
‎....l'arte è una faccenda di punti di vista, tu che citi tanto dovresti anche intendere a chi mi riferisco 


Luca Rossi

il progetto per la tua macchinetta è questo: macchina vuota con finestrini abbassati, e io prego perché succeda qualcosa di significativo. Voi documentate tutto.


Mario Pesce A Fore ‎

...che cagata, la mia macchina è reale, vive una vita reale e poi chi è disposto ad ospitarti? Tu così ti relazioni ad altri artisti e a delle comunità in crisi come quella sarda? ma dove vivi? A proposito di preghiere, ti presento un lavoro concepito per mia moglie quando eravamo amanti....


Mario Pesce A Fore

http://youtu.be/Z0BfIQmOnAc

i fedeli di santa barbara
www.youtube.com
napoli, 30/12/2007




Mario Pesce A Fore

Anno 2007, cavolo mi hai studiato benissimo, nulla da dire, ma ti manca qualcosa per superare il prof. sembri uno studente figlio di papà che ripete la lezione a memoria...







Luca Rossi

Io penso che tu voglia essere Maurizio Cattelan e sei pieno di rancore e invidia. Che prodotto dovrei piazzare???? E se anche fosse, non copriamo tutti prodotti? Si tratta di comprare prodotti di qualità ad un prezzo in linea con il valore.


Mario Pesce A Fore

Proprio questa è la differenza tra me e te, che tu non discuti il sistema di attribuzione del valore, io forse non te ne sei accorto, un poco si....


Luca Rossi

ho fatto un dialogo con massimo minini sul valore e prezzo delle opere, dove discutevo eccome l'attribuzione del valore. Basta avere consapevolezza. Ma l'opera d'arte è solo un esempio da laboratorio, il punto è parlare di valore rispetto qualsiasi progetto anche extra artistico.


Luca Rossi

munari diceva saper vedere per saper progettare. Secondo me tu non sai vedere, per esempio .)


Mario Pesce A Fore

‎...certo, se hai ragionato con Massimo Minimi con consapevolezza certamente non ti ha neanche sfiorato il conflitto d'interesse, hai mai sentito parlare di punti di vista? Mi ricordi un sindacalista quando contratta con il governo sulla pelle dei lavoratori, toga come idea di laboratorio, un illuminato 


Luca Rossi

conflitto di interesse??? sono solo un blogger....vedi cattelan d'appertutto...dai basta. Voglio vedere fatti non tutte queste chiacchere rancorose.


Mario Pesce A Fore

‎...vuoi vedere fatti? Ma chi sei Silvio Berlusconi? Uno spot pubblicitario? Fatti e non parole, ma per piacere, vuoi fare la persona seria?


Mario Pesce A Fore Secondo me tu non sei un serio ricercatore di processi artistici per esempio e non lavori per allargare le logiche di sistema bensì per restringerle, mmmm, devo citarti qualcuno anche io per esprimere un concetto?





Luca Rossi

Dal mio progetto al comunità in crisi può capire che non serve nulla che non abbiano già per uscire dalla crisi. Ma mi sembra di fare lo shampoo agli asini, prof.





Mario Pesce A Fore

Anche io penso che i tuoi progetti non servano ad un cazzo per realtà territoriali in crisi dove serve la ricerca e l'essenza piuttosto che le seghe sul linguaggio....



Vincenzo del Laboratorio Saccardi

il progetto Luca Rossi è davvero una cosa interessante e viva, è tra le cose più intelligenti che ho sentito negli ultimi anni, sta lavorando bene, non è snob e coniuga diverse realtà, io ne sono testimone, con un progetto comune, vivere di ideali comunistoidi chiudersi in gabbie autoreferenziali e solipsistiche, solo per non creare sistemi e non entrare in altri sistemi, mi pare una cazzata, Mimmo Di Caterino Bis ma davvero ritieni di non essere parte di nessun sistema? Siamo all'Utopia, alle pippe mentali, certo dimenticavo, tanto tu a fine mese scippi uno stipendio da prof. allo stato e chissà chi è che ti ha raccomandato, non vuoi fare parte di nessun sistema? Non andare a scuola domani mattina, dimettiti da dipendente statale o smettila di dire cazzate e fare il moralista.


Mario Pesce A Fore

Vincenzo io sono un docente pubblico al servizio del pubblico, esiste una idea del pubblico ed una del privato nel tuo/vostro mondo o la ritieni una ipocrisia? Pensi che i tagli alla pubblica istruzione da cosa siano dettati ed a cosa siano dovuti? Hai presente che il debito nei confronti dei privati e dei mercati in italia lo pagano solo i pubblici dipendenti con i loro stipendi da fame e dei quali sono impossibilitati a lamentarsi per posizioni come la tua o sono io un visionario?


Quando parlo di altro sistema parlo di tutela del pubblico e lavoro per distinguerlo dal privato, i sistemi vanno preservati, io da dipendente pubblico al servizio del bene comune e del diritto alla studio tutelo il mio o pensi che la cultura sia qualcosa da non diffondere e limitare disposta a farsi conoscere solo da chi se la può permettere?



Vincenzo del Laboratorio Saccardi

ma quale cultura? La tua? Di uno stato come il nostro che racconta una storia finta, ma che stronzate dici ? Ma quale stato, paghi un debito che gente come te ha voluto, è giusto che ti succhino il sangue, la vostra sinistra by Cia...ma andate a fanculo, chi cazzo formi tu me lo vuoi dire? Perdenti e disoccupati, ma vuoi essere coerente con te stesso cazzo? o dobbiamo essere tutti dei pagliacci in questo paese? Dimettiti da Prof! Se sei così duro e puro.


Mario Pesce A Fore

Vincenzo posso dirti che posizioni come la tua mi spaventano? Il bene pubblico cosa è di destra o di sinistra? Il responsabile del debito pubblico è la classe politica o i docenti? I tuoi problemi e gli spazi che chiudono in Italia sono figli del debito pubblico che io sono costretto a pagare dato che non posso evadere le tasse così come ogni pensionato o lavoratore dello stato o è colpa degli evasori e di chi lo stato in quanto bene pubblico e non bene identitario l'offende? Secondo te per cosa dovrebbe passare una idea pubblica della ricerca artistica? Hanno già chiuso tutte le strutture museali, hanno dimezzato il personale delle scuole d'arte applicate, nessuno ha battuto ciglio, secondo te io dovrei dimettermi? Ma da cosa? La scuola è diventata una specie di servizio sociale ed un docente è un individuo in una postazione di trincea dove deve vivere il malessere sociale e culturale derivante dal tutto, forse formo perdenti e disoccupati ma ritieni che questa sia colpa mia? Il modello vincente italiota è quello berlusconiano, liberale e liberista quanto il tuo all'interno del sistema dell'arte, il trota è stato un vincente fino a poco fa ed il padre parlava di docenti che rubavano i soldi allo stato, tre volte ripetente e mai laureato, immagino che anche tu abbia fatto la scuola pubblica, ragion per cui da duro e puro affondo con e nel mio posto di lavoro, col quale mi sono costruito una vita quasi serena ed una famiglia, in autonomia e credendo che lo studio e la ricerca paghino sempre, ho sbagliato? Può darsi, sono mediterraneo, colonizzato, invaso e forse invasato, ma nei valori ci credo, nell'arte come nella vita, come dice Luca Rossi, l'arte è un laboratorio di vita, lo credo anche io e tale postulato l'applico da sempre, ma esattamente qual è la questione? Secondo te è il dipendente pubblico a contatto con il pubblico a fottere lo stato ed a farci rischiare il default? Così giusto per capire.....



Luca Rossi ‎

@Mario: rancore e frustrazione non ti fanno vedere. Fidati.




Mario Pesce A Fore

Va bene mi fido, avete ragione voi, da domani lavoro per arrivare a Documenta così posso dismettere il ruolo dello sfigato docente pubblico...





Luca Rossi ‎

@Mario: il punto non è arrivare a documenta ma dialogare serenamente e liberamente (anche in modo indipendente) con Documenta o il sistema in generale. Io temo invece che ci sia una grande vuoto, una grande assenza di contenuti.





Mario Pesce A Fore

Va bene Luca, io penso che l'assenza dei contenuti derivi da una serie di cose che non ho più voglia di argomentare da anni, penso che questo sistema dell'arte esclusivamente PRIVATIZZATO uccida la ricerca artistica ed illuda gli artisti forte di un paio di sdoganamenti DOC, ti auguro di esserne uno, volevo solo rimarcare le differenze tra la tua idea dell'arte fondata su una condizione di fatto ed una mia idea dell'arte fondata su di una utopia dettata dal buon senso secondo me fattuale e fattibile, chi ha ragione tra noi sarà il tempo e la storia (non dell'arte, quella dell'arte è un riflesso di ciò che accade), ti reputo un conservatore, forse io lo sono più di te, ma bazzico altri lidi, volevo questo confronto solo perché per puro caso sono impattato in qualche commento sul web che ci accomunava, ma si tratta di una comunanza solo linguistica....


Mario Pesce A Fore ‎

...detto questo adesso la pianto, auguro tutte le fortune del mondo a te ed aVincenzo Del Suddetto Lab II che già tempo fa avevo invitato ad esporre in automobile, ovviamente la cosa non gli interessava, come non penso possa interessare a te visti i presupposti linguistici, ovviamente interrompo la comunicazione su questo social network perché in fondo in fondo anche se dall'animo comunista sono un liberale e quando una cosa non mi piace cambio canale, il sistema dell'arte è chi dialoga con lui per come è strutturato e finalizzato ai massimi livelli è qualcosa che appiattisce i contenuti, parla un linguaggio specialistico che allontana dalla realtà e ruota in maniera autoreferenziale su se stesso al servizio di qualcosa o qualcuno impalpabile, tutto questo non mi è mai piaciuto, detto questo ti auguro tutto il successo che ti spetta per il merito di bazzicare, frequentare e dialogare con certe cose e torno al mio lavoro di docente pubblico, qualora vogliate fare qualcosa per la mia macchina come persone fisiche la porta è sempre aperta ma siamo diversi, molto diversi ed i distinguo sono importanti, almeno per me, buon lavoro è stato un piacere incontrarvi ma è un piacere ben più grosso allontanarvi, alla prossima, tanto ci rincontreremo, il sistema dell'arte è così piccolo che anche vivendo in un isola che italiana sul serio non è mai stata sembra non volermi lasciare in pace, ma forse è giusto così, a ciascuno il suo passato......, cià 
                • http://youtu.be/MYqqZLPzyto




                    • Hai perfettamente ragione. Io credo che chiunque potrebbe bypassare il sistema con un blog e in modo indipendente, questo non implica non dialogare con il sistema. Anzi il sistema è una cartina tornasole ed un laboratorio prezioso per confrontarci. Come farebbero gli scienziati a sperimentare e proporre progetti oltre il loro laboratorio, in mezzo alle piazze o negli uffici o nei bar??? Il sistema serve, questo non impedisce una critica dura e quotidiana al sistema stesso.
                  • Mimmo Di Caterino
                    • ...al solito ribadisci tutta la tua distanza dalla ricerca artistica, il vero laboratorio di un artista e della sua ricerca è la sua casa, il suo studio, la gente che legge e relaziona direttamente impressioni sul suo lavoro, gli stessi artisti che lo bazzicano e frequentano, in sostanza la sua vita, il mio laboratorio attuale ad esempio è la mia automobile, mia moglie che è un artista e già questo ci rende posse collettivo e gruppo senza passare per lo pseudonimo collettivo che forse come concetto è datato, questa è l'epoca dei social network e dei tweet prima che dei blog che sono qualcosa di più accademico e più di generazioni come la mia che sono emigrate nei performing media integrati ma non ci sono cresciute, nella mia automobile ospito amici che espongono e sondano periodicamente le loro ricerche ed artisti che propongono la loro ricerca artistica; tu sei in cerca di un prodotto, è un altra logica, ragioni come Picasso, un artista che non mi è mai piaciuto, alle Accademie preferisco le comunità di artisti che si cercano, scelgono ed orientano per affinità, a Picasso preferisco Modigliani e la scuola di Parigi, ragioni sull'arte e sul sistema come ci si rapporta a topi di laboratorio, i tuoi utenti sono delle cavie, il tutto per il sistema, ma per piacere, ti ripeto, io trovo più funzionale con mia moglie riprodurre un organismo sistemico all'interno della mia automobile privata per cambiare e sensibilizzare dal basso sull'idea dell'arte come bene pubblico, utopico? Vuoi togliermi anche l'utopia dopo avere pagato imu e bollo auto?



                        • Comunque sia, mi/ci farebbe molto piacere se tu ci spedissi un tuo pezzo "esponibile" per una nostra automobile, niente performance, niente macchina vuota e neanche la tua presenza, semplicemente qualcosa che rappresenti il tuo/vostro lavoro e si sappia relazionare ad i nostri ospiti in macchina che NON SONO RIGOROSAMENTE ADDETTI AI LAVORI, come la vedi?
                      • Luca Rossi
                      • Luca Rossi
                      • Domenico Mimmo Di Caterino
                        • ...la stituazione è questa stamperò due fogli sull'operazione pizza, che mi sembra l'unica cosa un poco più svampita e situazionista della vostra pallosissima produzione di non idee....http://youtu.be/_MY5WHmBIYE
                        • L'architetto cagliaritano Giuseppe Secchi visiona le opere degli artisti presenti nella Tavor Art Mobil, route n.4 Pablo Echaurren, Mariano Bellarosa, Michel...

                      • Domenico Mimmo Di Caterino
                        • ...ti dirò mi sto scaricando tutto e mi stai convincendo....
                      • Luca Rossi
                        • miracolo!  cosa ti convince?
                      • Domenico Mimmo Di Caterino
                        • Quello che mi convince è il lato caustico, condiviso ed apparentemente aperto a di tutta l'operazione, quello che non mi convince è che nonostante si stia impostando tutto sulla figura del blogger questa figura resti sostanzialmente chiusa e rivolta esclusivamente agli addetti ai lavori, non c'è una progettualità diffusa dell'operazione Luca Rossi, che per quanto possa essere strutturata coralmente ed io non so se così è strutturato è nella diffusione esattamente centralizzata, esecutiva, non funziona e ciò sconfessa proprio l'idea del blogger, parlo per esperienza diretta, io il dossier Rossi lo presento tra tante cose, ma in futuro se si vuole giocare con la credibilità del soggetto artistico c'è bisogno che si calibri meglio sull'interlocutore, non basta seguire traiettorie effimere e massmediatiche per fare arte diffusa, serve un legame diretto con le comunità con le quali si interagisce, altrimenti il tuo prodotto resterà un prodotto da fast food proprio come quello che ritieni di criticare, altro cosa che non mi convince è l'interattività nulla nel tuo blog, anni fa mi sono spostato sui social network forte proprio del fatto che senza un adeguato rimbalzo mediatico i blog erano destinati a scomparire e non penso di essere stato l'unico a ragionare in questa maniera, non sei mica Beppe Grillo....

Tavorartmobil 2012: Mario pesce a fore vs Luca Rossi: Antologia di com...

Tavorartmobil 2012: Mario pesce a fore vs Luca Rossi: Antologia di com...: mila scrive: 28 aprile 2011 alle 11:34 Rossi mi ricorda Gianni Motti. Ad esempio la preghiera sembra un lavoro di Motti, in cui questi...

Mario pesce a fore vs Luca Rossi: Antologia di commenti dal web:)


mila scrive:
Rossi mi ricorda Gianni Motti. Ad esempio la preghiera sembra un lavoro di Motti, in cui questi ha organizzato un attacco telepatico di massa (?) per tentare di fare cadere un governo dell’America Latina. Sembra strano, inoltre, che l’articolista non abbia citato l’operazione/personaggio/blog di Mario Pesce a Fore che ha anticipato di molti anni Rossi.
“Se tutti gli artisti si proclamassero Mario Pesce a Fore questo sistema cesserebbe d’essere individualista e mercificatorio.” 2005

http://mariopesceafore.splinder.com/
http://mariopesceafore.go.ilcannocchiale.it/

Jerry Hluang scrive:
@pesce forse dovresti rileggerti il commento di “publico generalista” E’ vero: i lavori di luca rossi possono esser ricondotti ad un “filone” giá noto, e allora? Vai in una qualsiasi galleria, ad una qualsiasi mostra e poi dimmi quanti lavori sei riuscito a trovare che non appartengano ad un “filone” giá noto. luca rossi è stato bravo ed è stato bravo a prepararsi la strada portando a focalizzare sul suo blog personaggi di tutto rilievo, presupposto alla visibilità del suo lavoro, detto questo, il, anzi i (anche “everything you always…”) sono buoni e va’ onestamente riconosciuto

Uff scrive:
@jerry: non mi pare che si stia criticando rossi perchè ha fatto delle cose (moralmente) sbagliate. Si sta semplicemente scrivendo che rossi percorre strade già battute da altri, realizzando lavori poco incisivi rispetto la contemporaneità.
C’è un addizione che gira riferita all’operatività di Rossi
nome multiplo/anonimato (blissett, mario pesce a fore)
+ mail art (fluxus, ecc.)
+ critica “sistema”: livellamento/omologazione (grimaldi)
+ anedottica/lavori sul/col/nel “sistema” (blissett,zuffi, ecc.)
+ anedottica/smaterializzazione (seghal, Wilson, ecc.)
+ rapporto magazine/uso ambiguo-pop dei media (cattelan, Jacopo dell., ecc.)
+ frammentazione dell’opera nell’informazione (fine anni ’60)
+ blog upgrade-portfolio + stalking in forum/blog (boresta, pesce a fore, jacopo dell. ecc.)
+ enigmatica o grossolana infiltrazione in spazi espositivi, ecc. (a. c, brener, bansky cadere,, ecc.)
+ uso curatore come alter ego _cavalucci_ (cattelan_gioni)
+ superamento del ruolo tradizionale dell’artista (quasi tutti)
+ sottrazione/sparizione (Hsieh , ube. _anni ’60_, bas jan ader,ecc.) (-“morsiani?”)
+ preghiera (motti, ube, ecc.)
+strategia nella lotta per il riconoscimento (cattelan, ecc.)
=
luca rossi
credo sia piuttosto accurata.
Rossi è diventato un fenomeno perchè ha riempito, con una certa dose di aggressività, un vuoto critico determinato da operatori scostanti e “dimentichi di un recente passato artistico” (vd. l’oblio sul personaggio/operazione Pesce a Fore).
Poi:
1. non molti hanno il tempo/energie per argomentare contro certe strumentali approssimazioni critiche di rossi , presidiando certi luoghi dell’arte cont. (blog, forum).
2. gli operatori con cui si confronta rossi: con un piglio alla travaglio, ci si può interrogare: chi sono? che ruolo hanno nel “sistema”? perché lo fanno?
es. sulla vecchia exibart passò questa puntuale osservazione, riferita al dibattito sui commenti anonimi _ in cui l’operatività di rossi è andata efficacemente insinuandosi, un pò come boresta e pesce_:
“L’unica ragione per la quale lei continua a difendere l’anonimato dei commenti, spesso non tanto offensivi , nel senso di sgarbati, ma piuttosto calunniosi, diffamatori e immotivati come questo, è il fatto che Exibart trae vantaggio di accessi (e fidelizzazione) dal sensazionalismo di questi commenti. Esattamente come il corriere.it è un bollettino di guerra, e via dicendo riguardo tutto il giornalismo da salumeria, il quale altro non brama che una notizia ulteriormente negativa e sporca.”
Altri sono intimiditi dalla scrittura di rossi: “se questo continua a scrivere male di me, sul suo blog, lasciando commenti ovunque, alcuni …”
Lo so, sembra una puttanata, indica fragilità, ma […]
Poi, jerry, se m’argomenti di un possibile investimento performativo nella “strategia d’affermazione” di rossi, anche qui, uff, ROBA VECCHIA, roba anni novanta.
Stammi bene, ciao

Mario scrive:
Ciao Luigi
Non mi sembra una novità l’uso del blog: mai sentito parlare del personaggio, nome multiplo, proto lucarossi, MARIO PESCE A FORE?
Cose accadute nel 2005: USO DEL BLOG e MAIL!!!

http://mariopesceafore.splinder.com/
http://mariopesceafore.go.ilcannocchiale.it/
Ti ricorderai certamente di lui perchè teneva pure delle piccole rubriche su cui rifletteva sul sistemaitalia su flash art.
Sono molte le coincidenze con il lavoro di Rossi, non trovi?
Per quanto riguarda la preghiera/blog/arte/precipitatosumostre ti invito ad informarti sul lavoro di jacopo dell. e del mostro sacro ROY ASCOTT
Buona Ricerca
Buon sabato a tutti

Vittoria scrive:
@luigi: L’operazione MARIO PESCE A FORE, il personaggio, è stato costruito sul mantenimento di una DISTANZA FISICA dal sistema, costruendo coscientemente una retorica cretina/ideologica, quindi non assimilabile
qui sta la vera innovazione di Pesce
la vera DISTANZA, di una dolorosa e profiqua distanza, complementarità e autosufficienza.
Pesce ha gabbato tutti, critici, capoccia, e se pure stesso, fino a scomparire.
ROSSI è SMART RELATIVISM. Poi, caro Luigi, mi sembri un tantino superficiale. Reputare significativa whitehouse perchè “non occupa uno spazio”, pare il giudizio di uno che guarda la nostra contemporaneità con gli occhi del primo novecento. Commenti, blog, email, hanno un corpo, hanno un peso! Sveglia!
Luigi scrive:
Per Pesce a Fore solo il nome da venire l’orticaria. E non ho voglia di approfondire: certo se fai cose non incidenti mantieni la distanza da tutto, e che centra? :) se uno sputa per terra a Parigi, e’ lontano dal sistema e non allineato, ma a me può non interessare. Io penso anche ad altri progetti di Rossi uniti ad una visione critica puntuale e pungente. Qui, non si tratta di repulgere tutti in modo fine a se stesso.
Penso al suo progetto da zero, solo documentato, e che ha indotto il gallerista a togliere oscurare le foto dal sito lasciando solo i curriculum vitae. Questo unito ad una riflessione critica rispetto al fatto che le relazioni pubbliche e private fossero l’unica materia delle opere per certe gallerie giovani. Certe opere sembrano i titoli gonfiati del caso parmalat. Per il resto Pesce a Fore non si e’ fatto conoscere e sembra solo un livoroso bastian contrario. E questo a me non porta nulla, Luca Rossi mi porta molto.
Luigi scrive:
La rubrica su flash art era illeggibile e confusa. La forza di un progetto e’ anche quello di crearsi un seguito, io non riesco a cliccare su pesce a fore…perché e’ stucchevole e pesante. Whitehouse e’ diverso anche da altri progetti stranieri, diverso anche da Dell.
Luca Rossi scrive:
Smettete di scrivere che ho copiato Pesce a Fore e che faccio mail art, invidiosi anonimi. Approfondite i mie progetti invece. La pratica della preghiera non è poi una continuazione di prassi critiche di smaterializzazione degli anni ’60, no! Negli anni’60 NON C’ERA IL BLOG! Infine, i miei dialoghi, le mie relazioni private e pubbliche non sono l’unica materia delle mie opere, io mi sono fatto conoscre, io, altro che quel bastian contrario di Pesce.
luca rossi scrive:
Non condivido l’ultimo mio commento. Credo che Pesce a Fore stesso si stia divertendo a firmarsi Luca Rossi. E non condivido questo sbrodolare di commenti.
Caterina Litario scrive:
non mi sembra inedita ed efficace la posizione di rossi sulla perdita d’identità:
rossi-Non mi sembra smart la mia azione visti i progetti specifici e visto che la mia identità ha perso il controllo dal momento che chiunque la può vestire.
nel 2005 è stato “inventato” il personaggio nome multiplo pesce a fore _ che ha usato, ben prima di rossi, il blog e una “strategia” di distanza dal sistema:
“Se tutti gli artisti si proclamassero Mario Pesce a Fore questo sistema cesserebbe d’essere individualista e mercificatorio.”

http://mariopesceafore.splinder.com/
http://mariopesceafore.go.ilcannocchiale.it/
poi negli anni novanta blisset
e molti altri
rossi continua ad agire e a proporre soluzioni spuntate e obsolete

Giovanna Litario scrive:
è palese che non è né inedita né efficace la posizione di rossi sulla perdita d’identità:
rossi-Non mi sembra smart la mia azione visti i progetti specifici e visto che la mia identità ha perso il controllo dal momento che chiunque la può vestire.
nel 2005 è stato “inventato” il personaggio nome multiplo pesce a fore _ che ha usato, ben prima di rossi, il blog e una “strategia” di distanza dal sistema:
“Se tutti gli artisti si proclamassero Mario Pesce a Fore questo sistema cesserebbe d’essere individualista e mercificatorio.”

http://mariopesceafore.splinder.com/
http://mariopesceafore.go.ilcannocchiale.it/
poi negli anni novanta blisset
e molti altri
rossi continua ad agire e a proporre soluzioni spuntate e obsolete
Jerry Hluang scrive:
Conosco molto bene la vicenda di Pesce a Fora ma non ostante sia già stata evocata sino alla noia, in questo forum, mi sento di dire che essa ha carattere totalmente diverso dal lavoro di luca rossi, esattamente come la mail-art, anch’essa ricordata totalmente a sproposito!
Carlo Trenet scrive:
Allora, fatemi capire, Alfredo Cramerotti, colui che ha steso questa recensione, ha scritto un libro, nel 2009, Aesthetic Journalism,
in cui:
“Recognising the “blurring of margins between artistic and information practices” [1] as a main feature in contemporary culture, Cramerotti sets out the Who, What, Where, When and How, and Why of Aesthetic Journalism.”
CRAMEROTTI: giornalismo: WHO, WHAT, WHERE, WHEN and HOW
Passiamo alla versione inglese di whitehouse, in cui compare:
The blog allow us to act on spatial (WHERE) and temporal (WHEN) coordinates
.It allow us to submit an “original” vision of reality (WHAT). In this
way (the principles of journalism are: Who, What, When, Where, Why, and
How) the blog is between reality and fiction: it calls into question
the representation. Each project seeks to manage a real distance
(physical and mental) from the gallery, the museum or the artist’s
studio (the traditional sites of representation). At the same time
“punctual travelling” (“appearing in front of those who are writing the press release”) are preferred, like to get into the exhibition space in a more convenient time and different from the inauguration.
ROSSI: giornalismo: WHO, WHAT, WHERE, WHEN and HOW
Questa cosa del giornalismo è come l’ikea evoluta? Come il vintage?
Il paragiornalismo di rossi è smart relativism?
Non si può forse girare la stessa critica di rossi mossa a rubbi, di saltare da una buona idea all’altra, senza […]:
o, nello specifico di rossi, adottare operatività altrui, linguaggi già testati:
quindi:
blog: pesce a fore, Jacopo dell
nome multiplo: pesce, blisset

mail art
anedottica (seghal, Wilson)
critica al sistema (grimaldi)
ecc.
giovanni scrive:
Jerry Hluang:
” ma, NON OSTANTE la tecnologia sembri darci una potente mano, temo che sia destinato comunque a rimanere un sogno”
Jerry Hluang:
“Conosco molto bene la vicenda di Pesce a Fora ma NON OSTANTE sia già stata evocata sino alla noia, in questo forum, mi sento di dire che essa ha carattere totalmente diverso dal lavoro di luca rossi, esattamente come la mail-art, anch’essa ricordata totalmente a sproposito!”
luca rossi
“Dato che, NON OSTANTE le mie spiegazione, pare che si continui a fraintendere il mio lavoro, mi vedo costretto a esprimere in termini minimali il suo concetto fondante eccolo : provocare (creare le condizioni opportune affinche’) altri creino l’opera d’arte (performance, azione di valore artistico, situazione artistica) che avra’ quale unico “fruitore”, spettatore il sottoscritto. ”
dio quanto t’ammiro rossi
NON OSTANTE LE FIGURE DI MERDA
“Si, e Cattelan e’ solo un pubblicitario…ehehe,l’invidia e’ una brutta bestia. Soliti artisti livorosi. “
@ lorenzo marras, il tuo vaffanculo, (ma che brutte parole lorenzino !!!) per dovere, me lo devo incassare io, perche’ torno a ripetere, tutti i post a firma luca rossi, jerry hluang, candide,(tranne quelli successivi alla mia precedene sono miei e non loro, ammesso che quelli precedenti fossero lor!!!) Ho voluto fare questo piccolo giochetto per dimostrare al “vero” (se esiste) luca rossi che cio’ che va’ predicando circa la necessita’ di abolire l’autorialita’ non sta’ in piedi, perche’, purtroppo, se diventi un luca rossi anonimo tutti possono essere luca rossi (e questo vale anche per il precedente Pesce a Fore) ma se tutti possono essere luca rossi chiunque puo’ rovesciare i concetti e le tesi che luca rossi vuol sostenere o dimostrare o esprimere. Puo’ ancj=he essere un “teatrino” divertente (per questo ho scelto l’alias il burattinaio) ma va’ bene per la “performance” di un’ora, non tiene piu’ se se ne vuol fare il fondamento di “un nuovo modo di far arte”.
@siamo messi bene, vedi quanto detto sopra a lorenzo marras, ne per te aggiungo, (a parte la calunnia nei confronti di quel povero fesso infoiato di hm) perche’ se luca rossi avesse veramene postato con nomi diversi sarebbe meschino? Se chiunque puo’ essere luca rossi ovvio che ci possa essere un forum in cui tutti sono luca rossi (non era questo il concetto di Pesce a Fore?) o addirittura una bella lunga intervista di luca rossi a luca rossi, che e’ in realta’ un botta e risposta tra un numero imprecisato e non conoscibile di soggetti fisicamente, culturalmente, emozionalmente diversi, che per altro, chi legge non puo’ dar per scontata e deve cercare d’indovinare e scoprire attraverso una minuziosa analisi lessicale e sintattica???
Valentina Cipa scrive:
Rossi percorre già stra-battute:
questa cosa:
rossi: “Paolo e’ un operatore italiano; gli invierò il testo che rappresenta l’unico modo per avere una visione ampia della mostra. Starà poi al suo arbitrio diffondere o meno il racconto della mostra.”
È l’ennesima arte come aneddotica: allora meglio
Ian Wilson
Tino seghal
e molti molti altri.
(poi se si segnala rossi al premio moroso
http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=35131&IDCategoria=204
credo sia indicativo di “dimenticanza del passato recente” da parte di alcuni operatori _ oltre che di una mancata frequentazione da parte di questi di pubblicazione specialistiche straniere circa l’uso della critica –negativa- come imposizione di una propria personal agenda
dimenticanza del passato recente:
nome multiplo/anonimato (blissett, mario pesce a fore)
+ critica “sistema”: livellamento/omologazione (grimaldi)
+ anedottica/lavori sul/col/nel “sistema” (blissett,zuffi, ecc.)
+ rapporto magazine/uso ambiguo-pop dei media (cattelan, Jacopo dell., ecc.)
+ frammentazione dell’opera nell’informazione (fine anni ’60)
+ blog upgrade-portfolio + stalking in forum/blog (boresta, pesce a fore, jacopo dell. ecc.)
+ enigmatica o grossolana infiltrazione in spazi espositivi, ecc. (a. c, brener, bansky cadere,, ecc.)
+ uso curatore come alter ego _cavalucci_ (cattelan_gioni)
+ superamento del ruolo tradizionale dell’artista (quasi tutti)
+ sottrazione/sparizione (ube. _anni ’60_, bas jan ader,ecc.) (-“morsiani?”)
+ ecc.
=
luca rossi)
Rossi: “Artisti che tentano di entrare ostinatamente, e invece bisogna sottrarsi.”
Rossi è un presenzialista:
l’onnipresenza nei commenti di blog/magazine non equivale forse a non perdersi un vernissage (che conta)?
Inviare email (piagnucolose) alle redazioni (es. flash art) per lamentarsi del sistema che …non è forse una prassi già collaudata da personaggi come mario pesce a fore, ecc?
E le interviste? scusate, i“dialoghi”…
vecchiume per vecchiume. Se fosse realmente x rossi non sarebbe nemmeno considerato come interlocutore. Rossi ha perso in partenza
Rossi ha perso da quando ha iniziato parlare la lingua di …
(non sarebbe più x leggere un “dialogo” tra hm e vettese?. o hm finaliste del premio…)
Fabiana scrive:
Il lavoro di rossi percorre strade già battute:
Rossi è stato anticipato dal “personaggio/operazione” Mario Pesce a Fore:
la recente l’obiezione
“siete tutti artisti o curatori “indipendenti” più o meno frustrati. Fino a quando Rossi era fuori ed avverso al sistema a cui voi aspirate, andava bene. Ora che Rossi sembra accettato da quel sistema non va più bene perchè entra in competizione con voi”
Pare una ripresa di ciò che scriveva nel suo blog, 2005, Pesce:
“Mimmo [Pesce]:
L’invidia è un sentimento naturale, accusano anche me di essere invidioso della Beecrooft, adesso, se qualcuno è geloso di me come io lo sono della Beecrooft, allora sono un artista affermato e riconosciuto quanto la Beecrooft in una comunità che è gelosa del mio successo, la cosa quindi non mi preoccupa, anzi mi lusinga e fa piacere. ”
Ciò che si critica di Rossi è la sua incapacità/forza di formulare un nuovo linguaggio: tutta la sua operazione pare un annacquamento di operatività altrui
blog (Pesce, jacopo dell)
anedottica (wilson, seghal)

critica (grimaldi)
presunta distanza (ube, Hsieh, ecc.)
Rossi è un vecchio che parla ai vecchi (vd. suoi interlocutori…).
Rossi è un presenzialista dell’ovvio.

Tulia scrive:
Bah, Rossi mi sembra un pò in ritardo sulla ricerca artistica attuale. Grazie a chi mi ha fatto scoprire Pesce a Fore e Blisset: le somiglianze al lavoro di Rossi sono tante, forse troppe! Ciao ciao
                  Domenico "Mimmo" Di Caterino, alias "Mario pesce a fore", 1997 - 2006


Diffidato da Exib Art e dall'allora Direttore (ora Direttore di Artribune) Max Tonno Tondo Tondo e dalla responsabile per la Sardegna Wanda Alì (ora nella redazione di Artribune), da Flash Art e dal suo Direttore Giancarlo Politi, dall'Accademia di Belle Arti di Napoli ed un suo maestro di Scultura (?) ora in pensione con figlia con cattedra nepoticamente assegnata, da un Maestro di Decorazione ora in pensione, da Equilibriarte, da Don Benito Ulivo e tanti altri che non vale la pena di citare neanche sotto forma di pseudonimo perché non costituirebbero un valido riflesso pubblicitario e mediatico.


                                                Luca Rossi, il clone al servizio del sistema dell'arte nato nel 2009, in concomitanza o quasi della migrazione della redazione di Exibart verso Artribune, sdoganato con insistenza dalla stessa redazione di Artribune (che omette il debito verso Pesce a fore) e di Flash Art, numerosi i suoi interventi in gallerie private ferocemente attaccate da Pesce a fore.