Caro Direttore,
abbiamo letto sul n. 311 luglio/settembre della “sua rivista”, la risposta ai dubbi esternati da Domenico Mimmo Di Caterino riguardo al suo appello, affinché in Sardegna, come in altre regioni, ci si sforzi per creare un Museo Regionale che non ospiti solo rimasugli di pezzi minori di artisti nazionali. Di Caterino nella sua lettera, lodando l’iniziativa, ricordava le trappole e irischi che si corrono nella formazione di collezioni permanenti, che risultano, per ovvie ragioni, condizionate da criteri soggettivi e spesso clientelari e, purtroppo circoscritte, rispetto a realtà molto più vitali operanti nell’isola, che possono, invece essere riscontrate da uno sguardo più ampio, meno controllato e indirizzato dalle istituzioni. Lei come direttore della sua rivista, ha tutto il diritto di esprimere le sue idee sull’arte e su qualsiasi altro argomento di cui le aggradi dare opinione. Lasci che però la rassicuriamo sullo stato delle strade in Sardegna, attualmente tutte incatramate per cui non dovrà percorrere alcuna strada impolverata per raggiungere nemmeno il più nascosto e piccolo paese dell’isola. Potrà mantenere le proverbiali sette camicie profumate di bucato. Non si preoccupi, poi, caso mai decidesse di avventurarsi in terra sarda. Faremo un appello agli eventuali spazi dove ancora occorre salire scale impervie per vedere cosa combinano quattro giovinastri sfortunati e mediocri, affinché si dotino, d’ora in avanti, di adeguati montacarichi.
Michele Mereu e Chiara Schirru (Askosarte)
abbiamo letto sul n. 311 luglio/settembre della “sua rivista”, la risposta ai dubbi esternati da Domenico Mimmo Di Caterino riguardo al suo appello, affinché in Sardegna, come in altre regioni, ci si sforzi per creare un Museo Regionale che non ospiti solo rimasugli di pezzi minori di artisti nazionali. Di Caterino nella sua lettera, lodando l’iniziativa, ricordava le trappole e irischi che si corrono nella formazione di collezioni permanenti, che risultano, per ovvie ragioni, condizionate da criteri soggettivi e spesso clientelari e, purtroppo circoscritte, rispetto a realtà molto più vitali operanti nell’isola, che possono, invece essere riscontrate da uno sguardo più ampio, meno controllato e indirizzato dalle istituzioni. Lei come direttore della sua rivista, ha tutto il diritto di esprimere le sue idee sull’arte e su qualsiasi altro argomento di cui le aggradi dare opinione. Lasci che però la rassicuriamo sullo stato delle strade in Sardegna, attualmente tutte incatramate per cui non dovrà percorrere alcuna strada impolverata per raggiungere nemmeno il più nascosto e piccolo paese dell’isola. Potrà mantenere le proverbiali sette camicie profumate di bucato. Non si preoccupi, poi, caso mai decidesse di avventurarsi in terra sarda. Faremo un appello agli eventuali spazi dove ancora occorre salire scale impervie per vedere cosa combinano quattro giovinastri sfortunati e mediocri, affinché si dotino, d’ora in avanti, di adeguati montacarichi.
Michele Mereu e Chiara Schirru (Askosarte)
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