Riflessione sull'arte e la sua temporanea scomparsa:
Nella fase attuale della sparizione del mercato e per sparizione s'intende crisi d'identità e di legittimazione dell'artista e quindi a sua volta della sua sparizione e della perdita della sua dimensione.
Si assiste nella fase alla mercificazione globale assistita di una società dell'arte tutta rivolta al profitto.Il fenomeno della street art e di Banksy in realtà conclude il novecento oggigiorno al 93% e tra sette anni e cioè nel 2020 al 100%.
La generazione di Banksy e della street art è quella dei nati negli anni 60' e 70' (Banksy è del 1974) che è ancora la generazione del contatto e quindi della cultura 'pop' nata ed esplosa negli anni '60 e '70.
La generazione interattiva di oggi (nati negli anni 80' e 90') cerca un coinvolgimento multimediale tralasciando il contatto,perché nel contatto,non si può prescindere dal coinvolgimento multimediale,dato che questa generazione nel 'contatto' non è spontanea.L'arte crea la materia e quindi il contatto e non si può prescindere da questi parametri.Possiamo concludere di essere in periodo di transizione in attesa di ritrovare il contatto, la spontaneità del gesto artistico, avvallato dall'anarchicità del pensiero e ritrovare il ruolo dell'artista,l'identificazione nell'opera e la legittimazione del mercato attraverso il collezionismo.La società o il mondo è cambiato dalla politica e da una riforma economica,perché l'arte interpreta il sistema economico e non può prescindere da tale supporto.
Il sistema economico attuale,come il sistema politico che lo sostiene sono diventati obsoleti,perché non interpretano il reale cambiamento secolare e millenario.Dovremmo forse immaginare che le avanguardie storiche del secolo scorso mercanteggiassero con lo zar? L'attuale sistema dell'arte e degli artistars è sostenuto dal zarismo economico nell'ultima fase,quella della mercificazione globale assistita rivolta al profitto,che Banksy a New York e Domenico Mimmo Di Caterino in Italia hanno fatto traballare.
Carlo Sain, artista
Nella fase attuale della sparizione del mercato e per sparizione s'intende crisi d'identità e di legittimazione dell'artista e quindi a sua volta della sua sparizione e della perdita della sua dimensione.
Si assiste nella fase alla mercificazione globale assistita di una società dell'arte tutta rivolta al profitto.Il fenomeno della street art e di Banksy in realtà conclude il novecento oggigiorno al 93% e tra sette anni e cioè nel 2020 al 100%.
La generazione di Banksy e della street art è quella dei nati negli anni 60' e 70' (Banksy è del 1974) che è ancora la generazione del contatto e quindi della cultura 'pop' nata ed esplosa negli anni '60 e '70.
La generazione interattiva di oggi (nati negli anni 80' e 90') cerca un coinvolgimento multimediale tralasciando il contatto,perché nel contatto,non si può prescindere dal coinvolgimento multimediale,dato che questa generazione nel 'contatto' non è spontanea.L'arte crea la materia e quindi il contatto e non si può prescindere da questi parametri.Possiamo concludere di essere in periodo di transizione in attesa di ritrovare il contatto, la spontaneità del gesto artistico, avvallato dall'anarchicità del pensiero e ritrovare il ruolo dell'artista,l'identificazione
Il sistema economico attuale,come il sistema politico che lo sostiene sono diventati obsoleti,perché non interpretano il reale cambiamento secolare e millenario.Dovremmo forse immaginare che le avanguardie storiche del secolo scorso mercanteggiassero con lo zar? L'attuale sistema dell'arte e degli artistars è sostenuto dal zarismo economico nell'ultima fase,quella della mercificazione globale assistita rivolta al profitto,che Banksy a New York e Domenico Mimmo Di Caterino in Italia hanno fatto traballare.
Carlo Sain, artista
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