Sulla destra Barbara Ardau, "I peccati di Santa Barbara".
Santa Barbara Ardau, patrona degli artisti sommersi e scartati di produzione.
Il Purgatorio è una Home Gallery di Somano (CN), curatore l'artista Claudio Lorenzoni, importante nodo dell'Altro sistema dell'arte in continente.
Mimmo Di Caterino - Barbara Ardau
Santa Barbara Ardau, patrona degli artisti sommersi e scartati di produzione.
Domenico "Mimmo" Di Caterino, "Incredibile crisi economica globale in tour"
Il Purgatorio è una Home Gallery di Somano (CN), curatore l'artista Claudio Lorenzoni, importante nodo dell'Altro sistema dell'arte in continente.
Mimmo Di Caterino - Barbara Ardau
Domenico “Mimmo” Di
Caterino nasce a Napoli il 7-8-73.
1992-1997 Frequenta
l'Accademia di Belle Arti di Napoli e lavora e studia rintanato nel suo studio
in maniera "matta e disperata".
1997-2001 Fonda la
posse di artisti "Mario Pesce a Fore" nata per contestare e
contrastare criticamente il "nuovo ordine globale dell'arte privatizzata
transnazionale". Con lo pseudonimo collettivo partecipa a molte rassegne
d'arte contemporanea nazionali ed internazionali; cura e gestisce il terzo
piano del centro sociale "Laboratorio Okkupato s.k.a." a Napoli.
2003-2005 Collabora
con la rivista d'arte "Exib Art" dalla quale viene diffidato ed
allontanato; viene diffidato anche dall'Accademia di Belle Arti di Napoli e da
un Maestro e sua figlia; viene diffidato anche dallo storico, curatore e
critico d'arte Achille Bonito Oliva.
2006 Collabora con la
rivista d'arte internazionale "Flash Art" dalla quale viene poi
allontanato e diffidato.
Comincia la
collaborazione con la sua compagna e moglie di arte e di vita Barbara Ardau,
nasce il "Santa Barbara open, free and full project", un tentativo
virale e performatico comportamentale per ridiscutere e rinegoziare i criteri
qualitativi e meritocratici che regolano il sistema dell'arte.
Smette di dipingere e
regolarmente si libera di tutta la sua produzione pittorica e plastico
scultorea abbandonandola in luoghi pubblici di diverse città europee,
moltissime a Napoli città con la quale non è mai riuscito a tagliare
completamente i ponti.
2007 Viene allontanato
e diffidato dal portale d'arte "Equilibriarte" e da
"piccoli" artisti che avevano male interpretato il Santa Barbara
Project.
2010 - 12 Con Barbara
Ardau dopo il "Santa Barbara Project" riprova a ragionare su
possibilità concrete per rappresentare socialmente e culturalmente un altro
sistema dell'arte, ritorna a creare; sostiene attivamente la campagna di
comunicazione mediatica e culturale degli ex lavoratori Rockwool in presidio
permanente a Campo Pisano ad Iglesias (Ca), attiva una rete di artisti solidali
con la causa, nasce il Rockbus Museum, il museo degli ex operai in presidio
permanente; entra in conflitto con la galleria Giuseppe Frau Arte Contemporanea
fantomatica galleria con pretese ed ambizioni "internazionali" che riteneva
possibile gestire uno spazio di lotta come una vetrina possibile per i suoi
giovanissimi artisti da inserire poi nelle varie Arte fiera in giro per il
globo. Viene diffidato dalla Giuseppe Frau Gallery. Sposa Barbara Ardau.
Ricomincia a dipingere in maniera "grafica" senza prendere troppo sul
serio i suoi disegni su tela che considera appunti di percorso. In coppia con
la moglie Barbara Ardau organizzano un serie di private esposizione d'arte
contemporanea nella loro automobile processo di comunicazione del senso del
fare artistico contemporaneo dove diventa complicato scindere tra arte,
artista, spettatore e promotore (Tavor Art Mobil).
2012 – Con il progetto“Mario Pesce a fore” denuncia
la triste condizione del sistema dell’arte italico al Cam di Casoria di Antonio
Manfredi con l’azione “Spam al Cam”.
2013 – Partecipa con
Barbara Ardau al Salone del Mobile di Milano con il progetto invisibile per
“Tam Tam Scuola”.
Barbara Ardau
Nasce a Cagliari il
20-10-1977
2000/2006 : Partecipa
a numerose collettive in Italia ed all’estero con una serie di riflessioni
pittoriche volte ad indagare le possibilità e le potenzialità del corpo e della
sessualità femminile come strumento di autodeterminazione e rivalsa sociale, interagisce
con curatori come Valerio Dehò, Mauro Cossu, Gaetano Grillo, Giannella Demuro,
Patrizia Ferri, Wanda Nazzari, Ercole Bartoli, Alessandra Menesini, Mauro Cossu
e Pino Di Gennaro.
2007/2009 : Elabora
una serie di operazioni al confine tra l’arte comportamentale, la performance,
la video arte e la web art attraverso i media integrati, la sua ricerca
pittorica dirotta dal profano al sacro, mistifica l’icona di Santa Barbara,
alla quale sostituisce le sue fattezze in una serie di cicli pittorici; ricampiona
la figura dei suoi devoti, Santa Barbara diventa la protettrice degli artisti
scartati di produzione, dei terroristi, degli homeless, degli operai Thyssen,
di politici corrotti ed artisti che predicano bene e razzolano male, durante
questa fase comincia la collaborazione d’arte e vita con Domenico “Mimmo” Di
Caterino. Interagisce con galleristi come Roberto Allegretti, curatori d’ultima
generazione come Ivo Serafino Fenu e cantori popolari come Marcello Colasurdo.
2010/2011: Continua la
sua ricerca artistica che antepone processi a prodotti, indaga su come social
network stiano mutando le condizioni di vita e la configurazione umana di
animale sociale, concepisce e struttura una serie di operazioni artistiche al
confine tra rappresentazione della realtà e realtà cruda, dando vita ad una
vera programmazione d’arte contemporanea per un Museo che in realtà non esiste
ed altro non è che il presidio permanente degli ex lavoratori Rockwool alla
miniera di campo Pisano ad Iglesias, durante questa fase mobilita una serie di
cantautori e musicisti sardi come Joe Perrino, Dr.Drer e Crc Posse, i Balentia,
Quilo dei Sa Razza-Maloscantores, i Ratapignata, Alberto Sanna e Marco Fadda;
poeti, giornalisti e scrittori come Dario Cosseddu, Giuliana Sgrena, Flavio Soriga
e Manolo Ruvioli.
L’otto ottobre 2011
sposa Domenico “Mimmo” Di Caterino per proseguire un percorso di ricerca comune
di arte e di vita, col quale pittoricamente progetta una idea d’interazione
pittorica a due teste e quattro mani.
2012 – Con il progetto“Mario Pesce a fore” denuncia
la triste condizione del sistema dell’arte italico al Cam di Casoria di Antonio
Manfredi con l’azione “Spam al Cam”.
2012-2013 – Curatrice
con Mimmo Di Caterino della programmazione della Tavor Art Mobil, partecipa con
la medesima al Salone del Mobile di Milano del 2013 nell’ambito del progetto
invisibile “Tam Tam Scuola”
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