giovedì 1 maggio 2014

Monti Prama? Non solo giganti!


Monti Prama? Non solo giganti!

Scrivo entusiasta perché sembra che il ritrovamento e l’esposizione 40 anni dopo, delle statue dei giganti di Monti Prama, sia solo la punta dell’ iceberg di un grande ritrovamento archeologico.

Un’intera città o un grande santuario si troverebbe sotto i terreni dove sono state ritrovate le sculture. 
L’ équipe del laboratorio di Geofisica ambientale del dipartimento della facoltà di Ingegneria civile, ambientale e di architettura dell’università di Cagliari, guidata dal professor Gaetano Ranieri ha indagato i terreni dove furono trovati i Giganti (a spanne, considerando che i confini dell’area studiata sono stati  secretati), con un’apparecchiatura scientifica di sedici georadar, posizionati a una distanza di dodici centimetri di distanza e montati su un’auto  alla velocità costante di 20km/h.  

I dati rilevati hanno mostrato la presenza di ben 56 mila anomalie – probabilmente grandi blocchi di pietra – a una profondità tra i 50 e i 180 centimetri.

I giganti dimostrano che la Sardegna, nel Mediterraneo occidentale tra il nono e l’ottavo secolo avanti Cristo, era una terra di uno straordinario livello culturale. 
I sardi avevano notevoli risorse e proponevano politiche di scambio a livello internazionale.

Siamo davanti la possibilità dello scavo più importante del secolo, potrebbe restituirci importanti informazioni sul mondo nuragico, forse siamo davanti la possibilità di posizionare questa favolosa civiltà e cultura al giusto posto in una storia del Mediterraneo e dell'origine dei linguaggi dell'arte, che non è stata mai realmente scritta e a tratti omessa.

Possibile, o come al solito, sono solo un visionario?







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