lunedì 19 ottobre 2015

"Economia di guerra" di G Angelo Billia


"Ma certo questi piccoli particolari non possono interessare né a Poroshenko, né al battaglione Azov, cuore nero della guardia nazionale ucraina, interamente formato da nazisti: la nuova festa nazionale nasce proprio come un pretesto per celebrare il regime e Azov c’entra con il coinvolgimento delle truppe ucraine nella presa della Crimea nel 1941 a fianco dei nazisti.
 Con tanto di strage di Odessa. 
Ma la cosa incredibile e vergognosa è che l’occidente, anche dopo aver toccato con mano il disastro ucraino con una caduta del pil del 50% e il potere affidato di fatto alle squadre naziste si presti a tutto questo: e celebri Poroshenko quando a Kiev nella giornata della menzogna nazionale, passa in rassegna i potenti armamenti di Kiev, carri armatai T64, usciti di produzione nel 1970 e blindati Brt rimandati indietro dal governo irakeno perché inservibili.

Ma fosse solo tenere mediaticamente bordone a un cioccolataio porciforme sarebbe niente. 
Il fatto è che per sostenere la guerra per procura contro la Russia, l’Fmi che ha negato anche gli spiccioli alla Grecia, ha concesso a Kiev prestiti per cifre otto volte superiori al limite massimo consentito dal suo stesso regolamento".




G Angelo Billia

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