eSSeRCi SeNZa eSSeRCi 2014 (VII edizione)
a CuRa Di Guroga Airlines e Enzo Correnti.
a CuRa Di Guroga Airlines e Enzo Correnti.
Prato.
Domenico “Mimmo” Di
Caterino nasce a Napoli il 7-8-73.
1992-1997 Frequenta
l'Accademia di Belle Arti di Napoli e lavora e studia rintanato nel suo studio
in maniera "matta e disperata".
1997-2001 Fonda la
posse di artisti "Mario Pesce a Fore" nata per contestare e
contrastare criticamente il "nuovo ordine globale dell'arte privatizzata
transnazionale". Con lo pseudonimo collettivo partecipa a molte rassegne
d'arte contemporanea nazionali ed internazionali; cura e gestisce il terzo
piano del centro sociale "Laboratorio Okkupato s.k.a." a Napoli.
2003-2005 Collabora
con la rivista d'arte "Exib Art" dalla quale viene diffidato ed
allontanato; viene diffidato anche dall'Accademia di Belle Arti di Napoli e da
un Maestro e sua figlia; viene diffidato anche dallo storico, curatore e
critico d'arte Achille Bonito Oliva.
2006 Collabora con la
rivista d'arte internazionale "Flash Art" dalla quale viene poi
allontanato e diffidato.
Comincia la
collaborazione con la sua compagna e moglie di arte e di vita Barbara Ardau,
nasce il "Santa Barbara open, free and full project", un tentativo
virale e performatico comportamentale per ridiscutere e rinegoziare i criteri
qualitativi e meritocratici che regolano il sistema dell'arte.
Smette di dipingere e
regolarmente si libera di tutta la sua produzione pittorica e plastico
scultorea abbandonandola in luoghi pubblici di diverse città europee,
moltissime a Napoli città con la quale non è mai riuscito a tagliare
completamente i ponti.
2007 Viene allontanato
e diffidato dal portale d'arte "Equilibriarte" e da
"piccoli" artisti che avevano male interpretato il Santa Barbara
Project.
2010 - 12 Con Barbara
Ardau dopo il "Santa Barbara Project" riprova a ragionare su
possibilità concrete per rappresentare socialmente e culturalmente un altro
sistema dell'arte, ritorna a creare; sostiene attivamente la campagna di
comunicazione mediatica e culturale degli ex lavoratori Rockwool in presidio
permanente a Campo Pisano ad Iglesias (Ca), attiva una rete di artisti solidali
con la causa, nasce il Rockbus Museum, il museo degli ex operai in presidio
permanente; entra in conflitto con la galleria Giuseppe Frau Arte Contemporanea
fantomatica galleria con pretese ed ambizioni "internazionali" che
riteneva possibile gestire uno spazio di lotta come una vetrina possibile per i
suoi giovanissimi artisti da inserire poi nelle varie Arte fiera in giro per il
globo. Viene diffidato dalla Giuseppe Frau Gallery. Sposa Barbara Ardau.
Ricomincia a dipingere in maniera "grafica" senza prendere troppo sul
serio i suoi disegni su tela che considera appunti di percorso. In coppia con
la moglie Barbara Ardau organizzano un serie di private esposizione d'arte
contemporanea nella loro automobile processo di comunicazione del senso del
fare artistico contemporaneo dove diventa complicato scindere tra arte,
artista, spettatore e promotore (Tavor Art Mobil).
2012 – Partecipa al
primo simposio di Scultura internazionale ad Iglesias.
Con il progetto“Mario Pesce a fore” denuncia
la triste condizione del sistema dell’arte italico al Cam di Casoria di Antonio
Manfredi con l’azione “Spam al Cam”.
Scrive il libro “Altro
sistema dell’arte”, booksprint edizioni.
2013 – Partecipa con
Barbara Ardau al Salone del Mobile di Milano con il progetto invisibile per
“Tam Tam Scuola”, espone nel Museo a cielo aperto di Camo (CN), nella Home
Gallery “Il purgatorio” di Somano; al venticinquennale dell’Accademia di Belle
Arti di Sassari , al B.A.R.L.U.I.G.I. (TO) di Alessandro Bulgini e al Simposio
nazionale di Scultura a Iglesias (Ca).
Collabora con la
redazione Tiscali con una sua rubrica dove riflette sui linguaggi dell’arte
contemporanea.
2014 – Collabora con
la redazione di “Lobo di Lattice – Arte contemporanea”.
Pubblica con
booksprint edizioni “Pro-dotti? In arte meglio I pro-cessi”.
Barbara Ardau
Nasce a Cagliari il
20-10-1977
2000/2006 : Partecipa
a numerose collettive in Italia ed all’estero con una serie di riflessioni
pittoriche volte ad indagare le possibilità e le potenzialità del corpo e della
sessualità femminile come strumento di autodeterminazione e rivalsa sociale,
interagisce con curatori come Valerio Dehò, Mauro Cossu, Gaetano Grillo,
Giannella Demuro, Patrizia Ferri, Wanda Nazzari, Ercole Bartoli, Alessandra
Menesini, Mauro Cossu e Pino Di Gennaro.
2007/2009 : Elabora
una serie di operazioni al confine tra l’arte comportamentale, la performance,
la video arte e la web art attraverso i media integrati, la sua ricerca
pittorica dirotta dal profano al sacro, mistifica l’icona di Santa Barbara,
alla quale sostituisce le sue fattezze in una serie di cicli pittorici;
ricampiona la figura dei suoi devoti, Santa Barbara diventa la protettrice
degli artisti scartati di produzione, dei terroristi, degli homeless, degli
operai Thyssen, di politici corrotti ed artisti che predicano bene e razzolano
male, durante questa fase comincia la collaborazione d’arte e vita con Domenico
“Mimmo” Di Caterino. Interagisce con galleristi come Roberto Allegretti,
curatori d’ultima generazione come Ivo Serafino Fenu e cantori popolari come
Marcello Colasurdo.
2010/2011: Continua la
sua ricerca artistica che antepone processi a prodotti, indaga su come social
network stiano mutando le condizioni di vita e la configurazione umana di
animale sociale, concepisce e struttura una serie di operazioni artistiche al
confine tra rappresentazione della realtà e realtà cruda, dando vita ad una
vera programmazione d’arte contemporanea per un Museo che in realtà non esiste
ed altro non è che il presidio permanente degli ex lavoratori Rockwool alla
miniera di campo Pisano ad Iglesias, durante questa fase mobilita una serie di
cantautori e musicisti sardi come Joe Perrino, Dr.Drer e Crc Posse, i Balentia,
Quilo dei Sa Razza-Maloscantores, i Ratapignata, Alberto Sanna e Marco Fadda;
poeti, giornalisti e scrittori come Dario Cosseddu, Giuliana Sgrena, Flavio
Soriga e Manolo Ruvioli.
L’otto ottobre 2011
sposa Domenico “Mimmo” Di Caterino per proseguire un percorso di ricerca comune
di arte e di vita, col quale pittoricamente progetta una idea d’interazione
pittorica a due teste e quattro mani.
2012 – Con il progetto“Mario Pesce a fore” denuncia
la triste condizione del sistema dell’arte italico al Cam di Casoria di Antonio
Manfredi con l’azione “Spam al Cam”.
2012-2013 – Curatrice
con Mimmo Di Caterino della programmazione della Tavor Art Mobil, partecipa con
la medesima al Salone del Mobile di Milano del 2013 nell’ambito del progetto
invisibile “Tam Tam Scuola”
2013 - Espone nel
Museo a cielo aperto di Camo (CN), nella Home Gallery “Il purgatorio” di
Somano; al venticinquennale dell’Accademia di Belle Arti di Sassari; al
B.A.R.L.U.I.G.I. dell’artista Alessandro Bulgini e al Simposio nazionale di
Scultura a Iglesias (Ca).
Nel 2014 con Mimmo Di
Caterino, aderisce al progetto
“Tam Tam”, scuola di eccellenza di attività visiva in un’ottica di
dissolvenza dei linguaggi e delle discipline artistiche, la Tavor Art Mobil
diventa “Tam-Tam Cagliari – Viral Design”. L’idea resta quella del dono da
condividere, spendere e ricambiare in un percorso ciclico di scoperta, un gioco
poetico e utopico sotto il segno dello stupore. Una struttura di diffusione
dell’arte contemporanea priva di struttura, gerarchia e ruoli.
Il bene su cui stiamo investendo è l'amicizia e la
conoscenza diretta del lavoro degli artisti che sanno accettare il gioco e la
sfida, ci scambiamo idee, opinioni e ricerche in cerca della riappropriazione
della nostra vita e del nostro lavoro, liberarsi dagli addetti ai lavori è il
mezzo migliore per liberarsi dalla schiavitù della ricerca artistica imposta
dal sistema economico dell'arte diffuso.
Matrimonio Ardau - Di Caterino, 8 Ottobre 2011
Matrimonio bis Ardau - Di Caterino, Dicembre 2011
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