giovedì 3 aprile 2014

Ardau - Di Caterino - eSSeRCi SeNZa eSSeRCi 2014 (VII edizione)

 eSSeRCi SeNZa eSSeRCi 2014 (VII edizione)
a CuRa Di Guroga Airlines e Enzo Correnti.
Prato.


Domenico “Mimmo” Di Caterino nasce a Napoli il 7-8-73.

1992-1997 Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Napoli e lavora e studia rintanato nel suo studio in maniera "matta e disperata".

1997-2001 Fonda la posse di artisti "Mario Pesce a Fore" nata per contestare e contrastare criticamente il "nuovo ordine globale dell'arte privatizzata transnazionale". Con lo pseudonimo collettivo partecipa a molte rassegne d'arte contemporanea nazionali ed internazionali; cura e gestisce il terzo piano del centro sociale "Laboratorio Okkupato s.k.a." a Napoli.

2003-2005 Collabora con la rivista d'arte "Exib Art" dalla quale viene diffidato ed allontanato; viene diffidato anche dall'Accademia di Belle Arti di Napoli e da un Maestro e sua figlia; viene diffidato anche dallo storico, curatore e critico d'arte Achille Bonito Oliva.


2006 Collabora con la rivista d'arte internazionale "Flash Art" dalla quale viene poi allontanato e diffidato.

Comincia la collaborazione con la sua compagna e moglie di arte e di vita Barbara Ardau, nasce il "Santa Barbara open, free and full project", un tentativo virale e performatico comportamentale per ridiscutere e rinegoziare i criteri qualitativi e meritocratici che regolano il sistema dell'arte.
Smette di dipingere e regolarmente si libera di tutta la sua produzione pittorica e plastico scultorea abbandonandola in luoghi pubblici di diverse città europee, moltissime a Napoli città con la quale non è mai riuscito a tagliare completamente i ponti.

2007 Viene allontanato e diffidato dal portale d'arte "Equilibriarte" e da "piccoli" artisti che avevano male interpretato il Santa Barbara Project.

2010 - 12 Con Barbara Ardau dopo il "Santa Barbara Project" riprova a ragionare su possibilità concrete per rappresentare socialmente e culturalmente un altro sistema dell'arte, ritorna a creare; sostiene attivamente la campagna di comunicazione mediatica e culturale degli ex lavoratori Rockwool in presidio permanente a Campo Pisano ad Iglesias (Ca), attiva una rete di artisti solidali con la causa, nasce il Rockbus Museum, il museo degli ex operai in presidio permanente; entra in conflitto con la galleria Giuseppe Frau Arte Contemporanea fantomatica galleria con pretese ed ambizioni "internazionali" che riteneva possibile gestire uno spazio di lotta come una vetrina possibile per i suoi giovanissimi artisti da inserire poi nelle varie Arte fiera in giro per il globo. Viene diffidato dalla Giuseppe Frau Gallery. Sposa Barbara Ardau. Ricomincia a dipingere in maniera "grafica" senza prendere troppo sul serio i suoi disegni su tela che considera appunti di percorso. In coppia con la moglie Barbara Ardau organizzano un serie di private esposizione d'arte contemporanea nella loro automobile processo di comunicazione del senso del fare artistico contemporaneo dove diventa complicato scindere tra arte, artista, spettatore e promotore (Tavor Art Mobil).

2012 – Partecipa al primo simposio di Scultura internazionale ad Iglesias.
Con il  progetto“Mario Pesce a fore” denuncia la triste condizione del sistema dell’arte italico al Cam di Casoria di Antonio Manfredi con l’azione “Spam al Cam”.
Scrive il libro “Altro sistema dell’arte”, booksprint edizioni.

2013 – Partecipa con Barbara Ardau al Salone del Mobile di Milano con il progetto invisibile per “Tam Tam Scuola”, espone nel Museo a cielo aperto di Camo (CN), nella Home Gallery “Il purgatorio” di Somano; al venticinquennale dell’Accademia di Belle Arti di Sassari , al B.A.R.L.U.I.G.I. (TO) di Alessandro Bulgini e al Simposio nazionale di Scultura a Iglesias (Ca).
Collabora con la redazione Tiscali con una sua rubrica dove riflette sui linguaggi dell’arte contemporanea.
2014 – Collabora con la redazione di “Lobo di Lattice – Arte contemporanea”.
Pubblica con booksprint edizioni “Pro-dotti? In arte meglio I pro-cessi”.


Barbara Ardau

Nasce a Cagliari il 20-10-1977

2000/2006 : Partecipa a numerose collettive in Italia ed all’estero con una serie di riflessioni pittoriche volte ad indagare le possibilità e le potenzialità del corpo e della sessualità femminile come strumento di autodeterminazione e rivalsa sociale, interagisce con curatori come Valerio Dehò, Mauro Cossu, Gaetano Grillo, Giannella Demuro, Patrizia Ferri, Wanda Nazzari, Ercole Bartoli, Alessandra Menesini, Mauro Cossu e Pino Di Gennaro.

2007/2009 : Elabora una serie di operazioni al confine tra l’arte comportamentale, la performance, la video arte e la web art attraverso i media integrati, la sua ricerca pittorica dirotta dal profano al sacro, mistifica l’icona di Santa Barbara, alla quale sostituisce le sue fattezze in una serie di cicli pittorici; ricampiona la figura dei suoi devoti, Santa Barbara diventa la protettrice degli artisti scartati di produzione, dei terroristi, degli homeless, degli operai Thyssen, di politici corrotti ed artisti che predicano bene e razzolano male, durante questa fase comincia la collaborazione d’arte e vita con Domenico “Mimmo” Di Caterino. Interagisce con galleristi come Roberto Allegretti, curatori d’ultima generazione come Ivo Serafino Fenu e cantori popolari come Marcello Colasurdo.

2010/2011: Continua la sua ricerca artistica che antepone processi a prodotti, indaga su come social network stiano mutando le condizioni di vita e la configurazione umana di animale sociale, concepisce e struttura una serie di operazioni artistiche al confine tra rappresentazione della realtà e realtà cruda, dando vita ad una vera programmazione d’arte contemporanea per un Museo che in realtà non esiste ed altro non è che il presidio permanente degli ex lavoratori Rockwool alla miniera di campo Pisano ad Iglesias, durante questa fase mobilita una serie di cantautori e musicisti sardi come Joe Perrino, Dr.Drer e Crc Posse, i Balentia, Quilo dei Sa Razza-Maloscantores, i Ratapignata, Alberto Sanna e Marco Fadda; poeti, giornalisti e scrittori come Dario Cosseddu, Giuliana Sgrena, Flavio Soriga e Manolo Ruvioli.

L’otto ottobre 2011 sposa Domenico “Mimmo” Di Caterino per proseguire un percorso di ricerca comune di arte e di vita, col quale pittoricamente progetta una idea d’interazione pittorica a due teste e quattro mani.

2012 – Con il  progetto“Mario Pesce a fore” denuncia la triste condizione del sistema dell’arte italico al Cam di Casoria di Antonio Manfredi con l’azione “Spam al Cam”.

2012-2013 – Curatrice con Mimmo Di Caterino della programmazione della Tavor Art Mobil, partecipa con la medesima al Salone del Mobile di Milano del 2013 nell’ambito del progetto invisibile “Tam Tam Scuola”
2013 - Espone nel Museo a cielo aperto di Camo (CN), nella Home Gallery “Il purgatorio” di Somano; al venticinquennale dell’Accademia di Belle Arti di Sassari; al B.A.R.L.U.I.G.I. dell’artista Alessandro Bulgini e al Simposio nazionale di Scultura a Iglesias (Ca).

Nel 2014 con Mimmo Di Caterino, aderisce al progetto  “Tam Tam”, scuola di eccellenza di attività visiva in un’ottica di dissolvenza dei linguaggi e delle discipline artistiche, la Tavor Art Mobil diventa “Tam-Tam Cagliari – Viral Design”. L’idea resta quella del dono da condividere, spendere e ricambiare in un percorso ciclico di scoperta, un gioco poetico e utopico sotto il segno dello stupore. Una struttura di diffusione dell’arte contemporanea priva di struttura, gerarchia e ruoli.
  


Il bene su cui stiamo investendo è l'amicizia e la conoscenza diretta del lavoro degli artisti che sanno accettare il gioco e la sfida, ci scambiamo idee, opinioni e ricerche in cerca della riappropriazione della nostra vita e del nostro lavoro, liberarsi dagli addetti ai lavori è il mezzo migliore per liberarsi dalla schiavitù della ricerca artistica imposta dal sistema economico dell'arte diffuso.
                                                                               


  Matrimonio Ardau - Di Caterino, 8 Ottobre 2011


Matrimonio bis Ardau - Di Caterino, Dicembre 2011















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