ADDETTI AI LAVORI, RADIO LONDRA:
Gli "addetti ai
lavori" (li chiamano così) made in London, ricordando una inquietante
battuta di un curatore della Tate che qualche anno fa disse:
"Se
il museo avesse ottenuto maggiore successo, avrebbe dovuto allestire
deliberatamente mostre impopolari. Troppi biglietti venduti equivalgono a meno
finanziamenti pubblici, bisogna quindi scoraggiare il pubblico con proposte
sgradevoli".
Peché? Per sostenere che
l'arte contemporanea va tutelata perché non compresa in fondo, per apparire
degli eroici Don Chisciotte del tempo, ci si finge mecenati illuminati attraverso
indigeribile nella sua futilità, inutilità e producibilità, una idea di
prodotto che contribuisce a elevare lo spirito, “tu non lo comprendi ma io
tengo in vita e rappresento questo prodotto artistico per il tuo bene e la tua
evoluzione”, questo è il messaggio delle fondazioni a carico dei contribuenti.
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