mercoledì 16 gennaio 2013

Basta con la necrofilia del prodotto d'artista!

Le opinioni sull'arte e su cosa sia, sono tante quanti sono gli "addetti ai lavori".
Il problema è che mentre questi addetti ai lavori fanno sponda con i media di massa, per piazzare il loro pensiero unico, gli artisti omessi (e non i censurati) muoiono tra il disinteresse generale lontani dai riflettori.
A chi credere quando si valuta un artista? Solo a se stessi e ciò che si prova.
Bisogna sempre pensare, che se di arte si sta ragionando, un addetto ai lavori piuttosto che un altro diffonde sempre e comunque una verità discutibile (se fosse indiscutibile non sarebbe arte).
Bisogna ascoltare se stessi, la scintilla della curiosità e del sapere della propria natura, la consapevolezza non può esistere se esiste una dipendenza dal prodotto di artisti morti.

"Voi non capite le parole perché siete nella morte"
                  Gesù Cristo

La consapevolezza del processo artistico  passa per la liberazione dal prodotto di artista morto.

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