Che senso ha festeggiare il 25 Aprile? Si festeggia quale liberazione? Da quale fascismo? Il fatto storico è che dal dopoguerra a oggi siamo stati lentamente confinati a essere periferia, la forma stato si è frammentata e di fatto siamo un paese in saldo con tutti i suoi servizi pubblici sul mercato per sanare i debiti pubblici causati dal privato, cosa c'è seriamente da festeggiare domani? Al limite è una ricorrenza per commemorare la liberazione che fu, anche perché in Italia chi ha una età compresa tra i 0 e i 40 anni non ha mai avuto seriamente la sensazione di essersi liberato da qualcosa, la mia e la tua generazione al limite può riflettere su come a partire da allora una resistenza a qualcosa in Italia non c'è mai stata, mi sbaglio?
dal 45 al 2013 sono 68 anni (l'età dei nostri genitori), sbaglio a dire che chi ci ha liberato (?) ci sta riportando nel punto esatto da dove è partito? Di fatto questa crisi economica è più imponente di quella del 29 e con una maggiore viralità, ho la sensazione che questa festa ideologicamente ed idealmente santa in virtù del vestito buono porti certi militanti in buona fede a sostenere il loro oppressore divenuto nel frattempo fluttuante ed etereo, insomma il principio mi sembra lo stesso dei fedeli che vanno a messa e che si trovano al loro fianco signori ben vestiti che li condannano a sperare nella preghiera e nella fede in Dio per trovare consolazione e in segno di pace si stringono la mano davanti al comune maligno oppressore.
Il 25 Aprile dovrebbe essere una data di festa per i movimenti e non una occasione di sbandieramento politico centralizzato e colonizzato, mi sono sempre mosso tra i movimenti e non ho mai fatto la tessera di un partito, all'inizio per militanza attivistica e poi perché ritengo che un dipendente pubblico non possa e non debba iscriversi a un partito, rischierebbe di falsificare e mistificare dei contenuti che devono restare, nel pubblico interesse, di ricerca comune.
Su demoniu
Nessun commento:
Posta un commento