mercoledì 3 aprile 2013

Pensieri sparsi di un ex collaboratore di Flash Art


"Anticamente il mestiere di pittore o scultore era considerato un lavoro manuale poco adatto ai signori, questo il motivo fondamentale per cui i grandi artisti del passato erano perlopiù di estrazione popolare.
Venivano mandati in giovane età ad imparare un mestiere presso le botteghe, che fosse fabbro, falegname, orefice o pittore poco importava.
Dalla fine del '700, in linea di massima, la pittura diviene un fenomeno borghese ed il fare arte assume connotazioni più nobili, quindi una parte dei rampolli di buona famiglia si dedicherà alle belle arti, contando su un buon portafogli che permetta lunghi soggiorni all'estero e amicizie altolocate come naturali committenti".


".... l'idea che si perpetri una truffa per allocchi ad un prezzo spropositato è indecente, sopratutto se chi la fa è un rappresentante dello Stato (ex deputato, ex sottosegretario ai beni culturali, ex assessore alla cultura del comune di Milano, sindaco di un paio di comuni etc.), oltretutto pagato profumatamente (credo che Sgarbi percepisca più di un lauto stipendio da varie istituzioni)". 

Alessandro Querci, ex collaboratore di Flash Art

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