lunedì 10 dicembre 2012
Altro sistema oltre il sistema
Per lo specialista d'arte contemporanea, il vecchio sistema dell'arte e la sua conservazione ha i suoi vantaggi.
Si trattava e resiste in quanto tale di un'enclave di gente che condivideva assunti basi indiscutibili, ci si scambiava informazioni accurate e filtrate, le idee e i prodotti artistici di discussione sempre ben ponderati.
Un club e un sistema isolato immune da critiche e opinioni esterne. La nuova rete dell'arte contemporanea, l'altro sistema oltre il sistema è vivace e estesa, forse traghetta persone con una preparazione di settore specialistica debole, forse per questo contribuisce a svilire processi e linguaggi artistici alti; non si tratta di scegliere tra un modello, il sistema dell'arte fino a qualche anno fa era e resiste come un circolo ristretto o un grumo di specialisti sobri e qualificati (oggi incarnati mediaticamente da personaggi come Gioni, Beatrice o Bonami), Facebook è invece in grumo di una moltitudine ribollente di entità che vogliono ragionare e comprendere il senso dell'arte contemporanea per qualsiasi ragione; insieme formano una rete di altre persone, un altro sistema dell'arte, variamente connessa e curiose e appassionate di ricerca artistica contemporanea. Si tratta di una coscienza collettiva superiore che stimola coscienze, nella sua multidirezionalità permette ai nuovi specialisti intelligenti dei processi artistici contemporanei (gli artisti stessi) di essere più intelligenti che mai, sempre che non si imbocchi la strada sbagliata.
Personaggi andati come Sgarbi e Bonito Oliva che soffrivano della sindrome della persona più intelligente del sistema, adesso fantocci come Diprè sembrano avere compreso che lo specialista più intelligente dell'altro sistema attraverso il web è l'altro sistema stesso con le sue dinamiche.
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