lunedì 23 giugno 2014

"Io, tu e Marco Travaglio" di Delfo Cantoni

Caro Domenico Mimmo di Caterino,
io non conto un cazzo, non sono un vicedirettore di giornale con il suo bacino di pubblico ed amici, lettori.
Travaglio?
Scrive bene e quando le belle bandiere non sventolano io mi chiedo il perché?
Non c’è fiducia nelle persone che ci rappresentano ed arrivano i Travaglio a dirci chi sono questi signori di cui voi non sapete, ma siete pure cittadini.
Certo anche D’Alema tirano fuori che usasse delle escort per chiudere importanti affari a Taranto, con imprenditori.
Non lo so, non ci credo, continuo a pensare al compromesso storico come giacobinismo nero ma è gente onesta quella che viene dal PCI.
Regna la concussione reato tra i più gravi verso la pubblica amministrazione.
Lo sanno i politici lo sanno i comuni cittadini.
E' diventato un sistema.
Se io vedo un convento, non mi interessano le preghiere, ma capisco dall’orto di cosa campino questi signori.
Il resto è sovrastruttura.
Presidente Napolitano un onorificenza della Repubblica un bandito?
Come Bonito Oliva.
Aveva ragione un altro Domenico.
Non te.
Hanno i socialisti, usato la cosa pubblica per favorire i loro amici di fatto clienti.
Dopo venti anni di basso impero, politici e circo ci hanno dato la nausea.
Perché invece di applaudire la magistratura non canto con Faber w Don Raffaele?
La camorra da lavoro.
Dategli un premio di odore repubblicano a Cutolo.
Lo avete dato ad un altro grande camorrista come Bonito Oliva.
Chiudo il cerchio verità su due morti quella di Claudio Cintoli, lasciato su una panca dell’ospedale romano "Umberto primo".
Un ictus, scambiato per ubriachezza molesta.
La massoneria e le corti di giustizia a volte si danno la mano.
Sono state cancellate le responsabilità di quella morte.
Ci lasciò un grande artista.
Della lotta di classe in Italia, dei morti.
Anche i carabinieri praticarono con il generale Dalla Chiesa la tortura bianca.
Davano da bere acqua e sale legando a dei tavolacci i futuri pentiti delle brigate rosse.
Caselli non si può toccare è mezzo eroe e mezzo santo di fatto, è un boia di stato con polizie segrete ai suoi ordini.
Di un'altra morte voglio sparlare così la misura è piena.
La morte di Serpico un poliziotto ucciso da quella destra neo nazista che voleva emulare le brigate rosse.
Nar o terza posizione.
Di fatto, questa feccia negli anni ottanta controllava il quartiere Salario Trieste.
Da li vennero i massacratori del Circeo, amici di questi signori promossi a rivoluzionari, di fatto solo trucidi assassini.
Un omicidio davanti al liceo romano Giulio Cesare.
Solo efferati assassini, mai rivoluzionari quelli della cosiddetta estrema destra.
Non sono cerchio bottista, la lotta di classe continua, Caselli per i suoi metodi doveva essere radiato dalla magistratura e il defunto Dalla Chiesa era iscritto alla loggia P2.
Oggi la destra si definisce antisistema, sono solo servi e delatori dei servizi alleati in quei nuclei cosiddeti di difesa dello stato, stato ombra che ha compiuto le stragi pensate ai Freda ai Ventura.
In vacanza in Grecia o da Franco è esistita un internazionale nera antisemita, razzista adesso stanno andando a Kiev.

Delfo Cantoni




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