sabato 6 settembre 2014

"La politologia dello spostare il bersaglio" di Delfo Cantoni.

"La politologia dello spostare il bersaglio" di Delfo Cantoni.

Stanno usando da anni questa crisi del capitalismo come arma contro il popolo in nome dell’Europa e dei destini segnati:
Disoccupazione, debito, mancanza di crescita.
Le cause sono esercizio di stile per minestroni che i giornali e chi li legge ancora è preparato da tanta istigazione di consapevolezza ad accettare ed allora anche gli sbirri hanno il blocco dei salari, essi plebaglia armata dallo stato è parte prediletta del popolo per i politici. 
In cuor loro i politici sanno di dover essere protetti per primi da maggiori colpevoli; i soliti mostri Brunetta, ed altri cento non zittiscono questi armati impropriamente, mentre scrivo ho notizia di un ragazzo morto nel napoletano, diciassette anni, un carabiniere spara ad un posto di blocco. 
Fischiano alla scala ai tenori ai soprani e queste vedette dell’opera hanno paura a comparire sul maggiore podio.
I nostri politici nell’Europa e nei compiti a casa hanno stabilito lo spiazzamento ed in nome di questo stato di tutela, commissariamento si diceva qualche tremore fa, ci fanno stare zitti. 
In Europa hanno il maggior podio e non si sente un fischio una voce che dica faffanculo. 
I poveri sono impresentabili per la grandeur della classe media, o meglio per la falsa rappresentazione del mondo di un materiale apparato ideologico, spiccatamente materiale. 
Siamo insolentiti dalle bugie dal finto realismo dal cinismo di "questi cuori a forma di salvadanaio".
Complessità della destra e delle sue derive oltre a coloro che sono un cosiddetto centro liberale di fatto destra economica nemica del popolo cioè PD ed alleati, c’è un vivaio nei cinque stelle nella lega in fratelli d’Italia di energismo futurista ed invettiva violenta, critica alla globalizzazione da destra e antieuropeismo sciovinista. 
Un non eletto effettivo è Mattero Renzi ha tenuto la propaganda sull’Europa che da Ciampi infesta e tiene per mano prima i ricchi e poi chi sbagliando crede di potersi accompagnare a loro. 
Renzi e chi gli scrive la parte, se la parte la pensa e scrive lui c’è da preoccuparsi, un ragazzino furbetto.
Solo un effetto della via liberale alla politica, la distruzione dei partiti di massa e la cosiddetta fine delle ideologie. 
Alla partecipazione alle discussioni alle tesi contrapposte si sostituisce lo show, one man show.
Lui che voleva rottamare e che non va a Cernobbio per non subire un contraddittorio non può appellarsi come la destra plebisicitaria di Berlusconi al popolo contro i giudici. 
Questa volta la causa che dovranno tirare in ballo è il rischio di un conflitto a freddo con una superpotenza nucleare. 
La Russia.
Fenomeni di distrazione di massa altro podio altra grande causa sbagliata che ha la sua fenomenologia nello spostare i bersagli. 
Ci sono le banche gli industriali i governi e poi le rimanenti classi sociali.
Il passo compiuto di un senato di non eletti ma di notabili appartiene a quel liberalismo paternalistico che è fascista estendendo questa categoria al di la del puzzo di Mussolini, Franco etc…



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