sabato 6 aprile 2013

Shardana i popoli del mare - Leonardo Melis

Esistono parecchie tracce d'insediamento da parte degli Shardana, un esempio la danza tradizionale della Catalunia: Sardana. Oppure la cittadina nei pressi di Barcellona: Sardanyola. Oppure la religione chiamata Cerdana. Il monumento dedicato al ballo tondo nel parco di Barcellona: Sardana".


Leonardo Melis, "Shardana i popoli del mare"

"Ai Romani accadde nel primo periodo della loro esistenza di essere governati da re etruschi e di questo essi sempre si vergognarono, non erano Romani. Se poi si scopre che in quel periodo gli stessi Etruschi erano governati da re imposti da una altra potenza, l'umiliazione era totale, appena poterono li cacciarono.
Questi re in realtà erano LUCUMONI, capi sacerdoti che governavano singole città stato, come accadeva nelle antiche città sumeriche e in SARDEGNA.
Raccontano gli storici romani essi erano chiamati col nome di SARDI.
Lo afferma Strabone e lo racconta Plutarco "reges doliti sunt esse Etruscorum, qui SARDI appellantur....".

Scriveva ancora Plutarco, che a Roma vigeva l'usanza, dai tempi dei primi re, di organizzare in occasione di vittorie una pantomima in cui i cittadini delle città Etrusche e nemiche venivano scherniti insieme al loro RE SARDO, vecchio e imbecille. La Storia la scrivono i vincitori a modo loro, ma non si può cambiare più di tanto la realtà". 
Leonardo Melis, "Shardana i popoli del mare".



 "Nel periodo corrispondente al racconto biblico dell'Esodo, il grande Ramses II, dopo essersi più volte lamentato che "i shardana sono venuti con le loro navi da guerra nel mezzo del gran Mare, nessuno può resistergli" li volle come preziosi alleati contro gli Ittiti a Qadesh (egli stesso raccontava che tra i prigionieri caduti in mano degli Egizi si trovavano "gli Shardana del mare, dal cuore ribelle, senza padroni, che nessuno aveva potuto contrastare". Leonardo Melis

"Mosè era conscio del fatto che non poteva fare a meno di un contingente di esperti nell'arte della guerra, che avrebbero difeso e scortato il popolo fino alla meta. Non poteva non avere delle amicizie importanti nel contingente dei mercenari Shardana dislocati a difesa del territorio. I Shardana erano di natura mercenari che accettavano qualsiasi impresa pur di girare il mondo, menare le mani e guadagnarci qualcosa". Leonardo Melis

"Il nome Sher-Dan (SRDN) significa i principi di Dan, strano che si portassero il nome del figlio di Giacobbe che amava l'arte della guerra. Possiamo ipotizzare che i Shardana come il popolo ebraico, arrivarono in Egitto intorno al 1700 a.c., quindi c'era sicuramente un legame tra i due gruppi. Questo spinse Mosè a convincere gli Shardana a unirsi all'impresa, magari con la promessa che una volta giunti a destinazione avrebbero potuto imbarcarsi per fare ritorno nella loro patria di origine: la Sardegna.
Cosa che avvenne regolarmente. Mosè, benedicendo il suo popolo disse di Dan "egli è un cucciolo di leone, non vuole sostare, ma deve andare avanti" (Deutor.33:22). E nel libro dei Giudici si legge anche (5:17) "E Dan abitava sulle navi". Leonardo  Melis

"Quindi i Sher-Dan colonizzarono in diverse fasi le isole britanniche e il Baltico, come era loro abitudine, lasciarono traccia del loro passaggio. A cominciare dalla Corsica è tutto un susseguirsi di toponimi riferiti alle radici DN e SHR".
"Leonardo Melis"

6 commenti:

  1. il testo è di Leonardo Melis, ma le ceramiche di chi?

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  2. Un ignoto artista sardo di origine partenopea arrivato per caso alla Maddalena spiaggia di Capoterra, non si sa molto altro sul suo conto....

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  3. Si mormora che stia brigando sottobanco per rivoluzionare il sistema dell'arte. Ma, si sa, i partenopei sono noti per essere dei piantagrane...

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    1. Immagina cosa possono diventare quelli che si contaminano con gli Shardana:)

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    1. Leonardo è un onore vederti passare da queste parti, mi/ci piacerebbe molto fare un ragionamento con te sull'arte contemporanea nell'isola, capirne le specificità identitarie e linguistiche attraverso un confronto...

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