mercoledì 15 maggio 2013

Damien Hirst pensa e fa notizia

Se il tuo lavoro è bello, la gente lo compra. Quando facevo i quadri puntinati, o anche altre cose, pensavo sempre, se li lascio per strada, per quanto tempo ci rimarranno? Ci sarà qualcuno che passa e se li porta a casa? È un metodo molto efficace per capire quanto vale. Se lasci qualcosa in strada, te ne vai e quando torni non c’è più, vuol dire che è bella. E se riesci a capire questo concetto, ti stupirai di vedere quanto la gente sia disposta a pagare per averla. L’importante è fare dell’arte che sopravviva. 
(Damien Hirst)


Leggo questa dichiarazione di Hirst sulla pagina facebook di Andrea Sterpa( un amico artista) non posso non pensare che nel caso di Hirst quello che fa notizia è semplicemente un pensiero, mentre nel mio caso effettivamente l'azione è stata compiuta (dal 1997 al 2011) ho praticamente disperso tutta la mia produzione napoletana, abbandonando e regalando lavori, un poco per scopo autopromozionale, un poco per capirne il reale valore e un poco per capire se in una città senza mercato vi era reale interesse a relazionarsi a linguaggi artistici non imposti e indotti dal libero mercato privato. 
Oggi ancora produco, firmo a quattro mani con mia moglie (compagna di arte e di vita) e quando e se vendo lo faccio a prezzi sostenibili (un disegno 50 per 70 in Sardegna lo vendo a due euro).
 Non dimenticherò mai le reazioni di amici (artisti presunti e miseri) che dicevano che tale operazione non andava fatta e che era contro producente, ma trovavo magico vedere senza filtro alcuno le reazioni e le azioni che la mia ricerca suscitava, era un mio diffuso, interattivo e performatico museo a cielo aperto, non so quanti come Damien Hirst, oltre che a pensarlo, abbiano la reale forza di farlo, di mettersi in piazza, di consegnarsi alla gogna pubblica e affrontare gli effetti collaterali del loro lavoro e della loro esperienza  linguistico pittorica.


Artista abusivo a P.zza Bellini  . - WOODNS"Pittura abbandomata a Napoli " 2006-2012 ed eseguita tra il 1994 e il 2011" - WOODNS


If your work is good, people will buy it. When I was doing the paintings dotted, or even other things, I always thought, if I leave them on the street, how long it will stay? There will be someone who goes and takes them home? It is a very effective method to figure out what it's worth. If you leave something in the street, you go and when you come back no more, it means it is beautiful. And if you can understand this concept, you will be amazed to see how much people are willing to pay for it. The important thing is to make art that survives.
(Damien Hirst)

I read this statement from Hirst on the facebook page of Andrea Sterpa (an artist friend) I can not but think that in the case of Hirst's what makes news is just a thought, but actually in my case the action was done (1997-2011 ) I basically lost all my Neapolitan production, abandoning and giving work a little for self-promotional purposes, a little to understand the real value and a little to see if in a town without a market there was real interest in relating to artistic languages ​​do not set induced by the free market and private.
Today again I produce, I sign for four hands with my wife (girlfriend of art and life), and when I do it and if I sell at affordable prices (a design 50 for 70 in Sardinia sell it to two Euros).
  I will never forget the reactions of friends (artists and alleged poor) who said that this operation should not be done and that it was counter-productive, but I found some magical to see unfiltered reactions and actions that aroused my research, I was a widespread, performatico interactive and open-air museum, I do not know how many such as Damien Hirst, as well as to think, to have the real power to do so, get in the square, to give themselves up to the public pillory and deal with the side effects of their work and their experience language painting.

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