lunedì 13 maggio 2013

PETER P.PIPPA AVVENTURE

IL POVERO PETER IN QUESTO MOMENTO DI CRISI GENERALE SE NE STA BUONO BUONO, DENTRO I GIARDINI DELL'EX MANICOMIO DELLA PROVINCIA, IN MEZZO AGLI ALBERI SECOLARI ABITATI DA VERDI UCCELLI CARAIBICI VENUTI DA CHISSA' DOVE E DALLE ONNIPRESENTI CORNACCHIE ORMAI REGINE DEL LUOGO.  E' UN POSTO MAGICO. MEDITATIVO E IPNOTICO ALLA ROVESCIA DOVE IL PRESENTE E IL PASSATO SI INTERSCAMBIANO COSI' FACILMENTE E VELOCEMENTE DA SORTIRE UN EFFETTO CANNABIS .  E' QUI CHE IL VECCHIO PETER CERCA DI METTERE A FUOCO LA NUOVA PERFORMANCE INTERATTIVA, IL MATERIALE COMINCIA AD ESSERCI MA LA VOGLIA DI FARE ANCORA NO, E' COME SE NESSUN MOMENTO FOSSE GIUSTO, IN FONDO DOPO LA GALERA SERVE UN PERIODO DI ADATTAMENTO, E COSI' SCIVOLA NEI RICORDI DI VECCHIE PERFORMANCE SOGNATE E VISSUTE, RICORDA QUANDO UN POMERIGGIO VISITO' UN NEGOZIO ALLA MODA , GIU' NEL CENTRO DI UNA SUA AMICA E CHE IL GIORNO DOPO FU TROVATO SPOGLIO DI OGNI COSA, RESTAVANO SOLO LE MURA, TUTTO ERA STATO RUBATO, IN PIENO CENTRO, RICORDA CHE VI PASSARONO LA NOTTE PER PAURA CHE IL GIORNO DOPO SI SAREBBE TRASFORMATO IN QUALCOS'ALTRO, FU UNA LUNGA NOTTE.... RICORDA  DI QUANDO VOLEVA ESSERE UN POETA, METRPOLITANO,  SCRIVEVA COSE IRRESPONSABILMENTE E DIVORAVA LIBRI DI POETI MAI SENTITI PRIMA, UN BEL CULO, POETI D'ALTRI TEMPI, A DIFFERENZA DI LUI CHE ERA METROPOLITANO, RICORDA.......VOLEVO ESSERE UN POETA METROPOLITANO, E ALLORA HO PRESO LA METRO.       NEL FRATTEMPO PETER PAOLA ERA INCAZZATA CON LUI... MA QUESTA E' UN ALTRA STORIA.

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