martedì 11 agosto 2015

"A PROPOSITO DI PENSIONI"di G Angelo Billia

A PROPOSITO DI PENSIONI di G Angelo Billia



Caro viceministro dell’economia Enrico Morando,
lei possiede la trasparenza cristallina delle acque sorgive meno inquinate e, proprio come loro, è perfettamente inconsapevole di questa sua qualità.
Nella sua intervista a “La Stampa”, con grande probabilità cercando di non allarmare la categoria dei pensionati, si affretta a smentire l’ipotesi di una nuova “riforma” pensionistica.
Vede, probabilmente lei, dopo un anno di governo, ha finito con l’assumere per buono il concetto di riforma da esso utilizzato. 

Nell’accezione comune del termine, riforma corrisponde ad un provvedimento migliorativo di una regola esistente, esattamente l’opposto di ciò che voi avete fatto.
Si comprende, quindi, come lei cerchi di rabbonire la categoria dei pensionati dichiarando che la “riforma” è già stata fatta da Monti.
Caro viceministro, ci rimane male, se leggo le sue dichiarazioni come un condannato per eresia, dopo che è stato rimandato all’auto da fè successivo a quello in corso?
Per come la vedo io, a lei non manca il pelo sullo stomaco per peggiorare ancora la situazione dei pensionati, semplicemente si adegua alla scaletta del capo, nella quale dev’essere scritto:

 “Lì la ‘riforma’ è fatta da poco, lasciamogliela digerire mentre procediamo con le altre. 
E’ cosa che va trattata dopo le elezioni.”
Tanto per dire, anche se lei non ci crede, che qui i fessi sono sempre meno.
Un augurio: 

Dio la salvi, quando i fessi saranno in minoranza!


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