sabato 29 agosto 2015

"L’arte se non passa alla geografia passa dal rigattiere" di Iskra Iskra


Il libraio gallerista Giuseppe Casetti è un curatore.

Decolorato i capelli e girava con una bombetta.
Lo abbiamo conosciuto a Portaportese dove per vent’anni è stato titolare di un suo banco.
Allora si faceva chiamare Cristiano; durante il resto della settimana pochi soldi vendendo libri all’università dove i vigili gli avevano dichiarato guerra.
Finì con un processo, aveva rotto in commissariato una ceramica di Lucio Fontana, è nella leggenda che si racconta del suo processo.
Casetti trasforma l’attività di rigattiere in quella di antiquario.
Il problema delle opere rinvenute dopo decenni?
Gli artisti non guadagnandoci nulla non autenticavano il loro lavoro passato e da Casetti rinvenuto.
Il duro lavoro di questo ricercatore a Portaportese ha fine.
Lascia Portaportese e Cristiano torna a chiamarsi Giuseppe.
Aveva iniziato andando nei maceri a raccogliere roba, libri foto, ora ha da vent’anni lasciato Portaportese.
Il suo negozio, ”Il museo del Louvre“, dovrebbe essere una libreria, ma crea vetrine che hanno la dignità d’opere d’arte, fetish, dada e futuriste.
Giosetta Fioroni l’incoraggia e sostiene.
Capelli lunghi bianchi un bell’uomo con  una parlata molto romana.
L’arte se non passa alla geografia passa dal rigattiere.

Iskra Iskra

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