martedì 5 maggio 2015

"LA NOTTE DELLA REPUBBLICA" di G Angelo Billia

Un Parlamento abusivo vota la legge elettorale.

"LA NOTTE DELLA REPUBBLICA" di G Angelo Billia


Il cammino cominciato quando ancora le formazioni partigiane non erano giunte in città, finalizzato al recupero del potere di coloro che hanno prosperato nel ventennio è concluso.
Gli stessi centri di potere nazionali e internazionali che hanno trasformato le montagne di cadaveri della seconda guerra mondiale in denaro sonante hanno completato la loro opera.
I becchini della Repubblica sono lì, a Roma e in ogni parte d'Italia, ovunque ci sia un'amministrazione pubblica e in ogni istituzione.
Rimane il diritto del più forte, delle ricchezze che alimentano sé stesse a discapito dell'interesse di tutti, legittimate e protette da un Parlamento fatto su misura.
Un esercito composto di volontari pagati coi soldi estorti alla collettività e forgiato dagli insegnamenti delle guerre imperialiste è pronto anche per il fronte interno. 
Chi oserà ribellarsi alla perdita della democrazia sarà additato come un criminale senza diritti e le molte povertà prodotte saranno sempre più affare esclusivo dell'industria della carità.
Torme di profittatori "popolari" faranno ala al cimitero dei diritti alimentando paure irrazionali e coprendo con la loro presenza, opportunamente alimentata dalla disinformazione di regime, ogni bassezza dell'apparato del potere.
La parola patria verrà ancora usata per creare consenso attorno ad interessi ed operazioni che nulla hanno a che vedere con essa.
Nulla verrà tralasciato affinché il sangue dei vinti venga considerato cosa buona e giusta dalla popolazione "per bene", quella che per vocazione, anche contro i propri interessi, sempre si costituisce in ala plaudente attorno al vincitore.
Uomini che hanno costruito fortune politiche legandosi all’immagine di difensori della Costituzione, ad esempio il Presidente Mattarella, continueranno ad imperversare suonando il piffero di chi l’ha affossata.
L'uomo del regime gongola, non ha neppure dovuto spaccare troppe teste per garantirsi il potere.

 Il suo partito, il PD&C., istituzionalizza finalmente il suo essere crocevia imprescindibile del sacco del paese.
Anche se molti, nonostante tutto, dimostrano di non averlo ancora capito, questo è il regime delle lacrime e del sangue e solo gli sprovveduti possono illudersi di non esserne toccati, gli sprovveduti e la classe dirigente, che alla sua ombra divorerà tutto il divorabile.
Alla gente per bene non rimangono molte opzioni. 

Una è quella di mettere l’abito buono e piangere sulla bara della Repubblica, l’altra è quella di rimboccarsi le maniche e battersi, rimettendo insieme un progetto che fu maggioranza nella resistenza e che è stato tradito.



SINISTRA PD
Sia chiaro, la cosiddetta sinistra PD è nell’identica situazione dei gerarchi fascisti che hanno coperto tutte le decisioni del regime, la sua dissociazione oggi, equivale a quella dei gerarchi il 25 luglio.
La guerra è perduta e non fingano di non aver contribuito a condurla.





RENZI:
“Serve un capitalismo trasparente”.
Concordo.
 E’ la volta che quattro magistrati onesti (ammesso che ce ne sia così tanti), ci liberano dell’intera classe dirigente.



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