HUMAN RIGHTS? # LA CASA DELLA PACE | THE HOUSE OF PEACE
dal 31 maggio al 30 agosto 2015
Rassegna internazionale di Arte Contemporanea a cura di Roberto Ronca
101 Artisti da 25 Nazioni Raccontano la Pace
Fondazione Opera Campana dei Caduti – Rovereto (TN) – Italy
info: 90@spaziotempoarte.com | Mobile +39 347 62 29 356 | +39 348 06 13 364
Gli ARTISTI
Echi Åberg | Egizia Agatone | Alfredo Avagliano | Erika Azzarello |
Rossella Baldecchi | Sandy Bellantoni | Giancarlo Beltrame |
Linda Bergerova | Nicoletta Bertacchi | Fabrizio Berti | Claudia Bianchi |
Linda Blokken | Gina Bonasera | Marilena Bordin | Iviana Borissova |
Enrico Bovi | Brizzo | Clelia Busillo | Clelia Caliari | Norma Carminati |
Anna Caser | ClitorossoDR | Teresa Condito | Massimo Desiato |
Gianna Donno | Tonia Erbino | Fabrizio Fabbroni | Paolo Facchinetti |
Armando Felpati | Franca Filippini | Christina Foitou | Sofia Fotiadou |
Nino Gambino | Tiziana TIRTHA Giammetta | Fabrizio Giusti | Goojee |
Isabella Guidi | Lilian Hicel | Lydia Hoffnungsthal | Tomasz Holuj |
Theo Hues | IBRAVI: Sarah Geraci / Mariangela Zerbini / Manuel Balestrucci
Rudra Kishore Mandal | Alberto Lanzaretti | Annalisa Lenzi |
Adele Lo Feudo | Hari Lualhati | Jeanette Luchese | Lughia |
Mauro Malafronte e Enzo Dente | Moreno Marzaroli | Roberta Masciarelli |
Andrea Mattiello | Giovanni Mazzi | Claudia Mazzitelli | Francesco Mestria |
Jose Ney Mila Espinosa | Marcello Minnia | Piero Motta |
Michelangelo Napolitano | Silvio Natali | Clari Netzer | Patrizia Nicolini|
Nicorigami | Melita Olmeda | Otello G. Pagano | Rosella Passeri |
Cristina Patti | Diana Perez | Federica Petri | Sylvia Petsoura | Luca Piccini |
Claudia Piccolo | Maurizio Pignatti | Oscar Piovosi | Dayan Prado Bravo |
Sandra Riche | Gianfranco Rovatti | Carla Sà Fernandes | Seham Salem |
Piero Sani | Francesca Scariot | Maria Jole Serreli | Riddhima Sharraf |
Ivan Shumanov | Slasky | Antonella Soria | Elisa Spagone | Riccarda Stabile
T.A.M. Cagliari: Domenico Di Caterino e Barbara Ardau | BrunellaTegas |
Nina Todorovic | Mirella Tonellotto | Juan Ramiro Torres | SusannaViale |
Peter Vlach | Massimo Volponi | Johan Wahlstrom | Karen Wild |
Xavier Yarto | Iaia Zanella
SVEZIA POLONIA ITALIA BELGIO GRECIA GERMANIA FRANCIA SUDAFRICA CUBA ISRAELE COLOMBIA
PERù FILIPPINE REPUBBLICA CECA PORTOGALLO SPAGNA INDIA BRASILE SERBIA EGITTO CANADA
BULGARIA MESSICO SLOVACCHIA USA
1925 / 2015 | 90 ANNI DI IMPEGNO PER LA PACE
Nel 1925, subito dopo la Grande Guerra, don Antonio Rossaro dà vita alla Campana dei Caduti, Maria Dolens, come simbolo imperituro di condanna del conflitto, di pacificazione delle coscienze, di fratellanza fra gli uomini, di solidarietà fra i popoli.
Realizzata col bronzo dei cannoni offerto dalle nazioni partecipanti al primo conflitto mondiale, suonò il primo rintocco il giorno 4 ottobre 1925, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III.
Da allora Maria Dolens ha fatto sentire alta la sua voce suonando ogni sera i cento rintocchi di ammonimento alla vita e alla pace.
Una grande intuizione, quella di don Rossaro che, utilizzando strumenti di guerra e di morte ha saputo realizzare uno strumento di pace e di speranza.
Oggi Maria Dolens è ancora un punto di riferimento, con le sue novantuno bandiere portate da altrettante nazioni che condividono il messaggio fondamentale di pace che la Fondazione propone e rinnova di anno in anno.
Novant’anni di impegno sono davvero un evento da festeggiare!
La Campana dei Caduti è un simbolo e come tale porta con sè innumerevoli significati, che in modo tangibile ci ricordano ogni giorno l’impegno, la costanza e la forza di tante persone che hanno lottato per la pace e l’unione tra i popoli.
Gandhi, Martin Luther King, il Dalai Lama, Johan Galtung, Jane Addams, Aung San Suu Kyi, John Lennon,Bob Dylan, Joan Baez solo per citare i più famosi, e tante altre grandi persone hanno fatto della loro vita un manifesto dedicato all’importanza del dialogo e della condivisione.
In questi novant’anni le guerre e la violenza hanno spesso preso il sopravvento nel mondo; ricordando solo come esempio l’olocausto, la pace è apparsa e appare spesso una utopia irraggiungibile, ma questi uomini e donne ci ricordano ogni giorno come invece essa sia possibile, oltre che necessaria.
In questo evento Spazio-Tempo Arte vuole tenere vivo il ricordo di tutti coloro che si sono impegnati per la pace nel mondo, di tutti coloro che ancora oggi continuano a farlo e rivolgersi a tutti coloro che vogliono portare avanti questa filosofia tutti i giorni, nel macro come nel micro contesto di ogni realtà individuale.
Nel corso del novecento e in questi primi anni del nuovo secolo i tanti episodi violenti hanno portato altrettante e più iniziative dedicate alla pace che hanno lasciato il segno, come la caduta del muro di Berlino,Woodstock, l’abolizione dell’apartheid, le rivoluzioni non violente e tantissimi eventi meno conosciuti a livello mediatico, che tuttavia ogni giorno aiutano e favoriscono il processo di pacificazione.
L’evento invita gli artisti a rappresentare la pace secondo schemi non convenzionali, sia parlando del concetto di pace, di dialogo e di non violenza in generale che citando personaggi famosi o meno, sia degli eventi noti e meno noti a livello internazionale che hanno caratterizzato il nostro secolo, ovvero tutto ciò che gli artisti vorranno portare all’attenzione del pubblico su questo argomento attraverso qualsiasi forma artistica.
Un evento quindi che racconta gli eventi, le azioni e i personaggi che dal 1925 al 2015 hanno lasciato testimonianze fondamentali di pace.
Il 2015 si è aperto con la voce di Maria Dolens in mondovisione, il 1° gennaio. Sono stati infatti i suoi rintocchi a chiudere l’Angelus di Papa Bergoglio, nella 48° Giornata Mondiale della Pace.
Il Pontefice ha invitato i fedeli ad ascoltare il suono della Campana della Pace attraverso i maxi schermi posti in piazza San Pietro e i collegamenti televisivi della Rai e del Centro Televisivo Vaticano.
Papa Francesco, ha ribadito nel suo discorso che “La pace è sempre possibile”.
Realizzata col bronzo dei cannoni offerto dalle nazioni partecipanti al primo conflitto mondiale, suonò il primo rintocco il giorno 4 ottobre 1925, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III.
Da allora Maria Dolens ha fatto sentire alta la sua voce suonando ogni sera i cento rintocchi di ammonimento alla vita e alla pace.
Una grande intuizione, quella di don Rossaro che, utilizzando strumenti di guerra e di morte ha saputo realizzare uno strumento di pace e di speranza.
Oggi Maria Dolens è ancora un punto di riferimento, con le sue novantuno bandiere portate da altrettante nazioni che condividono il messaggio fondamentale di pace che la Fondazione propone e rinnova di anno in anno.
Novant’anni di impegno sono davvero un evento da festeggiare!
La Campana dei Caduti è un simbolo e come tale porta con sè innumerevoli significati, che in modo tangibile ci ricordano ogni giorno l’impegno, la costanza e la forza di tante persone che hanno lottato per la pace e l’unione tra i popoli.
Gandhi, Martin Luther King, il Dalai Lama, Johan Galtung, Jane Addams, Aung San Suu Kyi, John Lennon,Bob Dylan, Joan Baez solo per citare i più famosi, e tante altre grandi persone hanno fatto della loro vita un manifesto dedicato all’importanza del dialogo e della condivisione.
In questi novant’anni le guerre e la violenza hanno spesso preso il sopravvento nel mondo; ricordando solo come esempio l’olocausto, la pace è apparsa e appare spesso una utopia irraggiungibile, ma questi uomini e donne ci ricordano ogni giorno come invece essa sia possibile, oltre che necessaria.
In questo evento Spazio-Tempo Arte vuole tenere vivo il ricordo di tutti coloro che si sono impegnati per la pace nel mondo, di tutti coloro che ancora oggi continuano a farlo e rivolgersi a tutti coloro che vogliono portare avanti questa filosofia tutti i giorni, nel macro come nel micro contesto di ogni realtà individuale.
Nel corso del novecento e in questi primi anni del nuovo secolo i tanti episodi violenti hanno portato altrettante e più iniziative dedicate alla pace che hanno lasciato il segno, come la caduta del muro di Berlino,Woodstock, l’abolizione dell’apartheid, le rivoluzioni non violente e tantissimi eventi meno conosciuti a livello mediatico, che tuttavia ogni giorno aiutano e favoriscono il processo di pacificazione.
L’evento invita gli artisti a rappresentare la pace secondo schemi non convenzionali, sia parlando del concetto di pace, di dialogo e di non violenza in generale che citando personaggi famosi o meno, sia degli eventi noti e meno noti a livello internazionale che hanno caratterizzato il nostro secolo, ovvero tutto ciò che gli artisti vorranno portare all’attenzione del pubblico su questo argomento attraverso qualsiasi forma artistica.
Un evento quindi che racconta gli eventi, le azioni e i personaggi che dal 1925 al 2015 hanno lasciato testimonianze fondamentali di pace.
Il 2015 si è aperto con la voce di Maria Dolens in mondovisione, il 1° gennaio. Sono stati infatti i suoi rintocchi a chiudere l’Angelus di Papa Bergoglio, nella 48° Giornata Mondiale della Pace.
Il Pontefice ha invitato i fedeli ad ascoltare il suono della Campana della Pace attraverso i maxi schermi posti in piazza San Pietro e i collegamenti televisivi della Rai e del Centro Televisivo Vaticano.
Papa Francesco, ha ribadito nel suo discorso che “La pace è sempre possibile”.
HUMAN RIGHTS? | IL CONCEPT
Il 10 dicembre 1948, viene proclamata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: per la prima volta nella storia dell’umanità, era stato prodotto un documento che riguardava tutte le persone del mondo.
Ognuno di noi, per il solo fatto di essere nato, gode dei diritti sanciti nella Dichiarazione.
Ognuno di noi, indipendentemente dal luogo nel quale è nato e vive, gode di questi diritti.
Ognuno di noi ha diritti civili, politici, sociali, economici, culturali.
Ognuno di noi è uguale agli altri.
È sempre così?
In HUMAN RIGHTS? gli artisti parlano dei diritti umani. Il titolo semplice e diretto, senza giri di parole, esprime il concetto fondamentale che deve accompagnare l’esistenza di tutti.
In questo evento vengono toccati argomenti scomodi, complessi e di denuncia, che vadano a pungolare la coscienza di tutti coloro che, godendo appieno dei propri diritti, non pensano a tutte le persone che vedono i loro calpestati ogni giorno.
La logica di HUMAN RIGHTS? si fonda sul concetto fondamentale di arte come forma espressiva universale, comprensibile a tutti indipendentemente dalla lingua e dalla cultura di provenienza, indipendentemente dal genere, dall’argomento trattato e dai linguaggi utilizzati.
I linguaggi variano in base all’esperienza e alla maestria degli artisti, e creano nuovi rapporti con il pubblico, che approccia l’arte sentendosene immediatamente coinvolto e direttamente toccato.
Immagini di disagio, di diritti violati, di storie quotidiane che non dovrebbero esistere, ma anche immagini che con sapienza e perché no, ironia, sappiano trattare un argomento difficile e delicato.
Nell’esposizione verranno messi in risalto i diversi modi di vedere la questione, dal momento che l’evento è aperto agli artisti di tutto il mondo. Diventa così particolarmente interessante scoprire in quale maniera la percezione del concetto di “rispetto dei diritti” viene vissuta ed espressa.
L’evento vuole quindi smuovere le coscienze, volendo fortemente uscire dai luoghi comuni che l’abuso dei termini porta con sé: parlare di diritti umani è diventato talmente frequente, che lo stesso termine “violazione dei diritti umani” si è svuotato di significati e ormai ci tocca solo da lontano quando ne sentiamo parlare, senza realmente entrare nella nostra testa.
Il modo più immediato di riprendere quella coscienza, indispensabile per essere realmente parte di un sistema che rispetti i diritti di tutti, è vedere con gli occhi tutto quello che gli artisti hanno da dire. Le immagini vanno a infilarsi nella memoria in maniera così immediata e così forte, che tutti coloro che la visiteranno ne usciranno più consapevoli ed emotivamente coinvolti.
Parlare dei diritti umani significa quindi per gli artisti “tirare fuori” molte idee che in altri eventi non possono trovare lo spazio adeguato.
HUMAN RIGHTS? vuole essere un segnale forte per tutti gli artisti e per tutti coloro che la visiteranno.
Ognuno di noi, per il solo fatto di essere nato, gode dei diritti sanciti nella Dichiarazione.
Ognuno di noi, indipendentemente dal luogo nel quale è nato e vive, gode di questi diritti.
Ognuno di noi ha diritti civili, politici, sociali, economici, culturali.
Ognuno di noi è uguale agli altri.
È sempre così?
In HUMAN RIGHTS? gli artisti parlano dei diritti umani. Il titolo semplice e diretto, senza giri di parole, esprime il concetto fondamentale che deve accompagnare l’esistenza di tutti.
In questo evento vengono toccati argomenti scomodi, complessi e di denuncia, che vadano a pungolare la coscienza di tutti coloro che, godendo appieno dei propri diritti, non pensano a tutte le persone che vedono i loro calpestati ogni giorno.
La logica di HUMAN RIGHTS? si fonda sul concetto fondamentale di arte come forma espressiva universale, comprensibile a tutti indipendentemente dalla lingua e dalla cultura di provenienza, indipendentemente dal genere, dall’argomento trattato e dai linguaggi utilizzati.
I linguaggi variano in base all’esperienza e alla maestria degli artisti, e creano nuovi rapporti con il pubblico, che approccia l’arte sentendosene immediatamente coinvolto e direttamente toccato.
Immagini di disagio, di diritti violati, di storie quotidiane che non dovrebbero esistere, ma anche immagini che con sapienza e perché no, ironia, sappiano trattare un argomento difficile e delicato.
Nell’esposizione verranno messi in risalto i diversi modi di vedere la questione, dal momento che l’evento è aperto agli artisti di tutto il mondo. Diventa così particolarmente interessante scoprire in quale maniera la percezione del concetto di “rispetto dei diritti” viene vissuta ed espressa.
L’evento vuole quindi smuovere le coscienze, volendo fortemente uscire dai luoghi comuni che l’abuso dei termini porta con sé: parlare di diritti umani è diventato talmente frequente, che lo stesso termine “violazione dei diritti umani” si è svuotato di significati e ormai ci tocca solo da lontano quando ne sentiamo parlare, senza realmente entrare nella nostra testa.
Il modo più immediato di riprendere quella coscienza, indispensabile per essere realmente parte di un sistema che rispetti i diritti di tutti, è vedere con gli occhi tutto quello che gli artisti hanno da dire. Le immagini vanno a infilarsi nella memoria in maniera così immediata e così forte, che tutti coloro che la visiteranno ne usciranno più consapevoli ed emotivamente coinvolti.
Parlare dei diritti umani significa quindi per gli artisti “tirare fuori” molte idee che in altri eventi non possono trovare lo spazio adeguato.
HUMAN RIGHTS? vuole essere un segnale forte per tutti gli artisti e per tutti coloro che la visiteranno.
LA LOCATION | LA FONDAZIONE OPERA CAMPANA DEI CADUTI | Rovereto (Trento – Italia)
La città di Rovereto ospita sul Colle Miravalle la grande Campana dei Caduti, Maria Dolens, intuita e voluta dal sacerdote roveretano don Antonio Rossaro all’indomani della Grande Guerra come simbolo imperituro di condanna del conflitto, di pacificazione delle coscienze, di fratellanza fra gli uomini, di solidarietà fra i popoli.
Realizzata col bronzo dei cannoni offerto dalle nazioni partecipanti al primo conflitto mondiale, suonò il primo rintocco il giorno 4 ottobre 1925, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III.
In tutti questi anni ha fatto sentire alta la sua voce suonando ogni sera i cento rintocchi di ammonimento alla vita e alla pace.
In tutti questi anni ha fatto sentire alta la sua voce suonando ogni sera i cento rintocchi di ammonimento alla vita e alla pace.
Uomini di Stato, Presidenti ed Ambasciatori unitamente a cittadini di ogni Nazione, le hanno reso omaggio e continuano a sentirla come voce della propria coscienza.
Ben novantuno Nazioni hanno esposto il loro vessillo intorno a Maria Dolens, nome di battesimo della Campana stessa, lungo il Viale delle Bandiere e sulla Piazza delle Genti, a testimoniare, anche visibilmente, la fedeltà ad un messaggio, ad una sorta di “Patto della Pace”.
Il 18 gennaio 1968, con decreto del Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, nasce quale ente morale la Fondazione Opera Campana dei Caduti.
Nelle finalità della Fondazione particolare attenzione è rivolta all’educazione delle nuove generazioni, alla cultura della pace, della non-violenza e dei diritti umani.
Ben novantuno Nazioni hanno esposto il loro vessillo intorno a Maria Dolens, nome di battesimo della Campana stessa, lungo il Viale delle Bandiere e sulla Piazza delle Genti, a testimoniare, anche visibilmente, la fedeltà ad un messaggio, ad una sorta di “Patto della Pace”.
Il 18 gennaio 1968, con decreto del Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, nasce quale ente morale la Fondazione Opera Campana dei Caduti.
Nelle finalità della Fondazione particolare attenzione è rivolta all’educazione delle nuove generazioni, alla cultura della pace, della non-violenza e dei diritti umani.
L’ORGANIZZAZIONE E LA STORIA DI ‘HUMAN RIGHTS?’
‘HUMAN RIGHTS?’ è l’evento artistico internazionale che in sette edizioni ha riscosso enorme successo di critica e di pubblico.
La prima edizione è stata organizzata presso il Real Sito Belvedere di San Leucio a Caserta nel 2009.
Le successive tre sono state organizzate presso la Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto (Tn) e, nel 2012, ha visto una doppia esposizione, presso il Castello di Acaya a Lecce nel periodo primaverile e presso la Fondazione Opera Campana dei Caduti nel periodo autunnale.
L’edizione 2013 si è svolta a Specchia (Le) presso l’Ex Convento dei Francescani Neri, location densa di significati legati alle molte destinazioni del luogo nella storia.
Nel 2013 una ulteriore edizione speciale “HUMAN RIGHTS? #MIGRANTES – L’IMMIGRAZIONE E L’ACCOGLIENZA” collocatasi nel contesto delle iniziative promosse dalla Fondazione Opera Campana dei Caduti, con l’obiettivo di sostenere e promuovere la cultura dell’ospitalità, dell’apertura e della condivisione è stata organizzata in una lunga esposizione della durata di quattro mesi.
A fine agosto 2014 si è conclusa “HUMAN RIGHTS? #MEMENTO – DALLA GUERRA ALLA PACE – la nuova edizione speciale 2014, in occasione del centenario dello scoppio della prima guerra mondiale.
La prima edizione è stata organizzata presso il Real Sito Belvedere di San Leucio a Caserta nel 2009.
Le successive tre sono state organizzate presso la Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto (Tn) e, nel 2012, ha visto una doppia esposizione, presso il Castello di Acaya a Lecce nel periodo primaverile e presso la Fondazione Opera Campana dei Caduti nel periodo autunnale.
L’edizione 2013 si è svolta a Specchia (Le) presso l’Ex Convento dei Francescani Neri, location densa di significati legati alle molte destinazioni del luogo nella storia.
Nel 2013 una ulteriore edizione speciale “HUMAN RIGHTS? #MIGRANTES – L’IMMIGRAZIONE E L’ACCOGLIENZA” collocatasi nel contesto delle iniziative promosse dalla Fondazione Opera Campana dei Caduti, con l’obiettivo di sostenere e promuovere la cultura dell’ospitalità, dell’apertura e della condivisione è stata organizzata in una lunga esposizione della durata di quattro mesi.
A fine agosto 2014 si è conclusa “HUMAN RIGHTS? #MEMENTO – DALLA GUERRA ALLA PACE – la nuova edizione speciale 2014, in occasione del centenario dello scoppio della prima guerra mondiale.
L’evento è stato organizzato presso Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto (Tn) per una durata di due mesi.
Dal 2010 ha ottenuto ogni anno il patrocinio del Consiglio d’Europa e nel 2013 il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
In ogni edizione di “HUMAN RIGHTS?” vengono selezionati artisti da tutto il mondo, così da poter godere di molti punti di vista diversi, anche provenienti da altre culture.
Durante l’evento potranno essere organizzate conferenze sul tema dei diritti umani, della pace e dell’impegno sociale.
A cura di Spazio-Tempo Arte l’intero periodo espositivo potrà essere animato attraverso performance di artisti internazionali, action paintings, incontri con gli artisti che si renderanno disponibili a parlare delle loro opere.
Durante le serate inaugurali saranno organizzate performance artistiche.
Durante il periodo espositivo Spazio-Tempo Arte sarà a disposizione per l’organizzazione di visite guidate per accompagnare gruppi di visitatori e comitive scolastiche.
Dal 2010 ha ottenuto ogni anno il patrocinio del Consiglio d’Europa e nel 2013 il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
In ogni edizione di “HUMAN RIGHTS?” vengono selezionati artisti da tutto il mondo, così da poter godere di molti punti di vista diversi, anche provenienti da altre culture.
Durante l’evento potranno essere organizzate conferenze sul tema dei diritti umani, della pace e dell’impegno sociale.
A cura di Spazio-Tempo Arte l’intero periodo espositivo potrà essere animato attraverso performance di artisti internazionali, action paintings, incontri con gli artisti che si renderanno disponibili a parlare delle loro opere.
Durante le serate inaugurali saranno organizzate performance artistiche.
Durante il periodo espositivo Spazio-Tempo Arte sarà a disposizione per l’organizzazione di visite guidate per accompagnare gruppi di visitatori e comitive scolastiche.
LE MUSICHE
Danilo DioNeA Romano: Voci, testi, Armonica e arrangiamenti
Alessandro Zeoli: Chitarra e arrangiamenti
Feat: Gabriele Beatrice: Drum
IL concept di questi pezzi si lega a cio’ che nella mostra precedente era rimasto in sospeso. Lo spirito e’ lo stesso. L’ urlo non vuole piu essere primordiale ma rappresentare una vera presa di coscienza.
Non c’e’ la rabbia o l’attacco feroce alla cattiveria presentata da Danilo Romano in The Great war in Salonicco insieme ai 2 compagni di viaggio Alessandro Zeoli e Gabriele Beatrice.
Qui siamo partiti dal significato stesso della Campana, ricordando ogni suo rintocco, riportandolo ritmicamente e vocalmente all’interno di Bells of Peace.
Voci che la glorificano, questa pace, che rintoccano con lei. Mille ma tutte in una.
Tutto il lavoro e’ incentrato principalmente su questo legame, anche musicalmente riportato, unendo per esempio la dolcezza di una armonica cromatica alla durezza del genere
e di quelle distorsioni che un pò ricordano l’altra faccia dell’ umanità stessa.
DIng Dong a tutti voi!
STAFF
DIREZIONE ARTISTICA Roberto Ronca
COORDINAMENTO PROGETTO Roberto Ronca e Debora Salardi
IDEAZIONE Roberto Ronca e Debora Salardi
COMUNICAZIONE Debora Salardi
SEDE Fondazione Opera Campana dei Caduti | Rovereto (Tn) – Italia
COORDINAMENTO PROGETTO Roberto Ronca e Debora Salardi
IDEAZIONE Roberto Ronca e Debora Salardi
COMUNICAZIONE Debora Salardi
SEDE Fondazione Opera Campana dei Caduti | Rovereto (Tn) – Italia
UFFICIO STAMPA Spazio-Tempo Arte
RELAZIONI ESTERNE Debora Salardi e Jürgen Theiner
AMMINISTRAZIONE Marco Miccio
WEBDESIGN Spazio-Tempo Arte
ASSISTENZA LEGALE Maria Antonietta Maggi
SPAZIO-TEMPO ARTE FACEBOOK-GROUP MANAGER Alfredo Avagliano | https://www.facebook.com/groups/spaziotempoarte
Periodo 31 maggio / 30 agosto 2015
WEB www.humanrightsart.com | www.spaziotempoarte.com
RELAZIONI ESTERNE Debora Salardi e Jürgen Theiner
AMMINISTRAZIONE Marco Miccio
WEBDESIGN Spazio-Tempo Arte
ASSISTENZA LEGALE Maria Antonietta Maggi
SPAZIO-TEMPO ARTE FACEBOOK-GROUP MANAGER Alfredo Avagliano | https://www.facebook.com/groups/spaziotempoarte
Periodo 31 maggio / 30 agosto 2015
WEB www.humanrightsart.com | www.spaziotempoarte.com
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