lunedì 7 settembre 2015

IL BOIA HA TOLTO IL CAPPUCCIO di G Angelo Billia

IL BOIA HA TOLTO IL CAPPUCCIO di G Angelo Billia



Che succede?

 Fino a ieri gas, al peperoncino e no, legnate, chiusura delle frontiere, filo spinato, e poi l’inno alla gioia? 
Dal divieto di passare attraverso alcuni paesi persino a piedi al liberi tutti? 
Dal no, neanche morti al benvenuti in musica?
Ciò che accade oggi, o meglio, ciò che la tv fa vedere che accade, è solo una delle tante espressioni della stessa politica di contenimento del fenomeno migratorio, portata avanti questi anni dai gruppi dirigenti europei. 

E questo, purtroppo, non è neppure l’elemento principale.
L’apertura ai migranti siriani, con l’inevitabile relativa destabilizzazione che avverrà nei paesi ospitanti, ha lo scopo di creare, sul piano interno, quel consenso all’intervento armato europeo che sino ad ora è mancato.
Dispiace, perché è veramente gratificante vedere come, comunque, nella vecchia, sempre schifosa Europa, ci siano ancora tante persone capaci di coniugare con i fatti la solidarietà. 

Dispiace dicevo, avere la consapevolezza che tutto questo sarà usato, per avvicinare il mondo che conosciamo ad un baratro ancora maggiore, di distruzione e di morte.
Le sorti della pace e della guerra, come sempre sono legate a diversi fattori e l’imperialismo li conosce bene. 

Il primo è rafforzarsi militarmente e con le alleanze opportune. 
Il secondo è imporre con la forza le “ragioni” della propria influenza politico economica, dapprima con conflitti locali che non portano ad uno scontro diretto con gli imperialismi concorrenti. 
Ma la seconda fase non è altro che l’inizio della terza. 

Come e quando sboccherà in un confronto militare diretto fra le superpotenze e i loro alleati è solo questione di tempo. 
Quando qualcuno dei contendenti sentirà minacciato un punto considerato vitale e ciò si sposerà con l’idea d’aver raggiunto la potenza militare ottimale sarà la guerra, lo scontro frontale generalizzato.
Ben pochi, fra quelli che oggi esultano per l’ospitalità ritrovata, si rendono conto che tutto questo corrisponde ad un disegno preciso. 

Non si tratta tanto dell’idea dei “danni” che possono fare gli immigrati, quanto piuttosto di quelli che li useranno come alibi per attaccare, stando certi che a quel punto la saldatura fra l’”ospitale” Renzi e il razzista Salvini sarà resa esplicita; non è forse vero che si tratterebbe di “aiutarli” a casa loro?
Povera Europa e poveri noi, siamo talmente affamati di pace che quando il boia toglie il cappuccio pensiamo che abbia finito il suo lavoro, quando nella realtà non l’ha neppure cominciato.



Nessun commento:

Posta un commento