"TELETRASPORTO O…" di G Angelo Billia
Controviale corso Tardy e Benech, , Via Migliardi e Venè, ingresso Scuola elementare statale.
La mia nipotina:
-no nonno, passiamo in mezzo alla strada!-
Sono sei anni che percorro quella strada, prima per il fratello ed oggi per lei.
Intendiamoci, la frase riportata è stata pronunciata per la prima volta anni or sono, quando iniziò ad accompagnare il fratello prima di essere condotta a sua volta alla Materna.
Stamane mi sono posto il problema di quante volte l’ha detto da allora, ed ho razionalizzato che sarebbe sufficiente contare i giorni di scuola.
Delle due l’una, o Renzi defecando in televisione, riesce a teletrasportare il suo prodotto su quei marciapiedi, e questo spiegherebbe da dove ha tratto l’ispirazione per la frase attribuitagli sul futuro del Senato, oppure si tratta di una zona frequentata dai suoi simili.
Sta di fatto che, dopo “con la cultura non si mangia”, ho potuto verificare che con i prodotti del cibo si può fare cultura.
Proprio così, su quei marciapiedi ci sono monumenti ai quali la longevità del bronzeo Garibaldi fa decisamente un baffo.
Non c’è pioggia che riesca a scalfirli e hanno la singolare proprietà di cambiare forma naturalmente, quando qualcuno sprovvisto di nipotina occhiuta commette l’errore di non guardare esattamente dove mette i piedi.
Chi dovrebbe provvedere alla loro rimozione e custodia, di lì non è mai passato, mentre c’è sicuramente un eccesso di curatori artistici che assistono al confezionamento dell’opera senza toccarla, per paura di rovinarla.
Lo so, gli addetti al magazzino sono pochi, soprattutto perché qualche buontempone li ha convinti che meritano uno stipendio e non ci sono soldi.
Accidenti ai soldi, vuoi vedere che si sono tassati, per far pedinare i pochi da un esercito di investigatori?
Strana storia questa, i soldi vanno e vengono, esattamente il contrario dei servizi che dovrebbero pagare, i quali vanno solo e non vengono mai.
Controviale corso Tardy e Benech, , Via Migliardi e Venè, ingresso Scuola elementare statale.
La mia nipotina:
-no nonno, passiamo in mezzo alla strada!-
Sono sei anni che percorro quella strada, prima per il fratello ed oggi per lei.
Intendiamoci, la frase riportata è stata pronunciata per la prima volta anni or sono, quando iniziò ad accompagnare il fratello prima di essere condotta a sua volta alla Materna.
Stamane mi sono posto il problema di quante volte l’ha detto da allora, ed ho razionalizzato che sarebbe sufficiente contare i giorni di scuola.
Delle due l’una, o Renzi defecando in televisione, riesce a teletrasportare il suo prodotto su quei marciapiedi, e questo spiegherebbe da dove ha tratto l’ispirazione per la frase attribuitagli sul futuro del Senato, oppure si tratta di una zona frequentata dai suoi simili.
Sta di fatto che, dopo “con la cultura non si mangia”, ho potuto verificare che con i prodotti del cibo si può fare cultura.
Proprio così, su quei marciapiedi ci sono monumenti ai quali la longevità del bronzeo Garibaldi fa decisamente un baffo.
Non c’è pioggia che riesca a scalfirli e hanno la singolare proprietà di cambiare forma naturalmente, quando qualcuno sprovvisto di nipotina occhiuta commette l’errore di non guardare esattamente dove mette i piedi.
Chi dovrebbe provvedere alla loro rimozione e custodia, di lì non è mai passato, mentre c’è sicuramente un eccesso di curatori artistici che assistono al confezionamento dell’opera senza toccarla, per paura di rovinarla.
Lo so, gli addetti al magazzino sono pochi, soprattutto perché qualche buontempone li ha convinti che meritano uno stipendio e non ci sono soldi.
Accidenti ai soldi, vuoi vedere che si sono tassati, per far pedinare i pochi da un esercito di investigatori?
Strana storia questa, i soldi vanno e vengono, esattamente il contrario dei servizi che dovrebbero pagare, i quali vanno solo e non vengono mai.
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