"Basta con il cretinismo parlamentare" di Delfo Cantoni.
Il partito comunista è il partito della assidua lotta di classe e si costruisce nelle fila del proletariato rivoluzionario, che studia e verifica nella prassi la teoria dei nostri classici Marx, Engels, Lenin e se volete Gramsci etc…
Vi basti l’importanza del manifesto di Marx ed Engels del 1848.
Per evitare gli opportunismi e le alleanze sbagliate.
La composione del partito ed il che fare di Lenin, ci porta al problema della politicizzazione delle masse, alla funzione del partito stesso e dei suoi militanti.
La formazione dei militanti ed il ruolo nel partito degli intellettuali ed intellettuali specialisti anche.
Senza una teoria rivoluzionaria si va a sbattere, senza teoria rivoluzionaria non si da il partito rivoluzionario, e cioè per antonomasia il vero partito comunista.
Bisogna stare dove c’è il conflitto perciò bisogna stare nella società, non è nell’alveolo marciscente della politica nel palazzo che nascono i partiti.
Il cretinismo parlamentare ed i giochi borghesi di maggioranze trasversali inquinano.
L’Italia è retta da un patto segreto per distruggere la sinistra.
Il papabile futuro presidente (uno tra i tanti ceffi) Giuliano Amato lo previse prima di tutti, PD e PDL potrebbero governare insieme e tagliano le ali gli estremi i cosiddetti nanetti: PRC, SEl.
Ieri i voti di Berlusconi per l’Italicum sono serviti a Renzi per battere la minoranza (ben divisa) all’interno del PD.
Fedeltà alla ditta.
Non rompono.
Ma chi li vuole è cretinismo parlamentare.
Il problema del comunismo è la composizone tecnico politica, il problema di unire gli sfruttati.
Bisogna stare nelle fabbriche, nelle periferie nei luoghi del dissenso, fosse pure la rete.
Il Renzusconi va avanti con i dissapori di Brunetta e Fitto a destra, ed a casa di Renzi con un incombente riforma che con l’Italicum elimina i dissensi e premia la leadership.
Più autorevolmente qualcuno parla di disegno bonapartista di Renzi.
La mediocrità e supponenza del fiorentino, ci irride ogni giorno feroce all’interno del suo partito, ed inrispettoso nei confronti dei vari Bersani, D’Alema.
Per vincere e ricattare a casa sua si è messo nelle mani di Berlusconi, un pregiudicato con cui fa le peggiori riforme e che di fatto è rientrato dalla finestra quando speravamo tutti che fosse stato messo definitivamente alla porta.
Nelle fila dei lavoratori non c’è simpatia per chi gozzoviglia e campa sul racket dell sfruttamento del plusvalore di fatto furto di tempo di vita lavro non pagato; classi e ceti parassitari e sfruttatori alleati e pezze d’appoggio della borghesia.
Ma il working pour, la disoccupazione e sotto occupazione specialmente di donne e giovanile unisce la coscienza di classe, di lavoratori sfruttati e persone messe ai margini perché senza reddito, senza reddito minimo e di inserimento.
Lavorare meno ma lavorare tutti, cioè abbassare l’orario della giornata lavorativa.
Redistribuire il lavoro a parità di salario ecco il programma comunista.
No al debito e nazionalizzazione delle banche accorpandole in un'unica banca centrale, i provvedimenti minimi per iniziare.
Questi furono i provvedimenti di Lenin.
Una borghesia che toglie reddito ad un paese con la delocalizzazione e l’esportazione di capitali all’estero, di fatto conta ogni giorno da sola sulla scena politica massacrandoci, ecco la lotta di classe.
Un programma comunista deve procedere con un piano di nazionalizzazioni dell’industria togliendo di fatto a questa borghesia canaglia i mezzi di produzione e riproduzione materiale.
Bisogna tenere alti i cuori e costruire la coscienza di classe che sul terreno materialistico e di contraddizione trova opposti e mortali nemici: la borghesia ed il proletariato cioè coloro che per vivere sono costretti a vendere la loro mera persona come forza lavoro.
Il contenuto di questi liberali che vituperano cose sacre e fanno scintillio e mercato di ogni cosa, di fatto ha un disegno preciso ridurre il lavoro umano e la intelligenza umana sempre più a merce contrabbile al ribasso.
Abbassare i salari che sono fermi all’ottantasei in un quadro che vede drasticamente ridotti i consumi minimi vitali allo scemo di palazzo fa dire la bugia che ci stiamo arricchendo.
Come scriveva Galvano della Volpe, "anche un pagliaccio clown è un lavoratore produttivo da cui un impresario estrorce plusvalore dal lavoro materiale a quello immateriale".
Attuale il capitale di Carlo Marx poi redatto da Federico Engels suo pari e degno custode.
W il comunismo, w la lotta di classe mondiale.
Proletari di tutti i paesi unitevi non avere da perdere che le vostre catene.
Il partito comunista è il partito della assidua lotta di classe e si costruisce nelle fila del proletariato rivoluzionario, che studia e verifica nella prassi la teoria dei nostri classici Marx, Engels, Lenin e se volete Gramsci etc…
Vi basti l’importanza del manifesto di Marx ed Engels del 1848.
Per evitare gli opportunismi e le alleanze sbagliate.
La composione del partito ed il che fare di Lenin, ci porta al problema della politicizzazione delle masse, alla funzione del partito stesso e dei suoi militanti.
La formazione dei militanti ed il ruolo nel partito degli intellettuali ed intellettuali specialisti anche.
Senza una teoria rivoluzionaria si va a sbattere, senza teoria rivoluzionaria non si da il partito rivoluzionario, e cioè per antonomasia il vero partito comunista.
Bisogna stare dove c’è il conflitto perciò bisogna stare nella società, non è nell’alveolo marciscente della politica nel palazzo che nascono i partiti.
Il cretinismo parlamentare ed i giochi borghesi di maggioranze trasversali inquinano.
L’Italia è retta da un patto segreto per distruggere la sinistra.
Il papabile futuro presidente (uno tra i tanti ceffi) Giuliano Amato lo previse prima di tutti, PD e PDL potrebbero governare insieme e tagliano le ali gli estremi i cosiddetti nanetti: PRC, SEl.
Ieri i voti di Berlusconi per l’Italicum sono serviti a Renzi per battere la minoranza (ben divisa) all’interno del PD.
Fedeltà alla ditta.
Non rompono.
Ma chi li vuole è cretinismo parlamentare.
Il problema del comunismo è la composizone tecnico politica, il problema di unire gli sfruttati.
Bisogna stare nelle fabbriche, nelle periferie nei luoghi del dissenso, fosse pure la rete.
Il Renzusconi va avanti con i dissapori di Brunetta e Fitto a destra, ed a casa di Renzi con un incombente riforma che con l’Italicum elimina i dissensi e premia la leadership.
Più autorevolmente qualcuno parla di disegno bonapartista di Renzi.
La mediocrità e supponenza del fiorentino, ci irride ogni giorno feroce all’interno del suo partito, ed inrispettoso nei confronti dei vari Bersani, D’Alema.
Per vincere e ricattare a casa sua si è messo nelle mani di Berlusconi, un pregiudicato con cui fa le peggiori riforme e che di fatto è rientrato dalla finestra quando speravamo tutti che fosse stato messo definitivamente alla porta.
Nelle fila dei lavoratori non c’è simpatia per chi gozzoviglia e campa sul racket dell sfruttamento del plusvalore di fatto furto di tempo di vita lavro non pagato; classi e ceti parassitari e sfruttatori alleati e pezze d’appoggio della borghesia.
Ma il working pour, la disoccupazione e sotto occupazione specialmente di donne e giovanile unisce la coscienza di classe, di lavoratori sfruttati e persone messe ai margini perché senza reddito, senza reddito minimo e di inserimento.
Lavorare meno ma lavorare tutti, cioè abbassare l’orario della giornata lavorativa.
Redistribuire il lavoro a parità di salario ecco il programma comunista.
No al debito e nazionalizzazione delle banche accorpandole in un'unica banca centrale, i provvedimenti minimi per iniziare.
Questi furono i provvedimenti di Lenin.
Una borghesia che toglie reddito ad un paese con la delocalizzazione e l’esportazione di capitali all’estero, di fatto conta ogni giorno da sola sulla scena politica massacrandoci, ecco la lotta di classe.
Un programma comunista deve procedere con un piano di nazionalizzazioni dell’industria togliendo di fatto a questa borghesia canaglia i mezzi di produzione e riproduzione materiale.
Bisogna tenere alti i cuori e costruire la coscienza di classe che sul terreno materialistico e di contraddizione trova opposti e mortali nemici: la borghesia ed il proletariato cioè coloro che per vivere sono costretti a vendere la loro mera persona come forza lavoro.
Il contenuto di questi liberali che vituperano cose sacre e fanno scintillio e mercato di ogni cosa, di fatto ha un disegno preciso ridurre il lavoro umano e la intelligenza umana sempre più a merce contrabbile al ribasso.
Abbassare i salari che sono fermi all’ottantasei in un quadro che vede drasticamente ridotti i consumi minimi vitali allo scemo di palazzo fa dire la bugia che ci stiamo arricchendo.
Come scriveva Galvano della Volpe, "anche un pagliaccio clown è un lavoratore produttivo da cui un impresario estrorce plusvalore dal lavoro materiale a quello immateriale".
Attuale il capitale di Carlo Marx poi redatto da Federico Engels suo pari e degno custode.
W il comunismo, w la lotta di classe mondiale.
Proletari di tutti i paesi unitevi non avere da perdere che le vostre catene.
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