"GIORGIO NAPOLITANO" di G Angelo Billia
Finalmente te ne vai, primo fra i peggiori, il tuo nome risuonerà a lungo.
Nelle stanze del potere sarai l’esempio da seguire, fascista, con la consunta stola repubblicana a nascondere il tuo operato, cinico fra i cinici, disponibile a patrocinare le peggiori bassezze per garantire gli interessi dei vampiri d’Europa, instancabile picconatore della Repubblica democratica, assiduo servitore della macchina bellica americana, arrogante fra gli arroganti, fino al punto di scegliere i presidenti del Consiglio a tua immagine e somiglianza.
Durante la tua presidenza hai prima sporcato e poi ridotto a simulacro le istituzioni della Repubblica, hai permesso che il Parlamento divenisse un mercato di compravendita delle vacche, senza nessuna delle attribuzioni assegnatele dalla Costituzione.
Burocrate della morte, al pari dei tuoi rappresentati europei hai sulla coscienza la vita di migliaia di italiani, rovinati perché obbligati a pagare una crisi prodotta dalla vostra ingordigia.
Nelle migliori tradizioni della tua giovanile vocazione, hai sostenuto il coinvolgimento del paese nelle avventure militari decise oltre oceano.
Sotto la tua presidenza le armi italiane hanno portato morte, da te definita vergognosamente democrazia, al di fuori del territorio nazionale.
Hai trasformato l’istituzione della presidenza in una caricatura senza nessun rapporto con l’intento costituzionale.
Te ne vai e lasci il paese ai tuoi eredi politici, una democrazia annientata, istituzioni nelle quali è impossibile riconoscersi democraticamente.
A te l’augurio di vivere a lungo e a noi, alle tue vittime, l’augurio di ritrovarti quando porremo mano alla ricostruzione.
Durante la tua presidenza hai prima sporcato e poi ridotto a simulacro le istituzioni della Repubblica, hai permesso che il Parlamento divenisse un mercato di compravendita delle vacche, senza nessuna delle attribuzioni assegnatele dalla Costituzione.
Burocrate della morte, al pari dei tuoi rappresentati europei hai sulla coscienza la vita di migliaia di italiani, rovinati perché obbligati a pagare una crisi prodotta dalla vostra ingordigia.
Nelle migliori tradizioni della tua giovanile vocazione, hai sostenuto il coinvolgimento del paese nelle avventure militari decise oltre oceano.
Sotto la tua presidenza le armi italiane hanno portato morte, da te definita vergognosamente democrazia, al di fuori del territorio nazionale.
Hai trasformato l’istituzione della presidenza in una caricatura senza nessun rapporto con l’intento costituzionale.
Te ne vai e lasci il paese ai tuoi eredi politici, una democrazia annientata, istituzioni nelle quali è impossibile riconoscersi democraticamente.
A te l’augurio di vivere a lungo e a noi, alle tue vittime, l’augurio di ritrovarti quando porremo mano alla ricostruzione.
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