Direttore le scrivo, in riferimento all’articolo sul saggio “Generazione
bim bum bam” presentato al Man di Nuoro, per continuare a segnalare il mio sdegno e quello di
operatori artistici e culturali che in terra sarda sono costretti a subire
abusi e soprusi culturali in nome della contemporaneità.
Punto ancora i
riflettori sul Man di Nuoro e sulla pagina della cultura del suo quotidiano e
le chiedo: Si può elevare a prodotto culturale critico e sociologico un libro
che si chiama “Generazione bim bum bam” (di Alessandro Aresu)?
La mia generazione mass medio-idiota sedata e generata dai
mezzi di comunicazione di messa delle arti, della cultura e del libero pensiero
della ricerca artistica, deve anche rappresentarsi come protagonista per avere
subito spersonalizzanti cartoon?
Come può il Direttore di un Museo pubblico d’arte
contemporanea nel centro Sardegna parlare della “ricostruzione di una categoria
generazionale attraverso i cartoni animati”? Come lei saprà il 6 Ottobre c’è la
giornata nazionale AMACI dove gli artisti con i loro studi e gli spazi privati d’arte contemporanea manifestano
attraverso la loro apertura ed organizzazione espositiva solidarietà e sostegno
al circuito espositivo e museale contemporaneo italico, alla luce di tali
abiure istituzionalizzate pubblicamente in nome del contemporaneo io chiamerei
tale giornata ODIACI! Certe
letture offendono il senso comune di una generazione, con affetto e stima,
Mimmo Di Caterino.
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