sabato 1 dicembre 2012

Arte per consumatori?

"Nei prossimi cinque anni puntiamo alla nascita di più di novemila musei, centri d'arte e fondazioni", questo afferma il fondatore di Artprice, Thierry Ehrmann, le sue convinzioni sono basate su di un inchiesta sul "consumo museale" condotta negli ultimi tre anni, l'inchiesta considera che "strutture potranno disporre di stanziamenti (fondazioni, immobiliari o derivanti da collezioni) di almeno settanta milioni di dollari".
Terminologia limpida e trasparente. Non c'è il problema dei contenuti, la realizzazione dei contenitori sarà di architetti di grido, costruzione e inaugurazione sarà già evento oltre le opere esposte, grossi contenitori spettacolo a beneficio del consumatore.
Intanto Jan Fabre è stato denunciato dal vice sindaco di Anversa per una video performance dove una serie di persone lanciano gatti per aria; una trentina di presidenti di squadre di calcio chiedono lo smantellamento della statua di bronzo di Abel Abdessemed che immortala la testa di Zidane a Materazzi  durante la finale del mondiale del 2006 al Pompidou e Martha Rosler al Moma mette in scena una mostra mercatino che parte dalle teorie di Marx, 14 mila articoli ammassati in un anno in vendita a prezzi popolari, vende a prezzi popolari oggetti che nel loro complesso artistico valgono milioni di dollari, peccato che non tutto è stato venduto, in fondo il biglietto d'ingresso costava 25 dollari.

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