domenica 23 dicembre 2012

Incredibile quotazione in tour


INCREDIBILE QUOTAZIONE IN TOUR
L'incredibile quotazione di certa arte contemporanea è figlia di una sfida istituzionale di una comunità di privilegiati, che si determinano come tali attraverso la speculazione su di un numero limitato di segni.
La competizione attorno agli oggetti li eleva a casta, si differenziano così dagli altri nell'atto lussuoso dello scambio valori-segno.
Feticisti che si riconoscono in un oggetto d'arte dando luogo ad una insana competizione in una comunità di privilegiati.
La vera passione dell'amatore e compratore d'arte sta nella prevaricazione, della esaltante e continua umiliazione degli altri amatori.
La distorsione del segno e del suo valore affettivo e simbolico è nell'opera, nel suo valore genealogico, nascita, firma, transazioni, pedigree, plusvalore prodotto nel momento stesso in cui si fa circolare il segno.
Gli unici valori reali sono quindi quelli che si producono all'interno della casta, la casta sa che la vera legittimazione e riproduzione, che la perpetuazione della classe dominante è fondata sulla manipolazione artistocratica delle opere come materiale di scambio e di segno.
Il gioco è fondato su un sistema di scambio limitato tra paritari aristocratici e lo scambio di valori universali a uso di tutti nella modalità di uguaglianza formale (i segni e linguaggi dell'arte liberi di circolare tramite gli individui per capitalizzare popolarmente il segno limitato e posseduto).
I Musei garantiscono pubblica copertura bancaria e consente la circolazione del capitale e la speculazione privata, poi con la sua riserva fissa legittima la funzione di segno del quadro.
Il Museo è la banca nell'economia politica dell'arte, come garanti dell'universalità dell'estetica di tutti.

2 commenti:

  1. Sono d'accordo con te quando parli di una comunità di privilegiati che stravolge i criteri di attribuzione di "valore" all'opera a proprio uso e consumo. Ma perché la critica si estende anche al "museo" come istituzione? Non credi che lo stato debba garantire la conservazione e la fruibilità del patrimonio artistico? Non ritieni che la creazione di una società sensibile alle tematiche culturali passi anche per l'intervento pubblico, nelle scuole e nei musei? Sarebbe forse meglio criticare quel determinato museo o quel determinato sistema scolastico che non funziona, invece di attaccare il "museo" (o la "scuola") come istituzione.

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    1. Intervenire nelle scuole in quanto luoghi di reale ricerca pratica di senso dei linguaggi dell'arte ha un senso, dilapidare attraverso certi Musei che depredano territori invece di arricchirli è un altro.

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