STANZE DI RICERCA
INTELLIGENTI DEL SENSO DELL’ARTE
Fai arte e ricerca on
line? Secondo i "professionisti" barricati e rintanati lavori per
indebolire la memoria, contribuisci come Google a rendere stupidi, sguazzi i
territori di amatori e appassionati un poco fissati a scapito dei professionisti.
Costituisci senza rendertene conto l'ascesa degli ignoranti, esalti il plagio e
la fine della cultura, vivi una dimensione conoscitiva medioevale con
masturbatori dallo sguardo vitreo che giudicano la verità in base al numero di
pollici in su, la saggezza la misurano col numero di visite e la conoscenza è
ridotta a ciò che fa più comodo credere.
Ma forse la verità è che
gli specialisti operatori dell'arte stanno finendo al muro per una crisi in
parallelo con una esaltazione e manifestazione epocale della conoscenza.
Il sapere artistico oggi
non è più in luoghi di culto, in gallerie-galere, in Musei, in Accademiche
riviste di Accademici mercati.
I movimenti culturali
hanno espropriato, la ricerca artistica è proprietà della rete, la moltitudine
nella sua folle follia può racchiudere saggezza e mostrarsi più intelligente
del suo membro più intelligente.
Attraverso la rete siamo
tutti nella stessa stanza laboratoriale o a bordo della stessa automobile, il
nostro compito artistico è determinare stanze o automobili di ricerca
intelligente, siamo davanti a una ineludibile presa d'atto, il nostro sapere
sui linguaggi dell'arte, basato sui cataloghi e i manuali non si poteva
ammettere: i linguaggi dell'arte sono troppi e il sistema è troppo grande per
metterlo sul serio a fuoco davanti alla storia e ai mercati.
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