L'artista contemporaneo, alla fine del tempo del web 2.0, opera in un sistema che ha la rete come ambiente di sviluppo del suo linguaggio e della sua ricerca, un ambiente dove egli stesso opera e produce, dove è contemporaneamente un osservatore di prodotti generati da altri artisti, con il suo e con il loro lavoro è un media generatore di condivisione.
Il lavoro da impostare in questo secolo all'interno del sistema digitale del nuovo ambiente dell'arte deve mirare a fare si che gli artisti che verranno non siano degli idioti interconnessi tecnologicamente, bisogna aiutare a non concepire una arte che sia immersa esclusivamente in una anacronistica ricerca di senso esclusivamente privata.
La rete è la reale mutazione d'ambiente del sistema dell'arte che verrà e può estendere l'autonomia e il territorio d'azione del fare pratico dell'arte, sempre che gli artisti ne abbiano la consapevolezza.
Il lavoro da impostare in questo secolo all'interno del sistema digitale del nuovo ambiente dell'arte deve mirare a fare si che gli artisti che verranno non siano degli idioti interconnessi tecnologicamente, bisogna aiutare a non concepire una arte che sia immersa esclusivamente in una anacronistica ricerca di senso esclusivamente privata.
La rete è la reale mutazione d'ambiente del sistema dell'arte che verrà e può estendere l'autonomia e il territorio d'azione del fare pratico dell'arte, sempre che gli artisti ne abbiano la consapevolezza.
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