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della casa? Pene d'artista contemporaneo.
Mao Sugiyama è un artista made in Japan di Tokyo, uno che
attraverso le sue reti e banche dati connettive si autorappresenta come
asessuato, per sancire questa sua asessualità sul modello di Orlan è
intervenuto sul suo corpo, rinunciando all'apparato riproduttivo maschile di
cui suo malgrado si trovava dotato,ma non si è fermato a questo ha ritualizzato
l'avvenuta mutazione corporea cucinando, condendo e servendo i propri genitali
in un elitarissimo banchetto per cinque fortunati commensali, che hanno potuto
gustare la prelibatezza d'artista.
Asessuale
nell'immaginario semantico e simbolico di Sugiyama vuole dire prendere le
distanze da entrambi i sessi.
Come
si è consumato questo rituale simbolico?
Come
gran parte dei processi che andranno a connotare l'arte di questo millennio
(quando si riuscirà a leggerla non attraverso correnti, ma seguendone le
traiettorie virali, connettive ed empatiche che disegna) tutto è partito con un tweet, che
recitava così: "(Si prega di
retweet) Offro i miei genitali maschili, peni, testicoli pieni e scroto, costo
del pasto 100000 yen, tutto sarà preparato e cucinato su richiesta
dell'acquirente in base alla sua posizione scelta".
Dopo
avere compiuto i suoi ventudue anni, l'artista (?) si è sottoposto a un
intervento chirurgico per rimuovere i genitali (cosa penserebbe di tale azione
Francesca Alfano Miglietti?).
Il
13 Aprile il pranzo è stato servito per sei commensali, cinque paganti che si sono divisi la spesa (250 yen a cranio),
all'evento hanno partecipato decine di persone che volevano solo intravedere il
raro piacere e che si sono cibati di piatti a base di coccodrillo.
Ovviamente
la storia è stata virale (non solo in Giappone), il blog di riferimento dove
erano state pubblicate le foto del banchetto è stato oscurato, di fatto non esiste nessuna legge contro il
cannibalismo in Giappone, per cui tutto si è svolto a norma di legge.
Facciamo
il punto sull'operazione:Probabilmente Sugiyama l'operazione desiderava farle a
prescindere, per dare forma performatica e fisica alla sua rappresentazione
psichica ed emotiva priva di pulsazioni erotiche (Orlan insegna che tutta
l'estetica della sensibilità artistica passa per la chirurgia estetica), forse
si è trattata di una abile spettacolarizzazione mirante a pagarsi le spese
dell'operazione, ma forse penso male.
Che
dire in tempi di crisi economica globale, gli artisti hanno una buona
possibilità per mettersi qualche soldino da parte, genitale....., ops volevo scrivere geniale.
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