sabato 11 agosto 2012

Conversando amabilmente con Luca Rossi:)


Luca:
Secondo me dovresti iniziare a pensare che tutto quello che pensi è sbagliato. Provaci

Mimmo:
Secondo me dovresti cominiciare a pensare che tutto ciò che pensi non è giusto, ci provi?

Luca:
Sì, ma sono anche libero di fare quello che voglio e i report che voglio. Tutta questa libertà sinistroide e poi mi costringi a parlare di una cosa che decidi tu? Ma dai...
Certo che mi rivolgo al sistema dell'arte e non solo. Come la fiat si rivolge al sistema dell'auto o il panettiere al sistema di chi vuole il pane...ma che discorsi fai??? Bada ai contenuti. E' chiaro che se hai una concezione di arte distorta e anacronistica non ci capirai mai niente. Come un ingegnere che studia su i libri di fine ottocento e pretende di lavorare alla ferrari oggi.

Mimmo:

Anacronismo?
Nessun anacronismo, il mio ragionamento e non il tuo è il naturale frutto di un sistema eteronomo, soggetto al fascismo liberal socialista ed un poco comunista nelle apparenze dei mercati finanziari, la mano invisibile dell'interesse economico privato e la rappresentazione tecnoscientifica e digital-virtuale del mondo contemporaneo rischia di compromettere ed estinguere l'identità artistica dell'umano con la tua complicità, siamo entrambi generati da questo, la nostra natura creativa è comunque deformata e danneggiata ma possiamo ancora rappresentarla e possiamo rappresentare un altro sistema dell'arte come un viaggio in questo tempo.
Per fare questo nessuna indifferenza, noncuranza o superficialità, queste cose preservano il sistema imperante, bisogna non pensare al modello economico imposto per recuperare e preservare un approccio all'arte ego-logico.
L'arte non può più ignorare e sottrarsi al dibattito politico, altrimenti si consegna una unica storia dell'arte al pianeta che non parla di r-esistenze artistiche e creative ma solo di eletti, ma tu che cazzo potrai mai saperne di queste cose? Le tue analisi si fermano all'ultimo libro della Vettese ed ambisci a diventare il meccanico della Ferrari?

Luca:

Secondo me ti rifugi nell'arte solo perchè credi che nell'arte non ci sono regole e nessuno che ti possa dire che stai sbagliando tutto. Ogni atto è politico (anche fare il pane). L'arte è un laboratorio come un altro dove muoversi. Come qualsiasi altra disciplina. Attira mediocri proprio perchè c'è la presunzione che tutto possa andare bene. E invece non è così.

Mimmo:

Posso essere d'accordo se stiamo parlando d'arte, ma quella la giudica il tempo e non il contempo e quantunque io possa essere un mediocre basta un Diprè qualunque a dimostrare che la anche la mediocrità proletaria in questo tempo malato reclama la sua visibilità, io quantomeno non pago le trecento euro a Diprè, mi chiedo però quelli come te quale parametro hanno nella valutazione della qualità delle regola davanti al contemporaneo, che non sia quello economico selezionato dal mercato s'intende, altrimenti non stiamo ragionando sull'arte e tu saresti impossibilitato a dire che sto sbagliando tutto...

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