Gli artisti possono oggi in autonomia offrire la loro produzione relazionandola al loro pubblico od ad un loro contatto, possono pianificare in autonomia processi, progetti e percorsi condivisi ed anche prodotti, possono raccontare direttamente il loro lavoro ed autoprodurlo, gli artisti sono la soluzione al guasto del sistema economico dell'arte contemporaneo.
L'artista in grado di gestirsi le proprie risorse economiche e culturali è un artista autonomo, riduce lo spreco, si tratta di riappropriarsi del proprio lavoro o di una parte di esso che è stato trasferito ad inutili intermediari, a commercianti che sanno benissimo come fare pagare allo stesso artista il costo del servizio che offre. Per fare questo bisogna investire nel proprio tempo, produrre meno e consumare di meno, bisogna investire nei beni relazionali, nei beni e nella propria cultura, la propria automobile con un uso mirato dei social network può diventare una galleria di processi artistici contemporanei, la nostra automobile (le cui spese di gestione sono nostre) può diventare un bene comune, oltre le comuni rivalità tra artisti e non esclusiva, la nostra automobile è un bene relazionale comunemente "vissuto", esiste con il piacere degli ospiti in macchina, amici prima di tutto, ed una conversazione con loro.
Il bene su cui stiamo investendo è l'amicizia e la conoscenza diretta del lavoro degli artisti che sanno accettare il gioco e la sfida, ci scambiamo idee, opinioni e ricerche in cerca della riappropriazione della nostra vita e del nostro lavoro, liberarsi dagli addetti ai lavori è il mezzo migliore per liberarsi dalla schiavitù della ricerca artistica imposta dal sistema economico dell'arte diffuso.
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