Le Pussy Riot hanno un merito storico ed artistico di essere riuscite a rendere finalmente evidente nel 2012 come una certa idea estrema d'indagine tra arte e vita che non passa per nicchie ecologiche e compromessi di target non può essere accettata come immagine dal potere economico politico imperante, dopo di loro sarà un poco più difficile per certi artisti "protetti" rivendicare la loro idea d
i comodo valore assoluto, ci sono problemi più grossi in questo mondo? Forse è vero, ma lasciate agli artisti la libertà di gridare la loro indignazione professionale e di urlare a certi altri addetti ai lavori di smetterla di sostenere che arte e politica non hanno nulla in comune, non è mai stato vero nella nostra storia globale imposta ed indotta.
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