Luca Rossi:
Parli per slogan. Dipende
se l'omologazione è giusta o sbagliata. Si tratta di argomentare i contenuti.
Non procedere per slogan. Io non sfuggo tanto per sfuggire ad un sistema ma
propongo un modo di fare le cose all'interno di un laboratorio che ha certe
regole.
Mimmo:
...in altre parole sposi le
logiche economiche del sistema dominante, critica passiva finalizzata alla
distribuzione di sé, nulla di attivo nel tuo lavoro, celebri il futile e
l'inutile, ti piacciono i cinepanettoni?
Luca Rossi:
sì, ma sono anche libero di fare quello che voglio e i report
che voglio. Tutta questa libertà sinistroide e poi mi costringi a parlare di
una cosa che decidi tu? Ma dai...
Certo che mi rivolgo al sistema dell'arte e non solo. Come la
fiat si rivolge al sistema dell'auto o il panettiere al sistema di chi vuole il
pane...ma che discorsi fai??? Bada ai contenuti. E' chiaro che se hai una
concezione di arte distorta e anacronistica non ci capirai mai niente. Come un
ingegnere che studia su i libri di fine ottocento e pretende di lavorare alla
ferrari oggi.
Mimmo:
Anacronismo?
Nessun anacronismo, il mio ragionamento e non il tuo è il
naturale frutto di un sistema eteronomo, soggetto al fascismo liberal
socialista ed un poco comunista nelle apparenze dei mercati finanziari, la mano
invisibile dell'interesse economico privato e la rappresentazione
tecnoscientifica e digital-virtuale del mondo contemporaneo rischia di
compromettere ed estinguere l'identità artistica dell'umano con la tua
complicità, siamo entrambi generati da questo, la nostra natura creativa è
comunque deformata e danneggiata ma possiamo ancora rappresentarla e possiamo
rappresentare un altro sistema dell'arte come un viaggio in questo tempo.
Per fare questo nessuna indifferenza, noncuranza o
superficialità, queste cose preservano il sistema imperante, bisogna non
pensare al modello economico imposto per recuperare e preservare un approccio
all'arte ego-logico.
L'arte non può più ignorare e sottrarsi al dibattito politico,
altrimenti si consegna una unica storia dell'arte al pianeta che non parla di
r-esistenze artistiche e creative ma solo di eletti, ma tu che cazzo potrai mai
saperne di queste cose? Le tue analisi si fermano all'ultimo libro della
Vettese ed ambisci a diventare il meccanico della Ferrari?
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