Intervista a Luca Rossi
Mimmo:
Ho letto il tuo articolo su Flash Art, veramente imbarazzante,
per te s'intende, giochi tutto su un meccanismo dialettico interno che non può
che mirare a materializzare situazioni interne a quel sistema dell'arte, non si
tratta di vera critica ma di un ritaglio di spazio, lo trovo poco
coraggioso....
Luca Rossi:
Interne? Come puoi parlare di interno se non hai una definizione
della "scatola". Io credo che tu vedi solo quello che hai negli occhi
e ti privi di tante cose.
Mimmo:
..la definizione della scatola e la sua struttura la puoi
conoscere e ricavare dall'esterno, smontandola, rimontandola, per capire come
funziona una scatola per le scarpe non devi necessariamente ridurti ad essere
piccolo come uno scarafaggio per entrarci dentro non trovi? Ovviamente io vedo
quello che la mia cognizione di causa mi mostra e penso che tutto sommato non
mi stia privando di molte cose o tu come insider pensi di passartela molto
meglio di me?
Ho
anche una storia per te si chiama Fabio Cavallucci....
Qualche
anno fa nel 2005 clono una performance del Mario pesce a fore con un artista
poi mestamente uscito di scena che si chiamava Emanuele Benedetti, dopo qualche
anno sei arrivato tu che come il Benedetti di allora ha diplomaticamente
impacchettato una ricerca nata e proposta come antiimpacchettabile se penso che
questo Cavallucci non è proprio un professionista serio secondo te sbaglio?
Luca Rossi
Mha, mi sembra che tu ti senta defraudato dal mio lavoro di
blogger. Mentre siamo diversi e compatibili: chiunque può fare quello che vuole
a prescindere dall'essere dentro o fuori un sistema. Il punto non è FARE ma è
COSA fare. O meglio ancora COME: ci sono tanti modi per giocare tra realtà e
fiction.
Mimmo:
Su questo posso essere d'accordo, tu sei confuso su di una cosa:
L'obiettivo. Io ho in mente un altro sistema dell'arte snodato in rete che
faccia a meno di tutto il superfluo plusvalore di mercato, tu che cosa hai in
mente? Così tanto per essere chiari sulla nostra coesistenza?
P.S. Riguardo Cavallucci non hai niente da dire?
Luca
Rossi:
per ora il mercato non mi interessa, ma cerco di non fasciarmi
la testa prima di cadere. Ho sempre scritto che prima di progettare una nuova
opera sia meglio vedere diversamente quelle che ci sono già.
Mimmo:
Al solito evadi eludi e ti ritagli il tuo spazio di nicchia
ecologica ed egotica, nei fatti la tua figura non muove e non smuove nulla ed è
un inutile orpello di sistema creato strategicamente per configurare una dialettica
che non esiste, altrimenti le nostre esperienze non sarebbero così dissimili,
dici di non progettare nuove opere ma ti manifesti in operazione artistiche che
disegni come movimentiste e figlie
di un blog ed una identità collettiva, pensi sul serio che qualcuno abbocchi?
Per quanto mi riguarda sei già caduto, non configuri nuovi scenari e
possibilità ma segui e riporti il vento e gli eventi, sei la negazione del
movimento, provo a richiedertelo in maniera più diretta che cosa pensi di Fabio
Cavalucci come operatore e clonatore artistico-culturale?
..già che ci sono, giusto
per regolare le rispettive posizioni strategiche e di sistema, trovo datato
l'uso del blog ed in qualche maniera verticistico (penso a fenomeni mediatici
politici come Grillo o Travaglio ed a come dettino l'agenda politica), la
cultura e la ricerca artistica se tendono alla diffusione e non al controllo
piuttosto che al blog si rivolgono a social network che per loro struttura
consentono di fare rete in maniera orizzontale, insomma sono laboratoriali
rispetto ad i blog che in qualche maniera sono conservatori nella forma
trasmettente e ricevente, in quanto blogger filtri e controlli la tua
informazione eludendo reazioni ed effetti collaterali, non sarai un liberal
fascista sull'onda Berlusconiana?
Luca Rossi:
Tutte chiacchere le tue, io
bado solo ai contenuti all'interno del sistema arte contemporanea. Che
considero un laboratorio interessante e non un partito politico per cambiare il
mondo. Mai pensato ad identità collettive o al blog come strumento di per sè
innovatore. Bisogna vedere COME si usano le cose.
Cosa penso di Cavallucci?
Penso bene. Ma non ho ho voglia di farti un report sulla persona. Non siamo
mica al ricevimento genitori.
Mimmo:
Il problema è che i
contenuti rivolti solo all'esclusivo sistema dell'arte contemporanea (cosa poi
voglia dire lo sai solo tu) in automatico diventano poco estetici e per nulla
etici, una comunicazione critica rivolta ad uso e consumo dello stesso sistema
è qualcosa di autistico che di artistico ha ben poco, parli spesso di vedere
come si usano le cose ma non codifichi mai come le usi tu, il tuo sguardo non
sorvola mai sulla facile apparenza ed il tuo blog è finalizzato ad operazioni
critiche che attaversano gallerie, fiere e spazi d'arte; Pensi bene di
Cavallucci? Sei timorato da fare un report sulla sua persona? Non siamo al
ricevimento dei genitori ma ti presenti come un blogger o sbaglio?
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