lunedì 29 giugno 2015

ONORARE I DEBITI di Antonio Musa Bottero


ONORARE I DEBITI di Antonio Musa Bottero


Chi di voi, nelle calde estati della sua giovinezza, non si è ritrovato "imbruscinato" con qualche giovane tedesca tra le sabbie di Porto Giunco o nelle calette di S.Stefano e Cala Caterina o, alla mala parata, nelle nascoste pietre di Cava Usai (nei casi in cui l'esistenza di un fidanzato teutonico parallelo vi richiamasse ad atteggiamenti più prudenti)?
Chi di voi non ha giurato amore eterno a qualcuna di quelle giovani ragazze giunte in terra di Sardegna alla ricerca di sole, mare, paesaggi struggenti ed esotiche avventure?
Bene, amici miei, alla luce dei nuovi equilibri politici e finanziari che regolano il quieto vivere della Comunità Europea, è giunta l'ora di contestualizzare politicamente e finanziariamente gli intensi scambi internazionali intercorsi negli anni '80 con la nazione Tedesca.
Cara signora Merkel, è inutile che lei faccia orecchie da mercante. 
Anche le pietre di Cava Usai e le sabbie argentate di Porto Giunco sanno bene che non si trattava di vero amore.
Anche i raggi di sole e le raffiche del fresco Maestrale conoscono i sacrifici a cui i giovani sardi sono andati incontro in quegli anni in nome della salvaguardia delle relazioni diplomatiche con il suo Paese.
Cara signora Merkel, i debiti vanno onorati, perché è l'Europa che ce lo chiede.

Cara signora Merkel, se non si fosse ancora capito, la leggendaria e tanto onorata "Minca Sarda Trunconàzza" non era gratis.



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