Da buon "ultimo arrivato", mi inserisco senza prendere conoscenza del background esistente di 240 post, pubblicati sin ora sul blog Tavor Art Mobil.
Cosa ho fatto? Ho dato uno sguardo veloce all'insieme, ho visto uno scambio di idee interessante, che forse sintetizza in me una delle tante dinamiche attuali, nel "mondo creativo" più giovane: tanti che producono (più o meno contenuti) e pochi che ne consumano.
Di cosa volevo scrivere.
Volevo partire dal vuoto e dal pieno. In che senso? La vuotezza di contenuti della generazione cui appartengo, la ricchezza di contenuti della generazione cui appartengo. Mi pongo nella fascia 15-30 (23)
do uno sguardo intorno a me, vedo il nulla. Do un'altro sguardo intorno a me, vedo tutto.
Siamo una generazione carica di potenziale ma priva di iniziativa, e dall'inventiva assopita. Le idee (quando vengono fuori) emergono nelle serate alcooliche, nelle serate X, in quei momenti cioè dove non sembra esserci spazio per un impegno vero e proprio. Niente può essere approfondito oltre la misera soglia di attenzione di noi ragazzi cresciuti negli anni novanta. Non è possibile mantenere costanza nei progetti, nelle idee, è impossibile coordinare qualcosa di più duraturo di un misero flash mob, è impossibile realizzare un flash mob davvero partecipato se ci allontaniamo dal tema dei balli di gruppo da 1.000.000.000. di visualizzazioni. Al che mi chiedo: "E' utopistico auspicare una partecipazione attiva degli individui a un progetto più grande? O abbiamo bisogno di una persona che ci strumentalizzi, che ci parli alla pancia, che ci usi, per prendere parte a un qualcosa di più grande e di cui non abbiamo merito ? Bisogna prendere in giro i ragazzi di oggi per coinvolgerli nel fare qualcosa? Bisogna offrire loro (noi) un contesto già predisposto per il nostro intervento?" La famigerata pappa pronta.
Mi son spesso domandato quali potessero essere le cause delle cause delle cause, perchè ingenuamente quello che mi interessa è ancora -indagare il senso-, la ricerca di una verità.. Una causa primaria, un principio. E allora se il mondo dei giovani oggi è così, a cosa è dovuto ?
Siamo cresciuti con la televisione, siamo cresciuti col mito del benessere appena scoperto dalla generazione precedente. Tutte persone che avevano visto o sentito parlare della Grande Guerra, tutte persone che avevano partecipato al clima della Guerra Fredda. Appena usciti da quel clima storico angusto, ci si è forse illusi di essere approdati alla modernità, l'uomo è sulla luna ormai, non c'è più niente da imparare. Permissivismo, lassismo, qualche neurone bruciato dagli strascichi allucinati del ventennio '60 - '80, cervelli adagiati sull'onda di un clima di rivoluzione gestita da altri, e che sarà più forte di tutto e tutti, il cambiamento vincerà.. Stronzate. Il cambiamento, va gestito, condotto, guidato, stimolato, alimentato.
E oggi eccoci qui. Davvero poco di nuovo sul fronte occidentale. Una valanga di identità appiattite su un quotidiano talmente ricco di stimoli e input da farci sentire completamente in balia del vortice di una centrifuga. Permeati dai media di comunicazione, che fanno capo a quella stessa generazione di persone che sono state inette rispetto alla necessità di trasmissione di valori, contenuti, capacità, sogni, futuro. Giudicati dagli inetti che ci hanno preceduto: inetti all'educazione dei loro figli, inetti a tenere in mano le redini del mondo. Forse il vero salto di qualità sarà fatto da persone della mia fascia di età, o più giovani ancora, che vedendo questo scenario pietoso saranno più motivate a fare quel passo che li renda più consapevoli e quindi protagonisti del loro tempo.
Bene mi rendo conto, che ciò che ho scritto è per la maggior parte privo di contesto, argomentazioni specifiche, spunti, ma sono figlio del mio tempo (buona scusa).. In ogni caso, l'auspicio è di mantenere un mio filo conduttore in questo spazio on-line.. E piano piano, andare a toccare tutti i punti più cari e attuali, della mia/ nostra riflessione. Ci sarà modo anche di parlare di quello che si fa, della mia personale idea di "come fare e cosa".. Delle potenzialità, degli sbocchi. Questo è solo un incipit, un'impressione, una suggestione.. Tutto il resto siete abbastanza intelligenti per evincerlo dal mio linguaggio, dal disagio che emerge, dalla mia età.. Intanto grazie alla POSSE TAVOR, forse non è in definitiva quello che cerco? Forse non è il futuro? Forse è il passato?
Forse è il presente..
Be troppe domande, l'importante è renderci conto che gli stimoli e gli esempi ci vengono dal passato, le ambizioni dal futuro, e se qualcosa non ci piace o vogliamo fare di più, "se cercate il colpevole" ancora una volta… non c'è che da guardarsi allo specchio" ..
Stay On Fango
Nessun commento:
Posta un commento