Il tassista artista: registra le voci dei passeggeri
New York - C’è quello che urla parolacce al telefono e batte le mani pesanti contro lo sportello dell’auto sino quasi a non riuscire più a respirare. C’è quella, acida, che se la prende, sempre parlando al cellulare, con la sorella: “Le vogliono tutti troppo bene. Non è mica da sola: ha un buon marito, tanti amici, questo è quello che scoccia”. C’è lo scapolone che si autocompiace per i propri (veri o presunti) successi con le donne: “Lo so, sono molto interessante, anche se io non uscirei con uno come me”. A creare tutto questo un artista/autista di 35 anni, Daniel J. Wilson, che per quattro settimane, durante il turno dalle cinque del pomeriggio all’alba, ha registrato le conversazioni dei passeggeri del suo taxi.
http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/il-tassista-artista-registra-le-voci-dei-passeggeri/122705/121192
New York - C’è quello che urla parolacce al telefono e batte le mani pesanti contro lo sportello dell’auto sino quasi a non riuscire più a respirare. C’è quella, acida, che se la prende, sempre parlando al cellulare, con la sorella: “Le vogliono tutti troppo bene. Non è mica da sola: ha un buon marito, tanti amici, questo è quello che scoccia”. C’è lo scapolone che si autocompiace per i propri (veri o presunti) successi con le donne: “Lo so, sono molto interessante, anche se io non uscirei con uno come me”. A creare tutto questo un artista/autista di 35 anni, Daniel J. Wilson, che per quattro settimane, durante il turno dalle cinque del pomeriggio all’alba, ha registrato le conversazioni dei passeggeri del suo taxi.
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