lunedì 10 novembre 2014

"Sotto il muro di Berlino hanno sepolto gli operai?" di Delfo Cantoni.


"Sotto il muro di Berlino hanno sepolto gli operai?" di Delfo Cantoni.



Il Muro di Berlino è caduto e sono passati questi venticinque anni infami.
Il primo risultato del crollo anche se diversamente riguarda la Jugoslavia.
L’indipendenza ai fascisti croati, colpa di De Michelis della Germania e di quello sciagurato pontefice polacco.
Il socialismo aveva unito etnie che si odiavano e lo dico con senno di aver più volte soggiornato in Jugoslavia.
L’imperialismo americano il segno più evidente è il ruolo del dollaro sganciato dall’oro moneta di riserva e credito per questo paese potenza nucleare.
La globalizzazione neo liberista vuol dire uomini dell’america tra i nobel dell’economia, il dogma neo liberista nella visione intransigente e pura di Tatcher che vuole dire no alternative: il capitalismo e basta.
Gli Usa sono stati capaci del i controllo di WTO, banca mondiale fondo monetario internazionale.
I compagni dicono che si è affermato un pensiero unico, ma i fatti dell’Iraq dicono anche della dissennatezza e della follia.
Saddam Hussein voleva vendere il petrolio non più in dollari come moneta planetaria, altro che armi di distruzione di massa, bugie scientemente raccontate.
Il crollo del muro di Berlino presenta nei miei ricordi le parole dell’amico più grande di me in tutti i sensi, non solo anagrafici: Ari Derecin.
"Gorbaciov è un incapace" diceva, si è visto.
L’Afghanistan è stato il Viet Nam dei paesi socialisti, che ne ha deviato l’economia la programmazione e la pianificazione delle risorse.
Per gli stati uniti d’America la corsa agli armamenti costituiva una ghiotta occasione per l’economia e ricerca, missile MIT e pentagono si danno la mano.
Un Keynessismo militare, lo stato aiuta le industrie commesse ed altro, le borghesie produttive investono in queste sfere militari industriali.
Le industrie stesse con soldi a valanga eleggono i presidenti degli states, e se ci va bene ne eleggono uno in America sponsorizzato da altre industrie che non siano militari e si rimanda la guerra.
Il Muro voleva dire paura di un conflitto non convenzionale, anche se ci sono stati vicino proprio con Kennedy e la famosa vicenda della baia dei porci, essere armati e prepararsi alla guerra per i paesi socialisti era un obbligo all’indomani dell’ottobre rivoluzionario, il mondo capitalista cercò la controrivoluzione, siamo vissuti nella pace armata.
Si sta avverando cosa scrisse uno storico importante, la fine del potere dei sindacati, abbiamo in Italia visto finire quel modello delle parteciapazioni statali che pure davano lavoro in modo clientelare, lo stato era però per vocazione occupatore.
Era paura del comunismo il compromesso democristiano, oggi gli stessi figliocci sono neo liberisti e sempre confessionali, sono figli della dc e di Craxi.
Renzi ed altri mille come lui, non si monti la testa non è solo è pur sempre un prodotto di questi anni di questo modello di stato, che con lo stesso Prodi per il debito, ha iniziato a cedere svendere pezzi di industria pubblica; con criterio? No.
Delle borghesie senza attività produttiva, un paese che cede tutto a competitori che stanno all’estero.
Una colpa della via italiana, al cosiddetto "blairismo" era il complesso d’inferiorità e di colpa di venire dal PCI.
Rinnegati che subito hanno cambiato classe ed oggi invece di fare una cena politica per ventimila persona a dieci euro?
Fanno una cena per cento persone a mille.
Rawls teorico del diritto liberale argomentava in un poderoso saggio, che se la torta aumenta ce ne sia una fetta in più per tutti, filosofia che ha accompagnato la sinistra post muro, ma non si è più parlato di redistribuzione delle ricchezze ed è aumentata in ogni forma e modo la diseguaglianza economico sociale.
La politica stessa oggi non vuole le masse come voleva il socialismo vuole telespettatori, quello di Renzi è il partito piglia tutto che sposta voti prende e pesca nel bacino avversario non avendo una visione del mondo .
L’unico spazio è il monolite PD, a destra si sono divisi e ci vorrebbe il proporzionale, ma la cosiddetta seconda repubblica è nata con Mariotto Segni ed il maggioritario per eliminare il dissenso.
Chi controlla la televisone controlla la democrazia cosiddetta, non sono grillino ma nel casino hanno qualche ragione a dirlo "no stampa, no televisione" essi sono case matte dei gruppi d’interesse che muovono il paese.
Io qualche lamentazione e qualche sfogo lo dirigo sul "Manifesto quotidiano", mi piace la loro storia eretica come si dice, ma sotto il muro è rimasta una generazione anzi due, i ggiovani con due gg.
Il futuro non è più quello di una volta, alla storia hanno tolto il motore stesso la dialettica tra due forze in lotta, borghesia e proletariato, e si vede l’una e l’altra posizione, dal possesso dei mezzi di produzione, e dai comandi sociali, si decreta la rovina del proletariato, e c’è contro di esso da venticinque anni di feroce lotta padronale.
Il solo armistizio di votare gente che non è completamente merdosa.
Un giudiizio su le repubbliche popolari dell’est può essere impietoso quanto volete ma la storia la scrivono i vincitori e non è la verità, ma una verità di parte ed imposta strillata da papi ed altri uomini di potere con seguiti belanti.


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