Stimato Direttore,
le scrivo in relazione alla notizia dell'acquisizione da parte della galleria comunale di Cagliari delle sculture "Dormienti" di Mimmo Paladino, approdate a Cagliari per la modica cifra di cinquantamila euro.
Si tratta di un pessimo investimento, poco ragionevole pagare una idea ed un pezzo multiplo d'autore più di 15000 euro, considerando anche il noto fatto che Paladino non realizza direttamente i propri lavori ma si affida a maestranze artigianali, dove è l'artisticità dell'opera? Nell'idea? Ma è un multiplo anche l'idea progettuale, quindi siamo davanti ad una operazione di artigianato artistico falsificata dalle quotazioni di mercato.
Quello che le e mi domando è: ma in tempi di crisi economica globale perché non si è investito sulla cultura e la ricerca artistica? questa giunta comunale non si è schierata dalla parte dei tagli nel pubblico? Non si poteva creare un confronto dialettico tra l'arte prodotta in questo territorio con le sue specificità ed altre ricerche artistiche? Non si poteva bandire una borsa di studio internazionale per giovani artisti (reale investimento) e farli confrontare con gli studenti delle scuole d'arte sarde? Si poteva così realizzare opere sul posto dove averlo vissuto e compreso.
Ribadisco si tratta di una installazione vecchia, pensata per specchi d'acqua inesistenti, collocata in una apposita e inutile vaschetta con tutta l'acqua che circonda l'isola, siamo davanti all'idiozia progettuale subita con passività e senza partecipazione.
Trovo da ricercatore di senso della didattica dell'arte in Sardegna la situazione disperata se il dialogo sul senso dell'arte contemporanea nel sud dell'isola si traduce in questo, bisognerebbe comprendere che la cultura va prodotta e poi esportata, non subita in nome dello svecchiamento, per svecchiare poi cosa? La tradizione Accademica?
A Cagliari una Accademia non c'è mai stata, da questo punto di vista il sud dell'isola è già avanguardia.
Con infinita stima,
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