Questo è per gli artisti il tempo della scomparsa della distanza, che certi addetti ai lavori neoconservatori con la complicità di scarsi artisti dilettanti venduti come professionisti continuano a conservare, viviamo in una televisione mondiale tutti, anche quelli che usano esclusivamente il web convinti così di negare i mezzi di comunicazione di messa classici, non esiste più una reale dimensione di rappresentanza politica delle arti, esiste solo in quanto fagocitata completamente dal sistema economico.
I nostri sindaci, i nostri governatori, i nostri tecnici, il nostro parlamento sono destinati a essere amministrati nell'applicazione puntigliosa dei regolamenti, sono esecutori e dipendendenti di un potere economico gerarchico che crea una permanente guerra di tutti contro tutti, questa è la globalizzazione, dall'arte bisogna ricostruire i rapporti orizzontali oltre il mercato per disegnare diversi rapporti verticali in grado di raccogliere e imporre le culture al mercato globale.
I nostri sindaci, i nostri governatori, i nostri tecnici, il nostro parlamento sono destinati a essere amministrati nell'applicazione puntigliosa dei regolamenti, sono esecutori e dipendendenti di un potere economico gerarchico che crea una permanente guerra di tutti contro tutti, questa è la globalizzazione, dall'arte bisogna ricostruire i rapporti orizzontali oltre il mercato per disegnare diversi rapporti verticali in grado di raccogliere e imporre le culture al mercato globale.
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