mercoledì 27 febbraio 2013

Artista "s-oggetto" di mercato?


La negazione dell'arte e della sua creatività avviene attraverso l'assoggettamento dell'attività creativa al mercato.
L'assoggettamento al mercato avviene quando la capacità di lavorare in modo artistico e creativo diviene merce da vendere a coloro che hanno il capitale per comprarla, la distinzione di classe diventa la distinzione tra i linguaggi dell'arte, come se gli artisti non riuscissero a scambiarsi i loro segni e segnali linguistici e stilistici, incredibile!
Insomma l'antagonismo tra i linguaggi dell'arte e la loro negazione passa fra chi vende il proprio pensiero creativo e chi se ne appropria e lo sfrutta, questo trasforma il linguaggio dell'arte in alienazione.
Il conflitto dell'artista oggi è fra la sua pratica linguistica sociale e comunitaria e la sua negazione, tra la sua umanità e la sua negazione, tra il trascendere il limite e arrivare alla creazione e l'imposizione definita del limite.
Il linguaggio dell'arte contemporanea è iscritto in questo conflitto.



Nessun commento:

Posta un commento