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sempre se avete del tempo.
e soprattutto se avete a cuore valori come la trasparenza e la meritocrazia.
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Lettera aperta al Presidente della Fondazione MAXXI Giovanni Melandri
al Ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi
ai vertici nazionali del Partito Democratico
al candidato Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti
al Ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi
ai vertici nazionali del Partito Democratico
al candidato Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti
Giovanna Melandri, nominata nell’ottobre scorso Presidente della Fondazione MAXXI dal Ministro Lorenzo Ornaghi, sta dimostrando che le critiche sollevate al momento della sua nomina non erano infondate.
Non si tratta solo di una mancanza di titoli e di conoscenze per la gestione e la rappresentanza di ambiti altamente specialistici, come sono quelli dell’arte contemporanea e dell’architettura, ma anche di una incapacità evidente ad interpretare il proprio ruolo in modo autonomo dalla sua precedente professione.
La nomina di un suo collaboratore come segretario generale del MAXXI, lascia davvero esterrefatti per modalità e sostanza. Anche qui non si è tenuto in nessun conto del profilo curricolare del nominato, ma solo delle relazioni preesistenti.
Dopo scivoloni come l’imbarazzante mostra dedicata ad Alighiero Boetti, o la cancellazione senza spiegazioni di mostre di un certo rilievo internazionale, ma anche decisioni molto discutibili che hanno impedito la visione di film ritenuti incompatibili con la campagna elettorale, non vediamo cos’altro debba accadere per dimostrare una chiara inefficienza gestionale e una certa difficoltà ad entrare nelle dinamiche dell’arte contemporanea.
Non si tratta solo di una mancanza di titoli e di conoscenze per la gestione e la rappresentanza di ambiti altamente specialistici, come sono quelli dell’arte contemporanea e dell’architettura, ma anche di una incapacità evidente ad interpretare il proprio ruolo in modo autonomo dalla sua precedente professione.
La nomina di un suo collaboratore come segretario generale del MAXXI, lascia davvero esterrefatti per modalità e sostanza. Anche qui non si è tenuto in nessun conto del profilo curricolare del nominato, ma solo delle relazioni preesistenti.
Dopo scivoloni come l’imbarazzante mostra dedicata ad Alighiero Boetti, o la cancellazione senza spiegazioni di mostre di un certo rilievo internazionale, ma anche decisioni molto discutibili che hanno impedito la visione di film ritenuti incompatibili con la campagna elettorale, non vediamo cos’altro debba accadere per dimostrare una chiara inefficienza gestionale e una certa difficoltà ad entrare nelle dinamiche dell’arte contemporanea.
Quindi rivolgiamo due domande.
La prima è per i vertici nazionali del Partito Democratico, e in particolare per Nicola Zingaretti candidato alla presidenza della Regione Lazio che com’è noto avrà un suo rappresentante nel CdA della Fondazione MAXXI:
è dunque questa la vostra idea di trasparenza e di meritocrazia per il rilancio della cultura in Italia?
è dunque questa la vostra idea di trasparenza e di meritocrazia per il rilancio della cultura in Italia?
La seconda è rivolta a Giovanna Melandri:
non ritiene che sia arrivato il momento di dimostrare un minimo di sensibilità istituzionale e culturale, dimettendosi dalla presidenza del MAXXI?
non ritiene che sia arrivato il momento di dimostrare un minimo di sensibilità istituzionale e culturale, dimettendosi dalla presidenza del MAXXI?
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