mercoledì 13 febbraio 2013
Arte è democrazia?
La globalizzazione e l'omologazione dei linguaggi artistici sta lentamente debellando la democrazia del simbolo e le sue radici comunitarie.
Modifica il sistema di equità e di diritto di critica che determina il linguaggio dell'arte, l'artista globalizzato al servizio del mercato restringe lo spazio di determinazione e discussione collettiva intorno al fatto artistico.
L'ideologia dettata più dagli operatori del mercato dell'arte che non dalla globalizzazione, è entrata nella mente di tutti.
Gli artisti e gli operatori culturali che non ne sono complici, sembrano rassegnati a salvare il salvabile.
Questo è il momento storico dove dovrebbero invece determinare un nuovo futuro e nuove possibilità dei linguaggi dell'arte e dei suoi sistemi, di cosa è o non è arte e di cosa la determina si deve discuterne sulla pubblica piazza e restituire così alla democrazia del segno, quel vigore che non avrebbe mai dovuto perdere che ne determina la ricerca di senso.
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