Il senso dell'arte non può essere quello di un linguaggio elaborato fuori dal contesto sociale, l'artista è un uomo che non esiste al di fuori degli altri, che egli è fatto dagli altri. L'artista con un suo linguaggio più adatto per un epoca non è detto che lo sia per le epoche successive (limite di molti Licei e Accademie con i propri Maestri e docenti d'indirizzo). L'arte appartiene a tutti coloro che ne comprendono il linguaggio ponendosi attivamente in visione. Non si può limitare il linguaggio dell'arte alla sopravvivenza di un gruppo predatorio e aggressivo che assalta spazi economici, linguistici, identitari e culturali; non ha muri divisori, proprietà private o sbarramenti.
Basta con parole pubblicitarie e retoriche di consumi di propaganda vuoti, il senso dell'arte parte dall'accesso al mondo vivente, senza tale volontà di conoscenza resta l'espressione individuale da imporre e dominanze dalla mistificata copertura linguistica in critichese.
Basta con parole pubblicitarie e retoriche di consumi di propaganda vuoti, il senso dell'arte parte dall'accesso al mondo vivente, senza tale volontà di conoscenza resta l'espressione individuale da imporre e dominanze dalla mistificata copertura linguistica in critichese.
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