4- SPOT
Nel sud dell’isola un certo approccio all’arte era
giustamente considerato inutile, più che il prodotto si valutava l’artista, l’uomo,
la persona con la quale si dialogava guardandola negli occhi.
Il valore simbolico dell’arte era prima di tutto nei
rapporti umani e non in quotazioni di mercato ed in sovrastrutture che
pontificano il nullo rendendolo introito.
Per Pisci a forasa il sud Sardegna sembrava il posto ideale
dove potersi rifare una vita e dove potere lavorare e ricercare accompagnato da
una Santa e Barbara, amata e moglie prima che artista, una idea di ricerca di
un altro sistema dell’arte ancora possibile, per fare questo servivano due
cose, un legame onesto con l’isola che l’aveva accolto ed ospitato in mezzo al
mediterraneo mare ed una apertura totale attraverso i social network nei
confronti di artisti disobbedienti di pura razza anti mercantile che avrebbero
capito quello che si stava rappresentando, per la prima volta si poteva pensare
ad un sistema dell’arte fatto da una rete di artisti in grado di auto
rappresentare la propria ricerca senza l’inutile filtro e l’inutile spesa di
intermediari culturali come il gallerista, il critico o il curatore.
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