Caro amico,
tu deluso da me e io da te. E' la vita, purtroppo. Ti assicuro però, te lo metto per iscritto e se vuoi te lo dico anche a voce, tu non hai mai trasmesso alcun messaggio né al sistema dell'arte né al contro sistema. Hai trasmessso solo le ovvietà di chi non sa cosa dire. Ed è proprio questo purtroppo, con somma delusione, che ti contesto. Non sai fare le interviste, non sai far parlare gli interlocutori a cui bisogna sempre cercare di far dire cose interessanti. Invece tu e gli interlocutori vi riempite la bocca solo di sesso a buon mercato senza saper dire null'altro. Siete dei narcisisti a buon mercato. Altro che Bonito Oliva che dileggi ad gni passo. Non si tratta dunque di coraggio da parte mia ma di incapacità di comunicare e di saper dire cose interessanti da parte tua. Questi tuoi scritti sono la conferma che siete al di fuori del sistema dlel'arte perché non avete nulla da dire, oltre che protestare con slogan e sassate. Se vuoi vieni a Milano e leggeremo assieme un tuo testo,così spiegherai quale è il messaggio che vuoi far passare. E io ti dimostrerò che siamo al grado zero della comunicazione. Se ti ho invitato a collaborare (e tu pensavi che la collaborazione fosse gratuita e invece ti ho pagato secondo le tariffe dell'Associazione stampa -poco ma un riconoscimento al lavoro-: ma tu subito a lamentarti che ciò che percepisci è una miseria, tanto da farmi guardare con favore chi sfrutta solo i collaboratori senza pagarli mai, così non si lamentano) è perché credevo che avessi detto cose interessanti, trasgressive o divertenti, anche se non condivisibili. Dunque il coraggio l'ho avuto (e sapessi quanti sorrisetti ironici in redazione) ma ritengo tu non abbia superato la prova. La scrittura mio caro è una cosa dura, difficile da digerire e far digerire. Tu invece la usi e ne abusi come tutte le cose.
Caro Di Domenico, lo so da una vita che è più facile cazzeggiare che dire cose intelligenti, come è molto più facile scrivere un saggio critico che una recensione di dieci righe. Credimi, non sono nato ieri. Essere trasgressivi, senza credere che la trasgressione sia solo volgarità, come fai tu, non è certo facile. E dopo Marcel Duchamp è quasi impossibile. GP
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